Creato da kit_1809 il 28/08/2006
E pensare che dormivano in convento (La Casta)

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Sinigaja: future is now!

Post n°117 pubblicato il 05 Agosto 2009 da kit_1809
 
Foto di kit_1809

Senigallia è vuota! Ci sono i soliti fabrianesi, molta gente dell’entroterra, i fancazzisti nostrani e qualche milanese. L’altro giorno ho sentito parlare tedesco al bar: ma era semplicemente un pastore tedesco che ricordava al padrone che aveva sete. Il fatto che la città si riempia solo con il Jamboree, non frega un cazzo a nessuno. L’amministrazione continua a sputare statistiche sulla crescita delle presenze, ma forse sono quelle dei fantasmi, dati in forte aumento soprattutto negli stabili inutilizzati della città (che sono molti!). I blogger commentano solo ciò che fa audience e non danneggia il governo bolscevico della città (a proposito… avete visto l’Angeloni sulla copertina della rivista cittadina? è diventata proprio gnocca ora che lascerà temporaneamente la sua poltrona!). Il futuro del turismo resta in ogni caso in buone mani: dopo la vittoria di Mancini, la rotonda ospiterà la mummia di Stalin e un grande video, proietterà le immagini delle purghe, gentilmente concesse dal popolo sovietico, al nuovo segretario del PCUS. Gli ultimi comunisti rimati – che, di fatto, sono tutti marchigiani – accorreranno da ogni dove. La rotonda sarà la nuova Medina comunista e tutti la potranno pregare inginocchiandosi in camera, in soggiorno o per strada: il partito distribuirà con le schede elettorali già votate, anche una bussola.

 

La buriana della complanare è passata: da settembre ‘sti qua cominceranno a fettare la città. Ci saranno un po’ di polemiche, qualche straccio steso e poi tra diversi anni, avremo anche noi la nostra “London orbital” nostrana: solo anziché essere ad 8 corsie, sarà ad una e mezza e anziché essere di 188km. sarà di 188 metri. Per un quinquennio tutto bene, poi ci accorgeremo che non basterà più (troppo piccola per il traffico in aumento!!) e allora l’ennesima giunta di sinistra, metterà qua e là dei soppalchi di legno e la faranno diventare a 8 corsie, prima che l’erosione e i tarli la faranno crollare.

 

La ex colonia ENEL diventerà un residence di lusso e il liceo classico Perticari, una casa chiusa (era ora!), dove ci saranno solo puttane di importazione e rigorosamente comuniste: consiglio le venezuelane, nicaraguensi e nord-coreane. Gli sfollati – ovvero l’anima intellettuale dell’avanguardismo comunista senigalliese – andranno al circolo “La Fenice”; gli sfollati del circolo, andranno sulla banchina del porto, mentre quest’ultima, grazie ad un progetto ardito di Portoghesi, diventerà un casino galleggiante, con tanto di giochi di azzardo a piano terra e un ippodromo al secondo piano, per soddisfare le smanie dei numerosi scommettitori locali.

 

Mancini vincerà le elezioni con l’appoggio del PD, che si spaccherà proprio ai ballottaggi. Mangialardi verrà esposto a pubblica gogna e parteciperà all’isola dei Famosi. Le vie cittadine cambieranno, seguendo la volontà degli elettori: via della rivoluzione, via Mio, via Mao, via Russia, via CSOA, via D’Ambrosio, via Gherardo Colombo, via Carlo Giuliani, etc. I carabinieri e la polizia verranno fatti sloggiare. Al loro posto sorgeranno delle unità di controllo bolsceviche, comandate da Giuliana Sgrena, con Simona Torretta e Simona Pari quali vice-sceriffi.

 

Il piano Cervellati diventerà realtà e il centro sarà trasformato: una grande falce e martello di cristallo dominerà la città; al proprio interno saranno esposti nudi tutti di dissidenti e quelli che la pensano differente. Non saranno lasciati morire di fame, bensì alimentati con le stupidaggini della sinistra senigalliese, sparate per endovena giornalmente. Un nuovo piano di case popolari  – a beneficio dei meno abbienti – risolverà il problema casa e nell’ordine verranno accontentati: 1. extracomunitari, 2. ex partigiani, 3. ex sindacalisti CGIL, 4. palestinesi, 5. musulmani generici, 6. brigatisti ed ex, 7. ex giottini, 8. fancazzisti, 9. magistrati in vacanza, 10. disubbidienti, poi tutti gli altri.

 

Per commenti, rivolgersi altrove.

 

(questa è la mia opinione ed io la condivido!!)  

