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La Città Creativa

Applicazione coerente di Creatività Progettuale

 
 

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LA CITTA' CREATIVA

Post n°3 pubblicato il 11 Aprile 2008 da petercapra
 

CONTRIBUTO AL PROGRAMMA PER ROMA
Libertà, Solidarietà, Creatività, Buon Governo.


Le diverse parti sociali nell’affrontare la sfida elettorale individuano nel drammatico stato di necessità economico e nient’altro i problemi che affliggono Roma e l’Italia; in questa chiave di lettura, preoccupata, pessimistica ma limitata, ne indicano le loro proposte.
Invito a riflettere sul fatto che un reale, solido e duraturo rilancio si fonda prima di tutto sullo stimolo della creatività intelligente che investe di una spinta entusiastica tutti gli ambiti delle attività individuali e sociali.
Bisogna prioritariamente investire sulla stimolazione della creatività e dell’intelligenza progettuale per attivare le energie presenti nel contesto sociale, organizzandole e dando loro possibilità d’espressione.
Alla logica economica del “tappabuchi”, è indispensabile premettere la creatività e il dinamismo dell’intelligenza per abbattere stabilmente lo stato di necessità.
I dieci punti che seguono sono i petali della Rosa Bianca e dello spirito nuovo che intendo infondere nel mio impegno a favore della città della creatività.

1. Cultura e rilancio internazionale della città.
Si tratta di istituire una cabina di regia per la gestione di una capillare Strategia per la Creatività, per il rilancio e lo sviluppo delle potenzialità sopite, abbandonate o stantie della nostra città, riallacciandosi al ricco patrimonio storico per proiettarne l’immagine rinnovata nel presente e nel futuro.
Pensiamo ad un istituto che raccolga trasversalmente i maggiori esperti delle scienze sociali e di psicologia di massa, inclusa statistica, arte e architettura, con il contributo delle università e dei centri di ricerca, che individui e studi le linee programmatiche e gli strumenti più idonei per la loro realizzazione. Tale istituzione potrebbe sposarsi con il nostro progetto di Fondazione “Roma Caput Mundi - Studi per l’omologazione e l’emancipazione”, di cui diverrebbe il braccio operativo.
L’ambizioso obiettivo è quello di riconquistare il ruolo di Roma Capitale Culturale del Mondo: il primato mondiale delle idee, della filosofia, della creatività che costruisce e pianifica.

2. Costruzione della città creativa.
Si tratta di istituire le idonee misure attrattive per favorire il numero degli intellettuali, dei ricercatori e degli artisti operanti sul territorio. Sul modello già realizzato dalla città di Toronto, si tratta di sancire un accordo pubblico privato per il reperimento dei fondi da impegnare nel restauro d’aree comunali dismesse e di vecchi edifici, dove creare laboratori, studi e abitazioni per giovani artisti, da affittare a prezzi ragionevoli. Si tratta di creare in ogni municipio un Ufficio Culturale per la tutela delle minoranze e delle culture interetniche e per intercettare costruttivamente il movimento giovanile artistico e underground. Si tratta d’incoraggiare le produzioni d’arti contemporanee e il coordinamento di un capillare mercato per l’esposizione, nelle sedi e nelle piazze, che favoriscano la reale diffusione e insieme sia veicolo di scambio e commercio nazionale e internazionale. Il Comune è il promotore della spirale virtuosa che cresce nel tempo: un volano che genera la fruibilità più estesa dell’arte e che riporterebbe l’attuale elitario programma della “ Città dell’Arte” al più alto livello di riorganizzazione, visibilità e soprattutto fruibilità pubblica.
Si deve sapere che a Roma esiste un esteso movimento giovanile non solo underground, che ha motivazioni artistiche e volontà di comunicazione fortemente radicate e attive.
Questa consapevolezza va utilizzata per convogliare la creatività e le infaticabili energie giovanili su progetti urbani e artistici, insieme di contrasto attivo alle devianze, al bullismo, alle droghe e alla criminalità minorile.
Si deve riflettere sulle popolazioni immigrate che storicamente sono tra le maggiori artefici delle positive trasformazioni delle città in cui vivono nel mondo. Questa consapevolezza deve essere sfruttata per attivare energie e contributi qualificanti a favore del rigoglio urbano: dai progetti alle sponsorizzazioni, alle attività artistiche, industriali, commerciali, professionali.

