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Bankitalia:aumenta richiesta cig, crisi alberghi e ristorazione

Post n°6 pubblicato il 06 Novembre 2012 da teapuns
 
Tag: bidet

(ASCA) - Roma, 6 nov - Aumenta la richiesta delle aziende alla cassa integrazione, mentre soffrono soprattutto le imprese nel settore alberghiero e nella ristorazione. La Banca (Santiago: - ) d'Italia nel consueto sondaggio pubblicato nel Supplemento al Bollettino Statistico, e relativo alla congiuntura economica, attraverso la consultazione delle imprese manifatturiere e servizi, rende noto che mentre il 50,3% delle societa' prefigura un risultato di esercizio in utile per il 2012, ad anticipare una perdita sono il 30,2% degli operatori, un risultato in aumento se si confronta con il 23,6% dello scorso anno. Le imprese che riportano un esercizio in perdita sono piu' diffuse nel terziario - si legge - e in particolare nel settore degli alberghi e ristoranti, mentre risultano meno frequenti nel settore energetico. Quasi la meta' delle aziende segnala una sostanziale stazionarieta' dei livelli occupazionali di quest'anno rispetto al 2011, un terzo ne indica un calo. Nei (SNP: - ) primi nove mesi del 2012 l'occupazione dipendente sarebbe complessivamente scesa dello 0,4%, con flessioni piu' concentrate nella classe dimensionale tra i 20 e 49 addetti. Nel 2012 e' aumentato il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (Cig): circa un terzo delle imprese industriali ne ha fatto richiesta, a fronte del 21,8% dell'anno scorso. Sul fronte del giro d'affari, invece, nei primi nove mesi dell'anno il fatturato si e' ridotto rispetto allo stesso periodo del 2011 per oltre meta' delle imprese, mentre e' cresciuto per il 24%. Nella rilevazione dell'anno scorso era invece prevalente l'indicazione di aumento dei ricavi. Anche i giudizi sugli ordini e sulla produzione del trimestre in corso hanno un saldo negativo. Il costo del lavoro e la tassazione del reddito d'impresa, sono considerati tra i principali fattori di svantaggio nel confronto con gli altri paesi da circa il 70% delle imprese. Per quanto riguarda infine gli investimenti, quasi il 60% delle imprese conferma per il complesso del 2012 una spesa in linea con quella programmata a inizio anno, ma i giudizi sulla spesa per investimenti dell'anno prossimo restano improntati alla cautela.

 
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