New York, 22 mar. (Apcom) - Si fanno più tesi i rapporti tra
Italia e Stati Uniti dopo le critiche giunte da una fonte del
Dipartimento di Stato americano sulla gestione della liberazione
di Daniele Mastrogiacomo, l'inviato di Repubblica sequestrato dai
talebani in Afghanistan e tenuto ostaggio per due settimane.
Il chiarimento necessario, visto che la fonte di Washington ha
chiesto di rimanere anonima, avverrà direttamente tra i capi
delle due diplomazie oggi stesso. A quanto si apprende alla
Farnesina, è in programma un colloquio telefonico del ministro
degli Esteri, Massimo D'Alema, con il segretario di stato Usa
Condoleezza Rice.
Secondo la fonte americana, le concessioni ai talebani hanno
"colto di sorpresa" gli Stati Uniti. Il governo americano non era
stato messo al corrente dell'operazione che ha portato alla
liberazione di Daniele Mastrogiacomo, e non vi ha preso parte.
"Anche se siamo soddisfatti della liberazione di Daniele
Mastrogiacomo - ha detto l'esponente del governo - abbiamo alcune
preoccupazioni sulle circostanze dell'operazione". "Le
concessioni effettuate, ha continuato la fonte Usa, "aumentano il
rischio per la Nato, per le truppe afgane e per il popolo
afgano". Gli Stati Uniti, ha aggiunto "non hanno appoggiato e non
appoggiano concessioni ai terroristi".
Inoltre, le regole di ingaggio del contingente italiano in
Afghanistan sono state definite limitanti dal governo americano.
Il governo americano ha sottolineato di avere ripetutamente
chiesto alle autorità italiane di modificare queste regole, già
dal 2003.
La delusione di Washington, ha detto la fonte, è stata espressa a
livello diplomatico alla Farnesina, ma non direttamente al
ministro degli Esteri Massimo D'Alema.
La Farnesina ha già risposto, anche se sottolineando che non è
solita commentare fonti anonime. "Nulla di quanto riferito nelle
dichiarazioni della fonte anonima è emerso infatti nel corso
dell'incontro" che c'è stato nei giorni scorsi tra Rice e
D'Alema. La Farnesina ha inoltre osservato che "non risultano
infine - conclude la nota - passi ufficiali americani attraverso
i consueti canali diplomatici nel senso indicato dalla fonte
anonima né a Washington né a Roma".
Red