MY CHEMICAL ROMANCE

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Sotto una calda doccia blu penso....

Vengo distratto da uno zampillo che invece di andare verso il basso va perpendicolare al vetro. Carbonato di Calcio. Calcare. Col tempo ha otturato un getto della doccia e ora decide lui che direzione dare all'acqua. Basterebbe dell'acido fosforico, l'aceto non lo sopporto per via dell'odore. Anche una bibita gassata americana svolgerebbe egregiamente il compito di sciogliere il calcare.

Un'attimo di distrazione. I soliti pensieri riemergono come se questa cascata blu non riuscisse a frenarne questa loro ascensione.





La vita, la vita di ognuno di noi è un semplice puntino, uguale per tutti, solo la prospettiva e il giudizio ingannano le dimensioni.
Siamo un puntino di esperienze a metà strada tra il nulla e l'infinito. E ognuno sceglie che direzione prendere. Meglio condividere questa scelta, spesso latente e mai ragionata. Ci si accorge col tempo a cosa si crede veramente. E a volte è troppo tardi.

L'acqua scorre calda....





Ho paura.
Ho paura del buio eppure in esso mi ci tuffo.
Ho paura delle donne, eppure le amo e le desidero.
Ho paura della morte eppure ad essa mi sono rassegnato.
Ho paura della solitudine ma ad essa mi sono abbandonato.

La solitudine. E' come se un ingranaggio non volesse più girare. Per evitare il logorio della sua esistenza. Senza accorgersi che a poco a poco la ruggine lo avvolge.







Il cuore è l'unico ingranaggio che l'uomo possiede.








L'acqua scorre ancora... non la sento calda.... ma non ho nemmeno freddo.










Non mi domando perchè l'abbia fatto. Non cerco di entrare i quei pensieri. Ma sento la solitudine di quell'istante e questo mi rallenta il respiro, troppo........
Non ho pianto. E non riesco a farlo.










lo fa per me l'acqua che ancora vien giu..... mentre rigagnoli di ruggine scorrono dentro me...