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E pensare che dormivano in convento (La Casta)

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« Cazzoni avariati!Che squallore »

Italia: chi sta bene e chi sta meglio...

Post n°152 pubblicato il 08 Settembre 2011 da kit_1809
 

 

Si dibatte molto sul taglio dei costi della politica: personalmente preferirei ridimensionare la loro retribuzione – di almeno 2/3 - che dimezzare il numero dei parlamentari, lacchè, lecchini e rottinculo vari. Ma vi immaginate cosa potrebbero fare a piede libero? Fanno già abbastanza danni quando sono impegnati. Pensate un po' se ce li ritrovassimo tutti i giorni al bar...


Oltre ai costi della politica, ci si dimentica sempre di parlare di un'altra importante casta, per certi versi peggiore della casta dei politici: quella dei sindacati (aggiungo, specialmente la casta CGIL). Ciò che l'opinione pubblica non sa, specialmente quella parte che è solita votare a sinistra, riguarda un folto drappello (sui 3000 privilegiati) di sindacalisti che “sindacano a tempo pieno”, foraggiati dallo Stato, retribuzioni di risultato e progressioni economiche comprese. Nel pubblico impiego, la materia del distacco sindacale, oltre ad essere inquietante, è grave perché induce un'odiosa discriminazione fra lavoratori pubblici e lavoratori privati. I dipendenti pubblici in distacco sindacale continuano infatti ad essere regolarmente pagati dalle amministrazioni. Questa lurida faccenda, è un pericoloso incentivo alla sindacalizzazione integrale del pubblico impiego, che si tramuta in un grande ostacolo ai processi di modernizzazione delle pubbliche amministrazioni (e che te lo dico a fare?). Questo abominevole disegno criminoso, è stato raggiunto in sede di contrattazione collettiva, senza alcun coinvolgimento del parlamento. Se oggi abbiamo una pubblica amministrazione inefficiente, incapace e spendacciona, lo dobbiamo anche a questa assurdità.


Ma vogliamo continuare? I sindacati vivono con i soldi che lo Stato da loro. Questi soldi vengono perlopiù usati per assistere i dipendenti nelle vertenze di lavoro contro le imprese e contro lo Stato stesso. Ahahahaha! Ma vi rendete conto? Ancora... soldi ad oltre 5000 individui di estrazione sindacale che pascolano nei consigli dei amministrazione e di vigilanza degli enti di previdenza. Nel 1995 ci fu il referendum (voluto allora da Pannella prima del colpo di fulmine per l'Ulivo...) sulle trattenute sindacali. Sono passati 15 anni, ma nulla è cambiato: i contratti collettivi hanno reintrodotto la trattenuta in busta paga abolita dal popolo. Quindi se non volete che vi trattengano (rubino) dei soldi dalla busta paga, dovete compilare un modulo che nessuno vi darà mai...


Per finire (Dorsus totus prurit), In Italia è quasi impossibile conoscere in termini precisi cifre, dati e deliberazioni circa i bilanci finanziari dei sindacati. I rapporti ufficiali e gli altri documenti redatti i sedi congressuali, omettono quasi sempre sui problemi finanziari, evitando accuratamente un minimo di precisione con numero iscritti, bilanci, entrate, uscite, etc. ed evitano la precisione attorno alle cifre degli iscritti e dei bilanci, sia per le voci di entrata come per quelle delle uscite. E dire che questi signori muovono milioni di euro (le tre sigle fatturavano nel 1997 2000 miliardi di lire; indagine Sole24Ore).


Affermare quindi che le sigle sindacali (CGIL su tutti), sia politicamente parlando che finanziariamente, sono un grande ostacolo allo sviluppo, invece che una risorsa, E' AFFERMARE IL VERO!

 
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