mi chiamano Khadim

la bocca ormai é piena di terra


C'è sempre in noi la speranza di trovare quello che sentiamo mancante, speranza che alimenta il nostro desiderio.Il problema è che spesso capita di sentire mancante ciò che crediamo di non avere e non quello che realmente non abbiamo.Cosi si finisce per desiderare, sperare di trovare, senza rendersene conto, quello che già abbiamo.Un’ansiosa corsa alla soddisfazione di bisogni di niente … come se fosse importante solo desiderare … desiderare e sperare non importa cosa … come se fosse più importante il desiderio che non la soddisfazione dello stesso.Forse lo è.Cosi via, in un girotondo continuo, una specie di calci in culo verso le stelle, nell’illusione di riuscire ad accarezzarle.Un giorno, barcollando come ubriachi, potrebbe capitare di scendere da questa giostra delle illusioni e cosi ritrovarsi a cercare una panchina, oppure uno scorri mano, un appiglio qualunque, dove aggrapparsi per non cadere.Un sostegno, un aiuto, ma quando questo succede quasi sempre si finisce per trovare niente e cosi sfiniti, con la testa che gira, come ubriachi, stramazzare al suolo, con il volto rivolto verso terra. In quell’attimo si vorrebbe urlare, magari si prova anche a farlo:“Maledetta giostra che mi hai illuso. Maledetta giostra che hai fatto perdere la panchina dove mi piaceva farmi coccolare dal desiderio di avere, di possedere quello che già avevo, ma non sapevo “. Un urlo nasce, vorrebbe uscire, ma finisce per morire dentro: La bocca ormai è piena di terra.