Se voglio ,PossoIL BLOG DELL'AMORE contenente poesie e frammenti ,tratti da libri da me pubblicati e argomenti vari |
APOCALISSE
Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà;
anche quelli che lo trafissero
e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto.
E Colui che sedeva sul trono disse:
«Ecco, io faccio nuove tutte le cose»;
e soggiunse:
«Scrivi, perché queste parole sono certe e veraci.
Ecco sono compiute!
Io sono l'Alfa e l'Omega,
il Principio e la Fine.
A colui che ha sete darò gratuitamente
acqua della fonte della vita.
Chi sarà vittorioso erediterà questi beni;
io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio.
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« Il conte Desiderio | Dopo la siesta » |
Post n°17 pubblicato il 27 Giugno 2008 da siciliano_antonio
La notte sembrava sua complice, su nel cielo tante stelle illuminavano quel luogo.Aspettò che tutti gli altri dormissero,poi uscì dalla sua stanza come un fantasma,e si diresse verso la stanza di Lorenza che era situata all'ultimo piano de Giardino dell'Eden Giunto sull'uscio, bramoso e voglioso, ebbe un ripensamento.Improvvisamente si pose tante domande: e, se avesse fallito?Cosa sarebbe accaduto alla loro amicizia?Avrebbe avuto il coraggio di guardare negli occhi Lorenza?Questi interrogativi si presentarono nella sua mente mentre stava per compiere quell'atto.Aspettò alcuni secondi che parevano ore e alla fine si decise. Aprì lentamente la porta che Lorenza lasciava sempre aperta,varcate alcune soglie, giunse dove ella dormiva e silenziosamente si avvicinò al suo capezzale.Lorenza ignara dormiva beatamente,assorta nei suoi sogni.Il conte piano piano,spogliatosi delle sue vesti,si adagiò accanto a Lorenza e poté ammirare la bellezza del suo corpo ancora giovane. La sua vestaglia di pizzo faceva intravedere quel seno bianco e turgido e i suoi fianchi sembravano essere accarezzati dalla coperta di seta che l'avvolgeva.Desiderio timidamente allungò la mano che scivolò su tutto il suo corpo e non poté fare a meno di sentire i suoi gemiti di piacere.Le carezze di Desiderio si facevano sempre più intime e profonde e a quel punto, Lorenza si svegliò.Voleva gridare ma la sua bocca fu prontamente chiusa dalla mano del conte.Si divincolava, voleva sfuggire a quell'abbraccio,non le sembrava giusto quello che stava accadendo.Non si amavano e non voleva darsi a lui.Ma questo suo divincolarsi non faceva altro che eccitare il conte,aumentando la sua passione morbosa e amorosa.Alla fine dovette cedere,e i loro corpi si unirono in mille abbracci e carezze.Il tempo per loro si era fermato.Si amarono per tutta la notte. s.a. |
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INFO
IL BUON SAMARITANO
Ed ecco, un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova, e gli disse: «Maestro, che devo fare per ereditar la vita eterna?»
Gesù gli disse: «Nella legge che cosa sta scritto? Come leggi?» Egli rispose: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso». Gesù gli disse: «Hai risposto esattamente; fa' questo, e vivrai».
Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?»
Gesù rispose: «Un uomo viaggiava da Milano a Roma, e lungo la strada incontrò dei balordi che lo spogliarono, lo ferirono e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso un sacerdote viaggiava per quella stessa strada; e lo vide, ma passò oltre dal lato opposto. Così pure un Levita, giunto in quel luogo, lo vide, ma passò oltre dal lato opposto.
Ma un samaritano che era in viaggio, passandogli accanto, lo vide e ne ebbe pietà; avvicinatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra olio e vino; poi lo mise sulla propria macchina, lo condusse a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno dopo, prese dei soldi, li diede all'oste e gli disse: "Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te lo rimborserò al mio ritorno".
Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s'imbatté nei ladroni?» Quegli rispose: «Colui che gli usò misericordia».
Gesù gli disse: «Va', e fa' anche tu la stessa cosa».
LUCE
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