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Il progetto "Laboratorio di scrittura" del gruppo apre un nuovo anno letterario. I vincitori del Laboratorio di Dicembre hanno comunicato le parole chiave e il tema da inserire in questo nuovo mese. Per il racconto è IL BACIO All'interno dello scritto devono essere inserite ( obbligatoriamente) queste parole:
angoscia
arte
specchio
atavico
duttile
Ignavo
I termini vanno usati esattamente come riportati e nello stesso identico ordine, non si può cambiarne l'articolo, il singolare/plurale, il maschile/femminile, non si possono inserire altre parole se la frase è costituita da più di un termine. È consentito variare il maiuscolo/minuscolo. 5⃣Lo scritto deve rispettare le 4096 battute. Qualcuna di meno si , di più no, essendo i caratteri permessi in un unico post. Consegna entro il 28 Gennaio 9⃣ Chiunque può partecipare al Laboratorio. È aperto a TUTTI VOI. I vincitori del Laboratorio, hanno diritto di scegliere il tema e le parole chiave da inserire nel mese successivo. Questo significa che il Laboratorio di scrittura siamo TUTTI NOI. ✍ Diamo spazio alla nostra creatività, non prendiamoci troppo sul serio e... Buona scrittura a tutti.✍️ Il progetto "Laboratorio di scrittura" del gruppo apre sabato 5 gennaio 2019
Era il tramonto di un giorno di Aprile molto caldo. Elisabetta sedeva su un divanetto in salotto, concentrata su un orlo di una tovaglia, a cui lavorava con un punto a giorno. Egli era seduto sulla poltrona di fronte e l'ammirava: il suo lungo collo ricurvo lasciato scoperto dai riccioli neri che le ricadevano sulle spalle era così candido da sembrare un lungo giglio. In tutti i modi quel pomeriggio, egli aveva cercato di attrarre la sua attenzione. Ma ella pareva distratta, presa dai suoi pensieri. Che pensasse a qualchedun altro? Forse egli si illudeva di poter dischiudere quelle piccole e carnose labbra per assaggiare il suo nettare? La rabbia e una velata tristezza mista a paura si impadronirono di lui. Egli doveva avere quella bocca ad ogni costo... Ora...
Ando' verso la porta finestra rimuginando sul da farsi. Ed ecco due esili braccia lo cinsero da dietro, con un gesto che a lui parve ardito ma di cui prontamente seppe approfittare. Si voltò: "Betta! Oh Betta! Finalmente!" L'angoscia di non piacerle si era disciolta in un bacio. Aveva adoperato un'arte fine nel mescolare la sua bocca a quella di lei. Ci aveva messo una tale solerzia che aveva scorto il suo tremito sbirciando nello specchio, e così l'aveva attirata a se e stretta più forte per far godere tutti i suoi sensi dell'eccitazione che emanava il suo corpo. Il suo era un bisogno atavico era la sua parte profonda e animalesca che governava i suoi gesti nei momenti di passione. E fu con grande duttilità che ella si piego' ai suoi baci. Si avvinse a lui con forza per non venir meno quand'egli le prese a morsicar le labbra. Faceva un po' male ma il calore propagatosi dal suo grembo trasformava ogni gesto in piacere. Quando si staccarono ella lo guardò e gli disse: "ti amo" ma lui ignavo, si scosto', girò le spalle, prese la porta e andò via pago e oltremodo soddisfatto. Non aveva bisogno di null'altro.
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