3. Costruzione della città del futuro.
Si tratta d’impegnarsi per concretare i grandi progetti architettonici innovativi e futuribili che uniscano al fascino tradizionale del patrimonio storico di Roma la prospettiva e l’immagine del futuro perché questa città diventi modello d’eternità, attraverso il tempo; partendo dalle periferie più svantaggiate dove creare modelli urbanistici innovativi sfruttando il contributo di giovani architetti e artisti.
Varare il gemellaggio e lo scambio culturale attivo con la città del futuro Brasilia, e la città della creatività Toronto, per mutuarne e scambiarne esperti e soluzioni.

4. Osservatorio “eccellenze in uso nel mondo”.
Si tratta di creare un centro d’indagine e studio delle soluzioni individuate in altri centri nel mondo per risolvere le problematiche urbane.
Inutile scoprire “l’acqua calda”; la genialità umana ha creato in altre parti del mondo diverse soluzioni tecniche che hanno risolto gli stessi problemi urbani, realizzando economie e razionalizzazioni di percorsi operativi.
Si tratta d’implementare progetti già realizzati e in uso che hanno dimostrato efficienza, onde realizzare soluzioni economicamente vantaggiose e d’immediata applicazione.
Costruire il network delle eccellenze, da porre a disposizione delle municipalità e d’altri Enti pubblici locali e nazionali.

5. Informatica libera per le Scuole e la Pubblica Amministrazione.
Abbiamo la necessità di svincolarci dalle lobbie che hanno monopolizzato la punta di diamante dell’intelligenza umana intergenerazionale.
Il SOFTWARE LIBERO è una necessità della creatività, della ricerca e dello sviluppo altrettanto di quanto sia preponderante per il bilancio degli enti pubblici e delle collettività organizzate: - la Provincia di Bolzano, con l’elevato livello d’informatizzazione scolastica (un computer su ogni banco dalla prima elementare e libri di testo sostituiti dai dvd) e con il complessivo risparmio di 600 milioni d’Euro/anno n’è documento -.
Si tratta di sostituire il software proprietario con il software libero e le sue applicazioni.
Migrare dal diritto d’autore al Sistema Open Linux.
Linux abbatte il costo ecologico della sostituzione dei computer, in quanto, necessitando di memorie ram minime e di hard disk ridotti, rende pienamente utilizzabili i precedenti computer, arrestandone la dismissione accelerata e altamente inquinante.


6. Valorizziamo l’esperienza.
Valorizziamo il ruolo degli anziani nella nostra città oltre il volontariato agli incroci in prossimità delle scuole. Ci sono mestieri che scompaiono e ci sono giovani e volontari disponibili a impiegare costruttivamente il loro tempo. Si tratta di creare un network che incroci l’esperienza degli anziani con l’attività dei giovani e dei volontari per accompagnarli in percorsi di crescita che favoriscano la riedizione in forme cooperative di mestieri e passioni, ma anche lo sviluppo di attività di servizio, per esempio nella gestione di spazi ricreativi comuni.

7. Facciamo l’economia reale.
Le famiglie italiane hanno il diritto di sapere lo scempio che generazioni di politici hanno perpetrato ai loro danni dalla fondazione della Repubblica ad oggi e cosa materialmente significa il debito dello stato, l’esposizione caricata sulle nostre spalle e dei figli che verranno.
A partire dalla scuola primaria è essenziale che s’inizi ad insegnare che cos’è un CONTO PATRIMONIALE e un CONTO ECONOMICO.
Le chiavi di comprensione dei cardini dell’economia sono fondamentali: il Conto Patrimoniale lega le generazioni tra passato, presente e futuro, creandone un tangibile vincolo e così la padronanza del Conto Economico farà di ciascun cittadino un buon amministratore. Solo una civiltà di buoni amministratori avrà la potenzialità concreta di azzerare per sempre il debito pubblico.

