LA VOCE DI KAYFA

A QUANDO IL POZZUOLI EXPRESS?


Così come è noto che la regione Campania possiede uno tra i più ricchi patrimoni archeologici d'Italia e del mondo, è altrettanto noto che una delle aree regionali con la più alta densità di siti archeologici è quella dei campi Flegrei.Non a caso domenica 1 luglio, alla presenza del responsabile della promozione del Parco Archelogico dei Campi Flegrei Pierfrancesco Talamo, dei sindaci di Pozzuoli e di Monte di Procida Vincenzo Figliolia e Giuseppe Pugliese, e del commissario prefettizio di Bacoli Francesco Tarricone, si è inaugurato il Cuma Express, un convoglio dell' EAV, che fino al 30 settembre, la domenica e i giorni festivi, effettuerà quattro corse giornaliere andata-ritorno sulla tratta della cumana da Montesanto a Cuma, effettuando solo quattro fermate intermedie - Mostra, Pozzuoli, Fusaro e Torregavata - al costo maggiorato di euro 2 rispetto a quello del biglietto standard con cui i possessori, oltre al viaggio, potranno visitare i siti archeologici dei campi Flegrei: Anfiteatro Flavio, Terme di Baia, Castello di Baia e Scavi di Cuma.Iniziativa lodevole, che certamente incrementerà nell'area flegrea e nell'intera regione il turismo, consentendo non solo la valorizzazione del territorio ma anche un incremento economico consistente, non solo per i siti specifici ma per l'intero indotto dato che il turismo è un volano di ricchezza economica laddove si attuano politiche per incentivarlo.Pertanto lascia perplessi che, in contrapposizione alla partenza in pompa magna del Cuma Express, sempre nell'area flegra, molti siti archeologici versano in uno stato di assoluto abbandono e degrado, nonostante le reiterate denunce da parte di testate giornalistiche locali e nazionali, trasmissioni televisive, semplici cittadini e associazioni cultuali radicate sul territorio che da anni si battono inutilmente per il loro recupero.Esempio eclatante, a Pozzuoli, la necropoli sottostante il ponte Copin, alias ponte Azzurro, che collega via Fascione con via Solfatara. Un sito archeologico dall'inestimabile valore storico/culturale, ormai completamente ricoperto dalla fitta vegetazione, nemmeno fosse localizzato nella foresta amazzonica; sul cui cancello di accesso sfondato un cartello ne sancisce la tutela della Soprintendenza dei beni culturali di Napoli e Caserta.,Se lo si liberasse dalla erbacce e rendesse accessibile al pubblico, il sito potrebbe incrementare in maniera esponenziale il turismo in zona, con tutti i benefici economici che ne deriverebbero.Se poi ci si adoperasse per ripulire e ripristinare al pubblico tutti gli altri siti archeologici presenti nella sola di zona di Pozzuoli - lo stadio Antonino Pio sulla domiziana; la necropoli di via Celle, naturale congiungimento di quella del ponte Copin; i resti archeologici di via Fascione, e tanti altri che al momento mi sfuggono - di sicuro Pozzuoli e l'intera area flegrea potrebbero competere per attrattiva turistica con Ercolano e, soprattutto Pompei, i cui scavi archeologici sono il perno dell'economia locale, unitamente al turismo religioso rappresentato dal santuario.Considerando che il duomo di Pozzuoli fu costruito sui resti del Tempio di Augusto e che al suo interno vi sono conservate opere di autori di prestigio, tra cui due dipinti di Artemisia Gentilischi, se si studiasse un adeguato piano di recupero dell'intera area archeoligica, includendovi anche il Rione Terra con il Duomo, più che il Cuma Express, si dovrebbe attivare il Pozzuoli Express!Speriamo che le autorità competenti non scartino questa possibilità, limitandosi a sfruttare i siti già disponibili. Per Pozzuoli e i puteuolani, in primis i giovani, rappresenterebbe una notevole opportunità di lavoro con cui fronteggiare la dilagante disoccupazione giovanile. Vi sembra poco?