mezzogiorno e mezzo
Post n°464 pubblicato il 01 Giugno 2010 da laancella
Mozione dell’assemblea del 28 maggio 2010 indetta dal Coordinamento Lavoratori Uniti di San Giuliano Milanese
I decreti legge che il governo si appresta a varare sotto l’alibi della crisi, sono il tentativo di realizzare i desideri della classe dirigente a spese dei lavoratori e della popolazione più bisognosa.
E’ dal crack delle borse dell’estate 2008 che Berlusconi in persona ha continuato a farsi bello dichiarando che l’Italia scoppiava di salute; per poi risvegliarci di fronte alla catastrofe di una crisi esplosiva che viene usata per imporre dolorosi sacrifici ai lavoratori italiani, in compagnia di quelli Greci e di mezza Europa.
La soluzione alla loro crisi è privatizzare tutti i servizi pubblici, rendere precari e licenziabili i lavoratori, aumentare l’età pensionabile e fare arricchire banche e imperi finanziari. Vogliono colpire tutto il pubblico impiego e la spesa sociale, bloccando aumenti e assunzioni, in modo da aprire la medesima strada alle aziende e alle multinazionali contro i lavoratori del settore privato. Non è solo un problema di scarsa equità nella distribuzione dei sacrifici: la classe dominante vuole auto assolversi per riscrivere la storia del continente a spese dei lavoratori e del futuro dei nostri figli.
Noi vogliamo opporci attivamente a tutto questo estendendo la costituzione di comitati e coordinamenti di lotta nei posti di lavoro dei settori pubblico e privato, agendo e promuovendo iniziative in modo unitario per coinvolgere tutte le forze disponibili a mobilitarsi.
Lottiamo per imporre il
- Blocco generale dei licenziamenti e della speculazione immobiliare e finanziaria - La stabilizzazione di tutti i rapporti di lavoro - La continuità salariale di chiunque perda il posto di lavoro - La distribuzione del lavoro che c’è, “Lavorare meno lavorare tutti” a parità di salario - L’abrogazione di tutte le leggi contro i lavoratori italiani e migranti.
L’efficace resistenza che i dipendenti della San Carlo di San giuliano hanno opposto ai licenziamenti col sostegno di altri lavoratori del territorio, dimostra che con la lotta è possibile ottenere risultati positivi. Smascheriamo l’imbroglio degli ammortizzatori sociali regalati ad aziende come la San Carlo che, nonostante il bilancio in attivo e una ristrutturazione inesistente, ottengono aiuti dallo stato per licenziare i lavoratori e sostituirli con personale precario.
Per continuare e approfondire questa battaglia sul territorio proponiamo:
- La creazione di un calendario territoriale delle lotte, con l’obiettivo di rendere pubbliche le mobilitazioni di ogni singola azienda e permettere così la partecipazione anche di altri lavoratori;
- La partecipazione a tutte le iniziative locali e nazionali contro i provvedimenti del governo, fra cui la manifestazione del 5 giugno a Milano a fianco dei lavoratori miganti e lo sciopero generale del 25 giugno, allo scopo di unificare le forze nella prospettiva di uno sciopero generale vero, a carattere prolungato, sino al ritiro definitivo della manovra;
- Di lanciare l’appello per una assemblea provinciale dei lavoratori a Milano, aperta a tutte le province lombarde, allo scopo di promuovere unitariamente una vera rivolta sociale, perché solo una resistenza organizzata può sbarrare la strada al governo e aprire uno scenario nuovo;
- Di raccogliere firme su un appello che chieda di costruire dal basso un forte sciopero generale
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