TANTI ANNI SONO ORMAI PASSATI DA QUEL GIORNO
IN CUI SI LEVO’
UN BRUCIANTE SOLE ARTIFICIALE.....
più accecante del nostro vecchio amico sole.
Brillò in un lampo eterno sulla mia città
già triste e tormentata.
Un lampo di gloria alla presuntuosa
vanagloria di noi umani. Poi fu notte.
Polvere e tutto non fu più come prima.
Alcuni di noi divennero ombre disperate
che imploravano pietà su muri grigi di cemento.
E la pioggia e la neve
facevano piangere veleno dal cielo.
E la Terra e il mare e tutto diede frutti
e vita fatta di veleno
e ulcere mostruose…
ma tutto ci sembra essere sempre stato così.
Terra, madre terra generosa e feconda.
Noi Ti sognammo e altari alla Dea
vennero eretti per chiedere perdono
e la Dea pianse.
Oggi partiremo sul treno
che non arriverà da nessuna parte, vecchio treno sporco e sgangherato.
Dove sarà la nostra ultima stazione celeste?
Ormai. Vedo ancora i tuoi occhi meravigliosi,
dietro le lenti di questa mostruosa maschera antigas
fatta di gomma spessa e giallastra.
Come una volta sono gioiosi
e tu anche sei sempre la più bella.
Bellezza che si è bruciata
sotto la luce accecante di mille soli,
il giorno in cui dal cielo
venne una bomba con i suoi colori orribili
in spaventosa aurora boreale, breve ed eterna.
Ma, la bomba maledetta
non si prenderà mai la nostra anima.