 
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A Senigallia solo comunisti per bene...

Post n°116 pubblicato il 03 Agosto 2009 da kit_1809
 
Foto di kit_1809

Bene bene. Si è appena concluso il funerale della rotonda. Molti senigalliesi vi hanno partecipato e hanno potuto annusare la muffa dell’edificio e vedere finalmente per una notte le catene del mausoleo riposte. Peccato che per l’Angeloni e soci sia stato, come al solito, un successone… Chissà quanto sarà costato tutto quel fracasso: 10.000? 20.000? Va a vedere che forse è costato pure di più delle frecce tricolore, che sono andate a piroettare sopra la raffineria, con tutto il lungomare, fino alla rotonda, a guardare verso sud… Avranno fatto bene i loro conti, loro… Se non altro per una notte, hanno riaperto il sepolcro, su cui, ben presto, capeggerà l’effige di Mao, come a Pechino: l’ho visto sul programma di Mancini, assieme alle suites prenotate al City per quelli del CSOA, una volta che saranno sfrattati dalla loro dimora, gentilmente concessa dall’amministrazione in usufrutto gratuito… 

A proposito della zarina: sembra che ritorni dopo la parentesi Mangialardi. Il PD non sa dove metterla e visto che non arriva alla fine del mese, si chiacchiera che per il periodo della legislatura, farà la statua di cera nel suo museo e che poi, finito il turno di Mangialardi, sarà riportata in vita per un paio di legislature, giusto per arrivare alla pensione. Tanto ai senigalliesi basta che ci sia un compagno sullo scranno più alto: se ci appoggiate le chiappe di una mummia, votano pure per quella. 

Il comunismo è così: si può accettarlo, oppure rifiutarlo – anche se qui in città è pericoloso e difficile. Chi osa però e lo sconfigge, non ne vuol più sapere. Non è più un ideale o un modo di fare politica, come una volta. Mio nonno ci votava, poi poco prima di morire, affermava che i comunisti non erano cambiati: sbraitavano, facevano affari a livello locale e governavano con la prepotenza. Il progressismo oggi è questo, chiunque può farvi parte senza frequentare la scuola di partito: basta un po’ di sana demagogia, urlare spesso, gridare, rompere qualche vetro e il mix è fatto. Adesso l’ideologia è questa: essere contro. 

Qua a Senigallia di comunisti pseudo-intelligenti ne conosco molti. Parlano di carta igienica, si accapigliano per gli immigrati, difendono la libera informazione e poi cercano di parare le chiappe all’attuale amministrazione, anche in palese evidenza di colpevolezza. Chissà cosa diranno del prossimo Plage Sauvage: il simbolo dell’illegalità senigalliese. Certo diranno che è, né più né meno, uguale a qualunque altra manifestazione estiva cittadina. Peccato che questi qua non pagano le affissioni, accolgono campeggiatori, distribuiscono cibi e bevande e suonano musica, senza che nessuno controlli se dispongono dei permessi necessari. I vigili laggiù non ci vanno mai: forse hanno paura di beccarsi una mattonata in testa! Lei signor sindaco cosa dice? A romper le balle ai bagnini che organizzano feste e a tutti quelli che vogliono movimentare il “regno del sonno”, ci vuole poco, no? Pretendere invece un po’ di legalità da quelli là, no eh? 

Bon! Assisteremo al solito spettacolo e ai Guevara boys che arriveranno da tutto il centro Italia. Con loro ci saranno bambini al seguito e saranno accampati in una struttura che non possiede i requisiti necessari, con vetri rotti ovunque e con bottiglie pronto uso… 

Il comunismo è anche questo: partecipare, urlare e fare i fatti propri, in barba alle regole e ai senigalliesi che invece le rispettano. 

Grazie Luana per l’ennesimo insulto alla legalità! La kermesse dell’idiozia sta partendo! Avanti c’è posto! Con tutta la penuria di turisti che c’è, soprattutto stranieri, non ci fosse questo grande appuntamento, cosa faremo??!! Senza di te saremmo persi…  

Il comunismo è l'oppio degli intellettuali; privo di cura allo stesso modo in cui una ghigliottina può essere detta una cura per la forfora.. (Claire Boothe Luce)

 
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I TURISTI GIRANO AL LARGO...

