Creato da kimberlynn il 11/03/2007

Il profumo di casa

I pensieri, i sapori, i colori ...di casa

NEL LIBRO TROVATE....

Ecco alcuni dei miei dolci presenti nel libro, se volete farvi un regalo o farlo ai vostri amici golosi, contattatemi.


 
 

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Il più bello dei mari

 

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto.

                
      
Nazim Hikmet

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IL FUMETTO DI PESCE

 

Il fumetto di pesce è quell’ingrediente in più che serve ad insaporire tutti i piatti a base di pesce.

Ecco come farlo:

Scaldare dell’olio e unire gli scarti del pesce (anche pelle, lische, ecc..).
Poi si possono aggiungere un porro, una cipolla, una carota, una costa di sedano e della salsa di pomodoro:
A questo punto possiamo aggiungere a piacere un po’ di spezie: zafferano, timo, alloro, prezzemolo, sale e allunghiamo tutto con dell’acqua calda e un bicchiere di vino bianco, facendo sobbollire per una mezz’ora.
Il fumetto quasi pronto andrà poi filtrato e ristretto a fiamma moderata, per un’altra quindicina di minuti.
Sarà questa, quindi, la nostra base di partenza per la preparazione dei nostri piatti a base di pesce.
 

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Consigli ai non giovanissimi

Post n°505 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da kimberlynn
 



1) Prima regola: stabilito che i capelli brizzolati stanno bene solo a George Clooney (o quasi), mettetevi appunto in testa che, nel caso li abbiate di questa tonalità, dovete lavarli spesso: va bene che sono sale e pepe, ma questo non vuol dire che a questo punto tanto vale aggiungerci un po' d'olio e fare l'effetto pinzimonio.

2) Ve lo chiedo in ginocchio: non vi tingete i capelli, perché "l'effetto Tony Santagata" è sempre in agguato. Sappiate che qualsiasi tintura, a contatto con il capello maschile, assume tonalità improbabili quali "acero biondo" e "radica di noce", per cui, tinti, più che un playboy di inizio millennio sembrate un comò di fine ottocento.

3) Sempre in tema tricologico: se invece, ahimè, perdete i capelli, l'unica soluzione estetica accettata di buon grado dalle donne, è quella di rasarvi completamente. Vi supplico, non ricorrete al parrucchino: nel momento topico, vedervi riporre il toupè sul comodino, ci darà l'idea di stare per far del sesso con un omino della Playmobil.
E non pensate di salvarvi dicendo: "Quest'estate ti porto in Costa Smeralda col mio galeone!".
Per quel che riguarda invece coloro che pensano bene di ricorrere al riporto laterale, ecco, domandatevi se andreste mai a letto con Enzo Mirigliani . Non è normale il fatto che per baciarci dobbiate liberare la mascella perché avete fatto tre giri di capelli attorno alla testa a mo' di fasciatura per il mal di denti, sappiatelo.

4) Abbronzati sì, ma con moderazione.
Le facce color rosso porpora tipo posteriore di babbuino, non esercitano gran fascino sulle donne, ve lo garantisco. Diciamo che almeno due segnali dovrebbero suggerirvi che forse vi siete scuriti troppo: se la polizia vi ferma per chiedervi il permesso di soggiorno e quando i nei cominciano a sembrare vitiligine.

5) Questione peli.
Qui il discorso è piuttosto spinoso, perché le donne, al riguardo, hanno pareri piuttosto contrastanti. In linea di massima comunque, mi sento di poter riassumere il pensiero femminile in questo modo: se il calciatore col fisico scultoreo, glabro e oliato può effettivamente sembrare una statua greca, un uomo comune può sembrare al massimo una statuina del presepe: precisamente quella più infelice, che è di solito il pastore scrostato e scolorito che da anni mimetizziamo tra le montagne di cartapesta e che non vede il bambinello da almeno quindici Natali.

6) Ovviamente, qualora abbiate tanti di quei peli che l'ultima volta che siete andati in spiaggia e avete soccorso un uomo in mare, vi siete guadagnati il titolo sulla prima pagina del Corriere Adriatico "Terranova-bagnino salva un bagnante in difficoltà", anche se non siete degli adoni, è consigliabile la depilazione. Andate però in un centro estetico.
Osservarvi girare col mestolo la cera per la ceretta nella pentola per la polenta, e magari vedervi perfino assaggiarla col dito per capire se è pronta, è un'immagine piuttosto anti-erotica.

