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Post n°58 pubblicato il 02 Agosto 2009 da adediantonioshanti
Vi sono coppie che non riescono né a stare insieme né a separarsi, è quanto di peggio possa loro capitare. La forza dell'abitudine e la paura del cambiamento li tiene legati prigionieri l'un l'altro e il sesso vissuto come un sedativo per non guardare in faccia la deriva del rapporto. Quando il rapporto diventa una estensione dell'azienda in cui si lavora, resta solo il diritto e il dovere, quindi pagare le bollette, allevare i figli, raccogliere la spazzatura. Il punto è che rinnovarsi, stupire l'altro, richiede energia e una certa creatività. Ma questa energia e creatività non nascono dal nulla ma da un' apertura della mente e del cuore. Se ci svegliamo controvoglia, andiamo a lavorare controvoglia, accumuliamo tensioni e frustrazioni, il risultato non potrà essere la gioia ma il turbamento emotivo e la sensazione che ci manchi sempre qualcosa. Il turbamento è nell'aria, è nei ritmi che ci circondano, è tutta l'impostazione del vivere quotidiano e del lavoro un errore, ma visto che la vita è breve non ci resta che cominciare da noi stessi ad eliminare il superfluo e a rendere la quotidianità più vivibile, vivere una relazione come l'estensione di un'azienda e poi cercare evasioni piacevoli, che non ci soddisfano del tutto, è una lenta agonia, è come vivere da morti. |
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