Post n°115 pubblicato il 12 Luglio 2009 da kit_1809
 
Foto di kit_1809

Arrivano i turisti, arriva l’estate e i soliti problemi di traffico. Ieri ero sull’A14, direzione sud ed ho impiegato ben 4,5 ore per arrivare a Senigallia. Una fiumana di gente si è riversata su quella che a parer di molti dovrebbe essere un’autostrada, mentre a parer mio rimane una mulattiera, che spesso in questi periodi si gonfia di traffico e incidenti: non fosse stato per il Telepass, avrei evitato di versare tributi alla società autostrade. Spiegatemi per quale assurdo motivo dovrei pagare per percorrere poco più di 200km. in quasi 5 ore!!

 

Grazie a Dio non ero solo e tra una sosta e un sorso d’acqua, alla fine siamo giunti alla metà. Durante il tragitto però, ci siamo dilettati in statistiche ed elucubrazioni su traffico, turismo e politica. Gli olandesi sembrano andare per la maggiore – quest’anno, come gli ultimi anni –, poi a seguire tedeschi, austriaci, francesi e così via. Da Bologna a Senigallia un serpentone su tre corsie, ha marciato a passo d’uomo per raggiungere le località balneari. Con questo in testa, insieme al G8 e al turismo senigalliese, abbiamo ammazzato il tempo e la noia, poi, finalmente abbiamo intravisto il casello di Senigallia e lì è arrivata la sorpresa: nei 500 metri percorsi a passo d’uomo, ci aspettavamo di vedere molte macchine straniere uscire a Senigallia, ma l’attesa è stata vana! Nei pochi secondi che abbiamo atteso prima di uscire, nessuna macchina, né avanti né dietro, ha scelto come meta per le vacanze, la nostra città. Chissà dove andavano…

 

Di contro: giornali e i soliti pappagalli, incensavano la “notte bianca” che l’amministrazione ha organizzato. Per un giorno l’anno – tolto il Jamboree – la Rotonda smetteva di stare chiusa e le strade della città si popolavano di pendolari, viveurs e curiosi nostrani. Peccato che a pochi metri, si consumava l’ennesimo schiaffo al turismo senigalliese: caro, scadente e mediocre. Giratela come vi pare, ma Rimini, Cattolica e altre località ci battono per offerta e servizi. Lasciamo poi perdere il confronto con paesi tipo Spagna e Croazia: ci sarebbe da arrabbiarsi di brutto.

 

L’Europa da molti anni ci snobba, ma Senigallia è contenta di quel poco che fa: rassegnata alla bandiera nera del turismo e in testa alla classifica dei prezzi. Dicono che a Montecarlo si spenda meno… ma poco importa: Senigallia è più bella.

 

Oggi la spiaggia era piena, gli alberghi un po’ meno. I ristoratori picchiano duro a prezzi, come gli albergatori del resto e gli stranieri ci fanno “l’ombrello”. L’Angeloni cerca con le sue statistiche personali di convincerci che Senigallia è ancora meta ambita, ma basta guardarsi intorno per accorgersi del contrario.

 

Forse anche quest’anno basterà il Jamboree a tappare le falle di una programmazione “paesana”, ma il “sapersi accontentare” professato dai compagni che ci amministrano, suona un po’ come una resa: 70 euro per un po’ di pesce e la stessa cifra per dormire, non sono certo un buon viatico per famiglie e giovani e quelli che viaggiano un po’ lo sanno… ma non lo dicono…

 

Guai a dirlo in giro però… altrimenti si passa da disfattisti…

 
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PER DOVE DOBBIAMO ANDARE DOV'E' CHE DOBBIAMO ANDARE?

Post n°114 pubblicato il 04 Luglio 2009 da kit_1809
 
Foto di kit_1809

Siamo veramente sicuri che tutti vogliano il turismo quale prima risorsa economica per Senigallia? Ci pensavo l’altro giorno leggendo il giornale, a proposito della levata di scudi degli albergatori, per i soliti problemi con gli schiamazzi notturni. Poi ci ho ripensato, mentre passeggiavo la sera lungomare, ho visto la rotonda illuminata… che bella! Peccato che era deserta come al solito e nessun turista poteva metterci piede. Da qualche tempo mi sembra che rassomigli addirittura all’altare della patria di Roma: le luci la rendono stupefacente, ma quel deserto tutto attorno, la fa sembrare un catafalco.

 

L’Angeloni sbandiera sempre ai quattro venti quelle poche cose buone che la sua amministrazione ha fatto per il turismo: a pensarci bene, ma proprio bene… mi viene in mente solo il Summer Jamboree. Con tutte le bocche che il comune sfama – e mi riferisco a quelli che viaggiano sopra i 2.000/mese – l’unica cosa giusta per il turismo, l’hanno in pratica dovuta comperare. Mi verrebbe da pensare che negli uffici che contano – quelli dei dirigenti – si fa tutto meno che produrre idee… ma andiamo avanti.

