LA VOCE DI KAYFA

BERLUSCONI CEDERà AL RICATTO DI BOSSI MANDANDO L'ITALIA A ROTOLI?


Commentando il voto con cui la Camera, contrariamente a quanto il giorno prima aveva deciso la giunta per le autorizzazioni a procedere, negava, grazie al sostegno della Lega, l’arresto per l’onorevole Nicola Cosentino, coordinatore regionale del PDL in Campania, accusato dai magistrati di essere il referente politico del clan dei casalesi, sul mio blog, in un post dal titolo LA LEGA SALVA COSENTINO, ORA IL GOVERNO MONTI È A RISCHIO, commentando il dietrofront leghista sulla carcerazione preventiva per Cosentino - scelta che aveva creato una spaccatura all’interno del partito di Bossi - scrivevo, il voto di oggi oltre a salvare Cosentino prospetta scenari imprevedibili, quasi da fantapolitica, per il proseguo dell’attività del governo Monti. Infatti, se davvero alcuni leghisti hanno votato contro l’arresto dell’ex Sottosegretario all’economia, attenendosi alle direttive di Bossi, non si può escludere che nel momento in cui il governo Monti dovrà varare norme in contrasto con gli interessi della Lega e del suo elettorato, il carroccio si servirà del proprio voto odierno come moneta di scambio per chiedere al PDL di votare contro il governo, dimostrando alla propria base che la scelta del voto di oggi fu tatticamente ineccepibile per salvaguardare gli interessi del popolo leghista nonostante le manovre “golpiste” di Napoletano. L’aut aut imposto ieri da Bossi a Berlusconi, o fate cadere Monti o noi faremo cadere la giunta regionale della Lombardia, conferma quanto da me pronosticato. Solo uno sprovveduto poteva immaginare che Bossi andasse contro la volontà della propria base, schierata compatta per l’arresto, semplicemente per fare un piacere al cavaliere. Era evidente che il sostegno del carroccio a Cosentino rappresentava una moneta di scambio di cui la Lega si sarebbe servita non appena ne avrebbe avuto bisogno per mettere in crisi il governo Monti ponendo con le spalle al muro il PDL con richieste che sanno tanto di ricatto!Surreale è la motivazione con cui Bossi minaccia di far cadere la giunta lombarda: secondo il senatur la regione Lombardia è piena di inquisiti ed è difficile sostenerla. Forse Bossi dimentica che Silvio Berlusconi è un plurinquisito e che nel PDL tanti sono gli inquisiti e gli indagati che siedono in Parlamento partendo proprio da Cosentino, proseguendo col coordinatore nazionale del partito Denis Verdini il braccio destro di Tremonti l’onorevole Marco MilanesiAlfonso Papa per il quale il Parlamento si espresse a favore dell’arresto e l’ANM ha chiesto l’espulsione dall’albo degli avvocati per alcune sue dichiarazioni offensive verso l’ordine giudiziario?…Supponendo che alla fine Berlusconi decida di “accontentare” Bossi e faccia cadere Monti, il cavaliere avrà il coraggio di assumersi davanti al proprio elettorato e al paese intero la responsabilità di mettere nuovamente a rischio bancarotta l’Italia come ha già fatto quando era al governo con Bossi? Come si può cedere al ricatto politico di chi ha sempre remato contro l’unità nazionale, non facendosi alcuno scrupolo di deridere e spernacchiare i simboli nazionali, a cominciare dal Presidente della Repubblica, malgrado fosse insignito della carica di Ministro della Repubblica? Ma soprattutto come ci si può alleare politicamente per governare il paese con chi ha nel proprio dna politico il pallino di spaccarlo in due? Questo Berlusconi e i suoi dovrebbero spiegarcelo davvero!