palabras andantes

signori si è...

Come pensieri che non stanno mai fermi, siamo vagabondi senza sosta, e non importa se il Cielo sta facendo l'amore con la Terra, fecondandola con una sottile pioggerellina, che penetra le zolle, ingrassandola affinché ci doni una nuova stagione di frutti  e le nubi basse avvolgono monti e valli in un tenero abbraccio lattiginoso, e non importa se l'occhio non può spaziare nei panorami, lasciandoci intuire più che vedere la bellezza del luogo, i segreti delle valli per una volta rimarranno tali, e la guida attenta su un asfalto reso viscido da un leggero velo di fango, terra lasciata dalle ruote dei trattori, allora guidiamo con prudenza, e ancora più bella ci sembra la sosta in un casolare di campagna, dove ci accoglie Mario, ma ha importanza un nome? O un luogo? Se chi ci accoglie è un vecchietto minuto, con le spalle curve, piccole, che sembrano portare il peso delle sue 90 primavere, e gli occhi, profondi, tristi e fieri. occhi che, nonostante gli anni, sono vivi, pieni di saggezza e conoscenza, e la voce sommessa e calma, che corregge il cittadino incolto precisando che i suoi alberi in fiore sono albicocchi e non ciliegi, e ci porta nella sua "frasca" da lui ribattezzata kmecki muzej (museo contadino) un nome forse un po’ pomposo ma fatto di ricordi della sua lunga vita, dove campeggia un ritratto dell'Imperatore Francesco Giuseppe, di cui lui era suddito, prima che la zona diventasse italiana e poi Jugoslava e poi ... poi i tempi cambiano, ma il paese ha conservato il suo aspetto arcaico, e così questa cantina piena di ricordi, di storia, la storia di Mario, che per pochi euro ci offre il suo vino, il suo ossocollo, accompagnato dal suo pane, e ci accende la stufa, solo per noi due unici avventori di questa tarda mattina piovosa, con un senso di ospitalità, e poi ci offre le sue grappe, con un sorriso malizioso ci mostra una bottiglia a forma di corpo femminile con tanto di perizoma (forse unico omaggio ai tempi moderni) e ci dice "questo è Viagra, fa bene per salute e per amore e per tutto",  mentre i suoi gesti lenti hanno un che di regale. E quando abbiamo finito ci porta un caffè accompagnato da una bottiglietta di grappa all'albicocca, questo lo offre la casa, e poi rapidamente ci saluta, deve arrivare una corriera d'italiani ... ci congeda con un grazie signori, e alle nostre proteste: "siamo Claudio e Gianni e non signori", fermo ci risponde, sfoggiando la sua saggezza contadina, la sua filosofia: "signori si è ogni volta che ci si sveglia al mattino"
Con questo pensiero, facciamo ritorno, ha smesso di piovere, e in qualche tratto ci azzardiamo a una piega, a un' accelerata, e la frase di Mario ci fa compagnia.