 

L’interrogativo – quale turismo per Senigallia – ha spesso vivacizzato i dibattiti tra cittadini e tra politici: l’Angeloni e i suoi sottoposti, hanno sempre definito Senigallia quale località turistica totale – ovvero in grado di soddisfare le esigenze di gruppi eterogenei. Molti altri – tra cui molti tour operator – identificano Senigallia quale metà turistica per famiglie e anziani. Non ultima, la recente notizia che un importante network Italiano, ha inserito (dietro compenso) Senigallia tra le mete più cool del 2009, grazie alla sua predisposizione alla movida notturna.

 

Essendo mio malgrado residente e buon osservatore, credo che il target turistico senigalliese sia riassumibile in questi termini: turismo per giovani silenziosi e ricchi, famiglie benestanti senza figli e anziani aitanti, con tanta voglia di lavorare. Senigallia e i giovani? A letto presto, poche storie e soprattutto portafogli ben gonfio: il fatto che la città è in testa alla classifica delle più care d’Italia non è un sogno, provare per credere… E le famiglie? Gli alberghi senigalliesi non sono accoglienti per le famiglie: se da un lato gli albergatori si spendono per creare una cupola anti-decibel tutto attorno, dall’altro non hanno servizi adeguati per i bambini e nemmeno gli standard qualitativi adatti. Per gli anziani? Niente di peggio! Ascensori che non funzionano, barriere architettoniche per quelli con problemi di deambulazione e i soliti menu: stantii e poco variati.

 

Ergo? Senigallia è cara per tutti, troppo silenziosa per i giovani, carente per le famiglie e difficile per gli anziani. Non fosse per i pendolari dell’entroterra, avremmo spesso ombrelloni chiusi. Fortuna i pochi milanesi rimasti: altrimenti anche gli alberghi sarebbero vuoti. E per dirla tutta: se non fosse per il Jamboree, potremmo starcene tutti a casa.

 

Un mio amico austriaco una volta mi disse: “A Senigallia anni fa si stava meglio. Costava meno, c’erano molti turisti ed i servizi erano suppergiù quelli che trovavi nelle altre località. Adesso è molto più cara e gli alberghi e i servizi, sono fermi agli anni 70. Ho provato Rimini recentemente. Costa meno, ha molti più servizi ed in più la strada è quella…”.

 

Non penso sia un caso isolato…

 
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PROVVEDIMENTO SICUREZZA: TUTTO OK, MA MANCA QUALCOSA...

Post n°113 pubblicato il 02 Luglio 2009 da kit_1809
 

In barba ai chiacchieroni, ai capiscioni di primo pelo, fiancheggiatori dei centri sociali, pseudo-intellettuali al soldo del fancazzismo, buonisti, perditempo e seguaci di Famiglia Cristiana, il governo approva il provvedimento sulla sicurezza, che riporta ancora un po’ di legalità in questa selva di vipere che è diventata l’Italia. 

Bando alle ciance! Ecco i punti principali del provvedimento: 

Ronde. Gruppi di volontari potranno segnalare alle forze dell’ordine situazione di pericolo. Saranno disarmati, iscritti in elenchi e formati da ex agenti. 

Autodifesa. Finalmente sarà liberalizzata la vendita di bombolette spray per l’autodifesa, come in molti altri paesi del mondo, a vantaggio delle donne e le persone più deboli. Le loro caratteristiche saranno studiate e decise dal Ministro della Sanità. 

Immigrazione irregolare. Chi entra o soggiorna clandestinamente in Italia, commette reato (era ora!!), punibile con ammenda ed espulsione immediata. No all’arresto (molto male!). Chi affitta una casa o una stanza ad immigrati clandestini rischia il carcere da 6 mesi a 3 anni. Per ottenere il permesso di cittadinanza si dovranno pagare 200 euro. I pubblici ufficiali hanno l’obbligo di denunciare i clandestini (ci mancherebbe pure…), mentre per i medici e i presidi di scuola, il discorso non vale (pensa te!). 

Writers. Basta scritte su beni di interesse storico, immobili e mezzi pubblici. Ammenda a chi vende vernice ai minori. Carcere fino a 3 mesi per i beni di interesse storico, fino a 6 per immobili e mezzi pubblici. 

Barboni. Le persone senza fissa dimora saranno schedate in un apposito registro. Anche i buttafuori di bar e discoteche verranno registrati su un apposito album. 