8. Una casa per tutti.
Il drammatico problema delle abitazioni a Roma merita che un apposito dipartimento svolga compiti amministrativi e tecnici individuando aree edificabili nella cinta romana, acquisire i terreni agricoli per destinarli alla costruzione di piccoli borghi (esempio: villaggio dei Pescatori di Ostia), con appalti diretti, finanziati da un pool di banche convenzionato, destinati alle giovani coppie, agli anziani e agli immigrati con i loro nuclei famigliari, con mutui a basso importo corrispondenti se non addirittura inferiori ai canoni d’affitto convenzionali.
50 mq. costo previsto lordo € 50.000.
90 mq. costo previsto lordo € 90.000.
Ivi compresi i costi delle infrastrutture e dei servizi generali.
Offrire insieme la possibilità d’autoedificazione da parte degli assegnatari delle porzioni di terreno, vincolate all’edificazione dell’abitazione in proprio, con progetto unitario fornito dal Comune.
Onde evitare radicalemente i fenomeni di speculazione, le suddette operazioni andranno realizzate sotto il vincolo dei 99 anni, per consentire la patrimonializzazione intergenerazionale.

9. Energia non inquinante a costo zero.
Copertura con pannelli fotovoltaici delle aree pubbliche e private destinate a scuole, impianti sportivi, parcheggi, mercati, in collegamento con le reti degli Enti erogatori d’energia.
Capillare utilizzo dei fondi europei stanziati per il risparmio energetico per la realizzazione degli impianti e posizionamento dei pannelli “girasole” ideati da Rubbia nelle grandi aree libere, come per esempio Valle Aurelia, per l’illuminazione e la forza motrice ad energia gratuita, con l’abbattimento del carico inquinante.


10. Navigabilità del Tevere.
Si tratta di sviluppare un grande progetto per la vivibilità e l’ampio utilizzo del Tevere, restituendogli il ruolo di grande fiume dell’umanità al pari dei grandi fiumi del mondo.
Sviluppare la navigabilità quanto più possibile per il trasporto di persone e cose, ampliando l’attuale servizio esclusivamente turistico e fortemente limitato nel percorso.
Si tratta di studiare e realizzare due linee veloci che potrebbero porsi a livello delle banchine servite da treni ad alta tecnologia, mutuando gli interventi realizzati in altre metropoli del mondo.
In breve, si tratta di dotare Roma di una grande risorsa che porta la razionalizzazione e il contenimento del traffico urbano, il rilancio turistico e culturale, tipici dei grandi fiumi del mondo.


Il Programma della Creatività

La realizzazione di questo programma applica la comprensione della vera qualità del cambiamento epocale in atto nelle relazioni umane mondiali, perché sotto la globalizzazione dell’economia e delle nuove povertà che essa crea, è al lavoro la trasformazione delle relazioni umane, tanto dei popoli ricchi che di quelli poveri, come il prof. Richard Florida, teorico della nuova “classe creativa” documenta:

«La nostra economia è in profonda trasformazione (...). Il fattore chiave nella competizione globale non è più beni, servizi o flussi di capitale, ma la competizione tra le persone (…).
Ciò che più conta oggi è la nuova disponibilità di capitale umano, d’idee, di capacità innovativa, quella forza che consente di fare cose nuove (...).. Il motore di questa forza sono le persone non sono le macchine. Persone brillanti, preparate, istruite, creative; persone che, a differenza delle macchine, non stanno ferme ma si muovono e lo fanno in maniera crescente. Per questo la mobilità del capitale umano e delle idee è il fattore così importante nella competizione globale.«
Questo è il monito lanciato dall’economista americano Richard Florida nel suo nuovo libro, “The Flight of the Creative Class”, pubblicato da Harper Business negli Stati Uniti.

Per questo è necessario diventare un attivo polo d’attrazione di genti e di idee, per elevare il livello di progettualità e cooperazione nella città, per riportare il cuore vivo metropolitano a battere e a superare le politiche particolari, settarie, discriminanti.
Insieme è tempo che l’arte esca dai santuari e dai percorsi riservati e obbligati del mercato, per infondersi costantemente nella vita quotidiana.
L’arte porta in sè l’incommensurabile tesoro del praticare l’autenticità. Provenendo essa dagli strati profondi, più autentici della personalità degli artisti che attivano il cuore dei fruitori spettatori, trasmette una tensione positiva che allontana l“arte della guerra” e il tema del conflitto tanto nelle relazioni individuali che in quelle collettive: un formidabile antidoto verso gli aspetti più deleteri dell’attuale società del consumo, dello spreco e dell’inquinamento.

La ricchezza dell’anima, il calore del cuore al servizio della rigogliosa città creativa.

www.petercapra.eu

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