Creato da: tata.lafata il 26/12/2011
storie di donne normali che avrebbero voluto essere delle fate
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Post n°3 pubblicato il 26 Gennaio 2012 da tata.lafata
Alzi la mano chi vive in pace, senza rotture di nessun tipo, senza arrabbiature che fanno salire la pressione arteriosa a livelli da infarto, e per favore dopo avere alzato la mano scriva un messaggio e comunichi al mondo (o ai poveri mortali come me) dove, come, e perchè è riuscito a vivere come una Regina,... Le donne, è risaputo, fanno molti mestieri nello svolgimento della loro vita: lavorano, fanno le casalinghe, le mamme, spesso si improvvisano idraulici o muratori, imbianchini o psicologi da strapazzo, insomma all'occorenza sanno trasformarsi e adattarsi a tutte le necessità. Ma un mestiere è ignorato tra tutti gli altri: badano agli anziani. Non tutte le famiglie possono permettersi qualcuno che assista i loro vecchi, (vecchio non è un insulto, è una constatazione), e nella maggiorparte dei casi sono le donne che si dispongono benevolmente alla loro cura. Il presupposto morale è che prima o poi, se la fortuna ci assiste, tutti diventeremo vecchi e la speranza è che parte (ma solo una parte) di quello che facciamo per gli altri, ci verrà restituito, o perlomeno riconusciuto. Tutto molto bello, già... ma se abbiamo un cattivo carattere da giovani non migliorerà crescendo, anzi si peggiora e di molto!!! Ecco, c'è Mary che a tutti i suoi impegni giornalieri ha anche da badare alla sua anziana mamma (ma papà sarebbe la stessa cosa): sveglia all'alba e parte col somministrare le medicine del mattino, prepara la colazione, e si dispone all'ascolto della prima delle innumerevoli sequele di lamentazioni della giornata: Mary come tutte le persone ha un limite, un filo sottile, quasi impercettibile, che a tirarlo si rischia di romperlo: alla 12.000.000.000.001esima lagna o intemperanza, ma anche solo a un batter ulteriore di ciglia della genitrice, Mary esplode. Povera Mary! Ha pazientato, aspettato, sgobbato come un mulo sperando che sarebbe riuscita con la dolcezza e la disponibilità a vedersi riconosciuto un piccolo dettaglio, necessario per tutti e tutte: un gesto d'amore. Mary è esplosa. Senza poter ricevere quel piccolo gesto, senza fare in tempo a fare un'altra magia, un incantesimo, per se stessa... Cenetta solitaria della Mary: spaghetti con quel che c'è Cercate bene in dispensa i seguenti alimenti (anche avanzi...): tonno, mozzarella, olio EVO, erbette aromatiche, acciughe, aglio e spaghetti. Lessate gli spahetti e mantecateli con il sugo e la mozarella. E bevetevi un bel bicchier di vino! Neil Young Old Man live in '71
Post n°2 pubblicato il 08 Gennaio 2012 da tata.lafata
Mattina d'inverno dall'aria cristallina , un sole splendente e un cielo talmente terso che da dietro i vetri si potrebbe pensare che è un giorno di primavera. La nostra eroina di oggi, si alza stiracchiandosi un poco, e grattandosi poco elegantemente le terga, retaggio di una vita solitaria che ha trasformato la signora in una specie di gretta bestia, noncurante delle più elementari nozioni della femminilità: grazia e classe sono finite chissà dove, insieme all'amore e al compagno migrato verso altri lidi, e sono state sostituiti da un mezzo branco di canidi che hanno invaso la sua solitaria vita. Insomma la solita vecchia storia: meglio sola che male accompagnata e meglio accompagnata da un cane, o due o tre, che con un uomo che ti spezza il cuore, e in più hai la possibilità di grattarti quando e dove vuoi, andare in giro con i capelli arruffati e spettinati e abbigliata con una vecchia tuta e calzini di lana, tanto neanche stamattina qualcuno scruterà la ricrescita dei peli alle gambe...
Zuppa calda di zucca e tubetti Una fetta di zucca da cica ½ Kg, Led Zeppelin - Whole lotta love
Post n°1 pubblicato il 27 Dicembre 2011 da tata.lafata
Sono solo una modesta narratrice, nulla di più. Ho raccolto le storie di donne normali, come me, che se solo avessero avuto la possibilità di avere una bacchetta magica avrebbero trasformato d’incanto le loro esistenze: disastri emotivi, guai casalinghi, mariti stronzeggianti, famiglie indifferenti, datori di lavoro poco corretti, tutti ma proprio tutti con solo il tocco di una bacchetta magica sarebbero stati aggiustati, trasformati o evaporati dal tocco delle suddette femmine. La dura realtà è che le donne normali per cambiare il corso della loro vita, o solo per aggiustare qualche evento nefasto, non possiedono altro strumento che l’ironia, il solo strumento che ci trasforma in fate permettendoci di guardare avanti sorridendo. Elisa - Un senso di te
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Inviato da: maninthesky
il 27/12/2011 alle 17:11