Cosa manca. Speriamo mettano mano quanto prima alla registrazione su una banca dati governativa, del DNA di tutti i cittadini Italiani e immigrati. Obbligo di schedatura anche per gli irregolari in procinto di espulsione.

Basta con le occupazioni di immobili pubblici e privati per opera di vagabondi, comunistelli, etc. Una legge in tal senso ci dovrebbe già essere, ma, di fatto, nessuno la fa applicare – perlomeno i sindaci comunisti…

 
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CHE LO VOGLIANO, OPPURE NO...

Post n°112 pubblicato il 28 Giugno 2009 da kit_1809
 

Continuano ad ignorare l’aumentare dei fatti malavitosi. Per loro il fenomeno dell’immigrazione clandestina, esiste solo nel cervello bacato dei leghisti e delle liste di centro-destra. Senigallia si appresta a votare l’anno venturo la nuova giunta, dopo aver lasciato alle spalle 10 anni orribili, fatti di bugie, demagogia e colpi di mano, per impedire ai cittadini di esprimere pareri a volte scomodi, a volti contrari al “politically correct angeloniano”.

 

Al centro-destra, alle civiche vicine alla linea politica di Marcantoni ed alla Lega Nord – che a Senigallia ha avuto un exploit senza precedenti – non è permesso dissentire, non è permesso contestare, specialmente in materia d’immigrazione e lo sapete perché? Proprio perché questa città non è più sicura e “la baronessa” ha lasciato che le più elementari regole di condivisione fossero ignorate: da quelle che gli hanno permesso di speculare su una mulattiera che chiamano complanare, all’ex GIL – bubbone che darà in eredità alla prossima giunta – e a tutte le questioni importanti dove il parere dell’opposizione e quello dei cittadini, sono d’impiccio.

 

Il bollettino di guerra dei quotidiani parla chiaro: i fenomeni malavitosi, sono oramai quotidiani. I regolamenti di conti tra immigrati, settimanali. Abbiamo scoperto – mai prima d’ora – cosa vuol dire farsi fregare la borsa andando al mercato e cosa vuol dire la parola “clandestino”, tanto indigesta alla stessa amministrazione e ai fiancheggiatori ideologici che la difendono nei blog e nelle sparute zone franche create ad hoc dall’amministrazione, dove si adora la dea in BMW.

 

Affermare che a Senigallia c’è un numero non ben identificato di immigrati irregolari, vuol dire attirarsi le ire di una parte della diocesi, il CSOA, RC e tanti buonisti che sembrano non vivere qui, ma villeggiarci. La contraffazione è un’illusione. La violenza di alcuni – solo un modo per sottolineare il disagio sociale dell’immigrato. E i cittadini? Zitti: guai a dissentire.

 

La città marchigiana col più alto tasso di disoccupazione è anche quella col più alto tasso di crescita d’immigrati: i pappagalli a carica dei blog e delle testate online, lo vengano a spiegare… Abbiano il coraggio di giustificare questo dato e di come in una città dove non si lavora, il tasso di immigrati – più o meno regolari – aumenta.

 

Scriveremo ancora d’immigrazione, di come quella clandestina ha attecchito nella nostra città e di come il nostro sindaco Angeloni, gli organi provinciali e regionali del PD, si occupano più delle beghe di Berlusconi, che dei problemi della cittadinanza: Spacca da un po’ di tempo, pensa solo a far affiggere manifesti che osannano il suo operato. La Casagrande – sorella di secondo letto del nostro sindaco – si occupa di visite alle moschee e festicciole paesane, mentre l’Angeloni, sta piazzando cecchini sui tetti per eliminare i dissenzienti.

 

Senigallia diventerà una città senza buche, avrà una viabilità migliore – nel rispetto dei diritti dei cittadini –, un turismo costante tutto l’anno e sarà più sicura di quello che è! Che lo vogliano, oppure no…

 
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SENIGALLIA: CENSIMENTO BUCHE E ZONE PERICOLOSE

Post n°111 pubblicato il 26 Giugno 2009 da kit_1809
 
Foto di kit_1809

E’ da un po’ che ci penso… Ho in testa un paio d’idee che necessiterebbero di un supporto: qualcuno insomma che mi aiuti a metterle in pratica. Portare a termine queste due inchieste, vorrebbe dire porre gli amministratori in una posizione scomoda, quasi spinosa. La prima iniziativa, l’ho chiamata Humphrey Buga, la seconda Speedygallia. 

