Un diario? Quasi.

Tu perciò sai fare solo la cotoletta e sarai pure un miracolo della natura quando metti in colonna i tuoi numeri in excel ma se uno ti dice che gli spaghetti che hai fatto sono troppo sottili ecco che ti metti a piangere. Così facendo non impari mai. Datti una mossa e invece di piangere impasta di nuovo quella specie di sfilacci. Stendi ancora la pasta e rifalli un po’ più doppi. Mi raccomando e asciugati quelle lacrime che sennò vengono salati.
Comunque, sottili o doppi, da soli non sanno di niente perciò ti ho portato una pelata, una tazzina d’olio extra vergine d’oliva, uno spicchio d’aglio e quattro foglie di basilico.
Di che pasta sono i sogni? Dipende da quanto sono lunghi.
Se sono brevi è pasta corta sennò è pasta lunga.
Tu, per tutti e due, cerca di sognarne almeno 200 grammi. Ti lascio tutto qua, sul tavolo in cucina. Il sale l’ho dimenticato. Ce l’hai?

Certo che ho il sale, basta avere la pazienza di lasciar seccare le lacrime.
Dai, sto scherzando.
Forse non sono un genio in cucina, ma so cucinare qualcosolina in più della cutuleta, quello che proprio non so da che parte iniziare è la pasta.
Con i sogni invece sono bravissima e le cose che mi hai lasciato sul tavolo della cucina sono sogni.
La “pelata”, che penso siano i pelati, ci metto dentro un dito e lo lecco, ha sapore di sole e di quei pomodori che mamma mi dava per merenda, mentre gli altri mangiavano i buondì e allora mi nascondevo per non farmi prendere in giro, solo dopo, molto tempo dopo, ho capito che ero io la privilegiata, la principessa di un mondo incantato.
Una “una tazzina d’olio extra vergine d’oliva” e camminare nella falsa ombra degli ulivi, carezzando con lo sguardo le loro foglie così sottili da crederle aghi e i tronchi contorti che sono sculture di un artista con una fantasia smisurata. L’uliveto nella mia Isola ha sempre un muretto di pietre su cui sedersi per fumare una sigaretta guardando l’orizzonte incendiato dal tramonto in quell’ora del giorno che non vuole finire.
Uno “spiccio d’aglio” e ne faccio una collana da appendere alla porta, ma non di questa casa, che nessuno capirebbe che non è scongiuro contro insistenti vampiri, ma atto d’accoglienza come nelle case bianche con le finestre celesti, come sono nell’altrove di mare dove andrò ad inventarmi altri giorni.
E “quattro foglie di basilico” in quelle ci metto il naso e annuso il profumo dell’estate e dei giorni caldi, li stropiccio tra le dita fino ad assorbirlo dalla pelle, ADORO il basilico, anche il nome ha una sonorità colorata.
Vabbè adesso metto su l’acqua per cuocere la pasta, spaghetti n. 5, tra venti minuti è pronto, cerca di essere puntuale, se no diventa colla.
Ti aspetto.

per me un brodino, grazie.

con la tua pastina, certo.

E' che il brodino con la mia pastina diventa anche lui di tutti i colori e magari anche di sapori un pò strani, tipo albicocca e amarene, con un pizzico di lampone...

se io faccio il gelato con salame e wurstel, tu potrai ben fare minestrina con lamponi e amarene..

mmmmmmmmmmmm
che buono il tuo gelato di salame e wurstel con i biscottini di grano saraceno e curry!

...beh sai, dipende... a volte possono essere farfalle, altre volte abbracci...; fusilli quando sogno sbarazzina; fili d'angelo quando sogno tenera... e strozzapreti quando sogno incazzata ehehe :o))

ho riso di gusto con gli strozzapreti!!!