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"Massimo Ranieri"

Post n°23 pubblicato il 29 Gennaio 2008 da demetriakay

Massimo RanieriNasce in una famiglia operaia, quarto di otto figli, nel popoloso e povero quartiere del Pallonetto di Santa Lucia. Sin da bambino strillone e posteggiatore per guadagnarsi da vivere, viene notato dall'autore di canzoni Giovanni Polito mentre si esibisce in un ristorante, in virtù della sua bella voce; nel '66 debutta in televisione nel varietà "Scala Reale", presentando la celebre "L'amore è una cosa meravigliosa". L'anno dopo è primo nel girone B del Cantagiro eseguendo "Pietà per chi si ama"; nel '68, a Sanremo, porta in finale il brano "Da bambino"; il 1969 è l'anno di "Rose rosse", con cui vince la sezione principale del Cantagiro; nel '70 trionfa infine a Canzonissima grazie a "Vent'anni", ripetendo l'exploit un biennio più tardi con "Erba di casa mia". Nel frattempo, pure il cinema si accorge di lui: il regista Mauro Bolognini lo sceglie come protagonista per Metello (1970), che gli fa guadagnar il David di Donatello quale miglior attore. Seguono, tra i molti titoli, Bubù (1971), ancora con Bolognini; La cugina (1974) di Aldo Lado, bella riduzione del romanzo di Ercole Patti; il noir Con la rabbia agli occhi (1976) di A. M. Dawson, in coppia con Yul Brinner; il delizioso La patata bollente (1979), dove riveste con misura il ruolo d'un giovane omosessuale che s'innamora di un operaio comunista. Interprete poliedrico e versatile, dismessi momentaneamente i panni di cantante si getta nel teatro: nel '75, a Spoleto, esordisce sul palcoscenico in Napoli: chi resta e chi parte di Raffaele Viviani, sotto l'accorta regia di Giuseppe Patroni Griffi. Nel 1978 recita ne Il malato immaginario di Molière e l'anno seguente ne La dodicesima notte di Shakespeare, entrambi firmati da Giorgio De Lullo; lavora poi con Strehler (L'anima buona di Sezuan, 1980; L'isola degli schiavi, 1994), Scaparro (Barnum, 1983; Varietà, 1985; Pulcinella, 1988), Garinei e Giovannini (un revival di Rinaldo in campo, nell'87). Nel 1988 ritorna alla musica, vincendo il Festival di Sanremo con "Perdere l'amore"; l'anno successivo, presenta con Anna Oxa il varietà tv "Fantastico 10".

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" Lo so che finirà"A.Tatanngelo

 

Lo so che finirà
Ho sempre un chiodo fisso nella testa
Si lo so che tutto questo non è giusto
Ma prima o poi succederà
E ci saranno giorni senza sole
Senza più parole

Lo So che finirà
e sarà forte il mio dolore per questo grande amore
Lo so che finirà
Il tuo sorriso e questo mi farà impazzire
E quando poi mi mancheranno gli occhi tuoi
Proverò a cercarli e poi fuggire
Non ci saranno notti per amare
Nemmeno per sognare
Ma un vento forte il tempo e tutto quanto cancellerà
Sarai un vecchio amore

Per me non finiranno mai
quegli annni amari
Ci sono giorni dentro te da ricordare
Ci sarà sempre il tuo passato nel futuro
Che non potrò capire
Se a te quel vecchio amore non ti fa più male
A me mi fa soffrire

Lo so che finirà
Ma resterà per sempre una canzone
Sarà un ricordo per stampare il nostro amore per non avere fine
Ma se dovrà finire
E a chi dirò ti amo tanto da morire
poi lo dovrà sapere
Che questa vecchia storia è stata scritta con dolore
Dal principe del cuore

Per me non finiranno mai
quegli annni amari
Ci sono giorni dentro te da ricordare
Ci sarà sempre il tuo passato nel futuro
Che non potrò capire
Se a te quel vecchio amore non ti fa più male
A me mi fa soffrire

Ci sarà sempre il tuo passato nel futuro
Che non potrò capire
Se a te quel vecchio amore non ti fa più male
A me mi fa soffrire

 
 
 

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