Con Humphrey Buga vorrei portare all’attenzione dell’opinione pubblica, il problema buche. Sto ancora mettendo appunto un aggeggio che sembra non funzionare e che dovrebbe permetterci di censire le buche – quelle di una certa consistenza – presenti a Senigallia, zona centro. Vale a dire compiendo un ipotetico cerchio che va dai pompieri, al cimitero, Shalimar, Bar Uliassi Cesano, incluso il lungomare, fino al Ciarnin, Pirata, giù per la provinciale, passando per Via Capanna, fino ancora all’ospedale. Le viuzze centrali saranno coperte con il buon senso, visto che anche il navigatore più aggiornato potrebbe perdersi. Una persona leggermente in sovrappeso, prendendo una di quelle buche là, si ritroverebbe il cerchione in mano e seri problemi di finire contro qualche auto. Avevo anche pensato ad una ripresa, con conta visiva, da mettere su Youtube, ma contare le buche su un video, sarebbe da matti! Con questa inchiesta vorremmo documentare lo stato della “ex spiaggia di velluto” e far vedere che dietro all’immagine di facciata, fatta di bandiere blu e tante bugie, si nasconde una città “scomoda” e mal messa. 

La seconda inchiesta invece, ha la presunzione di monitorare tutte quelle vie e anfratti, dove gli automobilisti si sentono autorizzati a spingere il piede sull’acceleratore, in barba ai possibili danni causabili a terzi e alle normali leggi di convivenza. Di esempi ce ne sono molti, ma per provare quanto detto, avremmo bisogno della solita telecamera e di uno strumento, anche empirico, per il calcolo della velocità. Se potessimo avere un autovelox fuori servizio… 

Non esitate ad inviarmi i vostri suggerimenti: tanto qua – in barba ai grandi intellettuali del CERN di Scapezzano – pubblichiamo di tutto, senza censure!

 
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NON HANNO UN CAZZO DA FARE... BEATI LORO!

Post n°110 pubblicato il 26 Giugno 2009 da kit_1809
 
Foto di kit_1809

Le europee hanno confermato una coalizione forte: forse la più forte da quando si vota democraticamente in Italia. Dalle stesse urne è giunta invece la più gran batosta che la sinistra abbia mai incassato: per la prima volta nella storia, cadono comuni e province, dove prima d’ora, per un elettore di centro-destra, sarebbe stato impossibile persino metterci piede, senza essere riconosciuto e minacciato. 

La disfatta della politica progressista, su tutti i fronti, doveva aprire un’analisi, un confronto interno, se non altro per cercare di capire le ragioni di un’annunciata estinzione del comunista medio, ma ciò non è avvenuto. Mentre una parte dell’Italia sta rimboccandosi le maniche, in vista d’importanti impegni (vedi G8) e di importanti sfide (vedi crisi economica), ce n’è un’altra che gioca e gigioneggia e si occupa della vita privata del presidente del consiglio. Tale stampa e tale intellighenzia, ha una strana dimestichezza nel dimenticare gli scandali della sinistra (Legacoop, Telekom, Unipol, Napoli, etc.), che spesso coinvolgono i vertici di partito. Quando succede qualcosa, tutto l’apparato leva gli scudi a difesa dei compagni: ricordo Sircana – portavoce dell’ex premier Prodi – e i suoi passatempi, certo un po’ più discutibili di quelli di Berlusconi. Se a Sircana piace farselo mettere nel sedere, non vedo perché lo si debba privare di questo piacere: è altrettanto vero che se abbiamo un presidente del consiglio donnaiolo, non vedo perché si debba tentare di far cadere il governo e metterlo in mano ai governi di sinistra, che hanno un ciclo vita pari a quello delle api. 

Comprendere questo fenomeno disfattista e pericoloso, che non riconosce la vittoria degli avversari e tenta con tutti i mezzi di sovvertire il potere politico democraticamente eletto, vuol dire conoscere il significato della parola “comunista”, non nella sua accezione completa, ma in ciò che a voluto nella storia e nei fatti. 

Berlusconi è il nemico del popolo designato e finché non sarà sepolto, la sinistra non avrà pace. Il fatto che questo signore goda dei consensi della larga maggioranza del paese (perfino a Prato lo preferiscono ai vecchi comunisti…), giustifica tutte le azioni scorrette che la sinistra ha messo in campo, per tentare di fermare l’uomo, prima e non il politico, la democrazia e non la destra. 

La storia si ripete: ai comunisti non sono mai piaciuti i suffragi universali. Per loro governare, vuol dire sbraitare dai banchi d’opposizione, senza proporre, o sparare per strada, con le rivoltelle. I terroristi rossi erano compagni che sbagliavano e i brigatisti d’oggi, ragazzi che vivono un forte disagio sociale. La via violenza, fa parte del loro dna, così come la calunnia e la diffamazione pubblica del presidente del consiglio, su fatti della propria vita privata. 