7) Sarò schietta: se Roul Bova, con la barba incolta, ha l'aria vissuta di quello che ha appena finito di girare un film, voi avete semplicemente l'aria di quello che ha appena finito la schiuma da barba.

8) Se la vostra pancia provoca un cono d'ombra pari a quello dello Stromboli, non vi ostinate a comprare i jeans taglia quarantotto e ad allacciarli all'altezza dell'inguine, stringendo la zona in una morsa soffocante. Potrebbe essere un'abitudine pericolosa. Ricordate che in Cina si fasciavano stretti i piedi delle ragazze perché si conservassero PICCOLI. Meditate gente.




 
 
 
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FRUTTA E VERDURA DI STAGIONE

COME LEGGERE LE ETICHETTE DELLE UOVA

 

Il primo numero in etichetta indica il tipo di allevamento:
- 0 corrisponde all’allevamento biologico,
- 1 quello all’aperto,
- 2 a terra,
- 3 in batteria.

Lo 0 del biologico
indica sia l’alimentazione della gallina che lo spazio (tanto!) che essa ha a disposizione per razzolare:

All’aperto con sistema estensivo : 1 gallina per 10 metri quadrati di terreno all’aperto con vegetazione

All’aperto: 1 gallina per 2,5 metri quadrati di terreno all’aperto con vegetazione

A terra : 7 galline per 1 metro quadrato con terreno coperto di paglia o sabbia, ecc.

In voliera : 25 galline per 1 metro quadrato con posatoi che offrono almeno 15 cm per gallina.

Le uova scadono 28 giorni dopo la deposizione. Sulla confezione troverete solo la data di scadenza, per cui potete risalire alla deposizione sottraendo un mese scarso. Il periodo durante il quale le uova restano “Extra fresche” è di nove giorni dalla deposizione e sette dalla data di imballaggio.

Le uova fresche (da bere) se immerse in un bicchiere di acqua salata (con almeno 25 gr di sale da cucina) si adagiano sul fondo. Un uovo che abbia dai 2 ai 20 giorni si posiziona a diverse altezze nel bicchiere, un uovo vecchio (da buttare) galleggia in superficie, sporgendo dall’acqua.

 

SMALTIRE I RIFIUTI PERICOLOSI

 

Si parla molto di raccolta differenziata e di rifiuti riciclabili,  in ogni casa vengono prodotti anche in piccola percentuale, ma non per questo meno importante, i rifiuti cosiddetti ‘pericolosi’, la cui raccolta e separazione è assolutamente necessaria e che vanno smaltiti negli impianti autorizzati.

Ecco allora come fare per smaltire in tutta sicurezza i rifiuti speciali:

Batterie per auto

Vanno portate all’isola ecologica o presso il raccoglitore del Consorzio batterie usate più vicino. Anche i rivenditori di batterie mettono a disposizione degli acquirenti un contenitore per la raccolta.

Pile esauste

Le Pile esauste devono essere raccolte in modo differenziato utilizzando gli appositi contenitori normalmente disponibili presso i punti di vendita delle pile stesse. Le pile contengono sostanze chimiche che, se non vengono trattate in modo corretto, sono molto inquinanti.

Oli alimentari

Se il comune ha avviato la raccolta differenziata degli oli utilizzati in cucina si possono portare all’isola ecologica. Questi oli infatti possono essere completamente recuperati. Dopo aver fritto gli alimenti, lascia raffreddare l’olio e versalo in un contenitore da 5 litri posto sotto il lavello. Quando è pieno portalo al centro ecologico.

I Farmaci scaduti

I farmaci devono essere possibilmente depurati dagli involucri in cartone per evitare costi inutili di smaltimento che avviene normalmente a peso. I farmaci scaduti vengono raccolti dalla farmacie o dalle isole ecologiche, da cui si attende di aver raggiunto un quantitativo di materiale sufficiente da poterlo trasportare ad un impianto di smaltimento autorizzato.

Altre sostanze

Vernici, acqua ragia, diluenti, solventi non vanno assolutamente dispersi nell’ambiente perché contengono sostanze molto inquinanti e pericolose. Bisogna quindi portarli all’isola ecologica di zona, dove saranno avviati allo smaltimento.

 
 
 

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