Post n°407 pubblicato il 22 Marzo 2008 da laancella
Ho dovuto pensarci. Non mi era chiaro il motivo dell’incazzatura. Ho chiuso la telefonata con un moto di stizza e ho sbruffato, ma avevo da fare ed ho accantonato il pensiero. Era ieri. Oggi ho capito. Era il tono di voce. Quello supponente e imperativo, quello che mi faceva sentire una meschina macchiolina di merda, quello che mi feriva peggio di un pugnale, quello che mi risuonava dentro come uno schiaffo. Nel mio vagheggiare questo amore così grande, così unico, così importante ho dimenticato l’arroganza del suo tono di voce. Uno dei tanti motivi per cui vivere insieme era diventato impossibile. Uno dei tanti motivi per cui mi incazzavo e mi ci incazzo ancora. Allora, quando ancora vivevamo insieme, finiva che io urlavo che non ero uno dei suoi autisti, che a me doveva parlare con un altro tono di voce, che non accettavo ordini e lui che manco mi ascoltava e guardava la televisione. Adesso mi ci arrabbio ancora, ma per poco tempo, poi alzo le spalle e sorrido.
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Le parole hanno pazienza, quella che manca a me. E le notti... Inviato da: liberante il 09/12/2009 alle 20:08 Inviato da: lupopezzato il 07/12/2009 alle 07:28 Inviato da: liberante il 03/10/2009 alle 01:35 Inviato da: annisexanta il 28/09/2009 alle 10:54 Inviato da: Dualistica il 23/09/2009 alle 14:10 Chi può scrivere sul blog
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