D’Alema qualche giorno fa, s’era lasciato scappare qualche parola sull’inchiesta di Bari: era informato e perfettamente al corrente dell’inchiesta giudiziaria che investiva Berlusconi in Puglia, circa il giro di squillo a Palazzo Grazioli. Ma pensate un po’, quasi se avesse indagato lui stesso! Le sue affermazioni hanno creato imbarazzo per qualche minuto, poi tutto è finito lì. La faccenda sarebbe di una gravità inaudita, ma visto che D’Alema sta dalla parte giusta… doesn’t matter. 

Repubblica oggi, invece di preoccuparsi della salute mentale di Franceschini, si occupa ancora di Berlusconi e stila 13 domande a cui vorrebbe che il presidente rispondesse. Domande che riguardano la sfera privata del presidente, un po’ come chiedere a D’Alema se quando va in barca senza la moglie, porta qualcuna che lo spompina. Beh, contro Berlusconi tutto è lecito… 

Riguardo D’Alema, tanto per confermare la connivenza della sinistra, con il 70% del CSM, vorremmo riportare un’inchiesta lampo, finita come tante altre nel cesso, che riguardava un giro di squillo all’interno della Camera dei deputati: la maîtresse è stata condannata e tutto è finito lì… Chi tocca muore… il controllo totale della sinistra sulla magistratura, non può essere sovvertito e chiunque s’avvicina, crepa! 

All’epoca alcune squillo entravano senza essere registrate a Montecitorio. Venivano accolte da un segretario, che ne scortava una nella stanze di un uomo importante. Dalle carte di quell’inchiesta dimenticata, escono ora intercettazioni e verbali che tirano in ballo personaggi vicini all’ex premier. 

[da il Giornale…]

Ora qualche domanda vorremmo farla anche noi, se non vi è di troppo disturbo. Perché l’inchiesta sui D’Alema boys è stata chiusa così frettolosamente? Che cosa ha esattamente ricevuto in cambio dei suoi servizi la maîtresse che forniva le ragazze? È vero che appalti che riguardavano anche società partecipate dallo Stato sono stati inquinati da questo vorticoso giro di squillo a Montecitorio e dintorni? Come mai la nostra solerte magistratura (che a Bari sta facendo sfilare in Procura lucciole, escort e trans per stabilire quante feste si tengono a Cortina) non ha sentito l’esigenza di appurare chi era quel «politico molto influente» che ha goduto dei favori di una prostituta all’interno della Camera dei deputati? Perché nessun investigatore è stato punto dalla curiosità di approfondire i rapporti tra la famosa maîtresse e l’onorevole Lorenzo Cesa, cattolico, attuale segretario dell’Udc, visto che i due erano in società insieme? Come mai in quel caso nessuno si affrettò a passare le «carte» agli organi di informazione? Qualcuno crede davvero che l’indagine rivelata dal Giornale non contenga elementi molto più seri di quella che sta avvelenando la vita del Paese da settimane? Qualcuno crede davvero che quella vicenda si sarebbe risolta in modo così rapido e indolore se al posto di D’Alema ci fosse stato Berlusconi?

Ecco le nostre domande: non sono dieci, ma ci accontentiamo. Certi che domani la Repubblica, l’Unità, il País, il Times e tutti gli altri immacolati guardiani della democrazia le rilanceranno da par loro. In nome della libertà di stampa e per il bene della nazione.

Quello che sta facendo la sinistra, con l’appoggio di certa magistratura (almeno un 70% del CSM si professa comunista…), assomiglia a qualcosa di più di un colpo do stato: almeno lì qualcuno prende le rivoltelle e rischia la propria vita per sovvertire il potere e soprattutto ci mette la faccia…

Qua invece si usano le zampe del gatto, per togliere le castagna dal fuoco ad una parte politica vuota di idee, di programmi e soprattutto di leader. Fa niente. Noi il Berlusca lo abbiamo votato e ce lo teniamo così com’è: con i suoi pregi e con i suoi difetti. La sinistra faccia ciò che crede e continui su questa strada: l’attacco sistematico dell’avversario e il tentativo di sovvertire il potere democratico, è una vecchia pratica stalinista, che peraltro non è che abbia raccolto buoni risultati. Vorrà dire che dovremo aspettarci la completa estinzione dei progressisti e volenti o nolenti, governeremo senza opposizione: almeno per una volta potrete chiamarci, fascisti!

 
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FRANCESCHINI NOBEL PER LA MATEMATICA!

Post n°109 pubblicato il 22 Giugno 2009 da kit_1809
 

Franceschini è in coma farmacologico in una clinica privata di Ferrara! Le decisione di porre in stato vegetativo il segretario del PD, è stata presa dopo l’arrivo dei primi risultati dei ballottaggi. 

Dopo la batosta alle europee ed amministrative, qualunque risultato ai ballottaggi, avrebbe sì e no consentito al Franceschini di presentarsi in tv: la provincia di Venezia – feudo storico rosso – passerà probabilmente al centro-destra, così come Milano, nonostante il duro testa a testa. Prato comune, altra roccaforte storica, è al primo testa a testa storico e solo la consolazione locale, di qualche comune rosso, attenuerà la disfatta epocale. 

Ai visi mesti di Massimo D’Alema e il fido Fassino, sono seguite le urla e gli schiamazzi di Franceschini, che alla notizia del testa a testa della provincia di Prato, ha blaterato insulti in ferrarese contro il presidente Mao. A quel punto, un infermiere di fiducia della sezione comunista di Ostellato, è accorso ed ha iniettato una dose massiccia di propofol. In nottata la segreteria del partito giudicherà la sorte dell’ex segretario, che verrà probabilmente internato in un manicomio criminale. 

Alla notizia della debacle psichica di Franceschini, Berlusconi ha dichiarato la sua solidarietà al partito, mettendo a disposizione quattro delle sue migliori ninfomani, in sostituzione della terapia farmacologia: il medico di famiglia Demjanjuk ha dichiarato che un paio di pompini potrebbero rimetterlo in sesto per la conferenza stampa di domani. 

Pare che la causa della patologia di Franceschini sia derivante dai personali exit pool del segretario, redatti dalla segreteria del Manifesto, su un campione di 1.600 defunti, i quali avevano attribuito ad il PD una quota variabile tra il 160 e 3.000%.

 

 
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IL GRUPPO SU FB PRO-COMPLANARE SI SGONFIA

Post n°108 pubblicato il 21 Giugno 2009 da kit_1809
 

Allora, tanto per supportare la causa – complanare SI, ma questa fa veramente cagare! – vi do evidenza della geografia che compone il gruppo “Senigallia SI complanare”, così da tranquillizzare tutti quelli che credono nell’utilità della complanare e NON della stradina di campagna progettata… La premessa è sempre quella: non è poi detto che chi si è iscritto al gruppo, lo appoggi, quindi la valenza del numero di iscritti, si riduce ancora… Il grande clamore suscitato dall’articolo apparso su viveresenigallia è destinato a sgonfiarsi: i veri sostenitori della complanare, infatti, si contato sul palmo della mano. 

I senigalliesi veri che hanno appoggiato il gruppo, sono solamente circa l’80% del totale. Di questi, molti, grazie alla mia conoscenza diretta, so che non approvano il progetto della complanare. Delle 200 persone di Senigallia, un’altra buona percentuale non approva il suddetto e s’è registrata solo per poter commentare sul gruppo. 

Questo grande movimento popolare nato su FB, può contare sì e no 100 sostenitori reali, quindi: tanto rumore per nulla! 

L’idea che mi sono fatto di tutto questo e che l’amministrazione aveva una gran fretta di far approvare questo progetto: sia per promesse fatte sia per i grandi interessi che esso muove. Mangialardi, designato ad interim quale candidato a sindaco post-Angeloni, non voleva ritrovarsi la patata bollente se fosse stato eletto e i pensionati illustri come l’Angeloni, volevano chiudere l’operazione, prima dell’addio provvisorio (la vedremo ancora…) alla politica locale. Le speculazioni edilizie legate alla sua realizzazione, infatti, non volevano, non potevano, né dovevano aspettare… 

Un altro progetto è possibile e chi dice il contrario, mente! L’unica certezza è che si dovrà rimetter mano allo stesso, nel giro di pochi anni: Senigallia ha invece bisogno di un progetto definitivo ed a basso impatto ambientale. La città ha aspettato tutti questi anni e si è ritrovata un progetto vergognoso, che non risolve il problema, ma lo rimanda. Perché non attendere ancora, per qualcosa di veramente concreto? 

Lo sapete perché non possono attendere oltre? Non ci sono scadenze particolari, né congiunture astrali nefaste: la realtà è che le promesse fatte e i favori ricevuti, non consentono a chi ha gestito il progetto, ulteriori proroghe. La pena? L’annullamento degli oboli promessi…

 
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