Post n°50 pubblicato il 04 Novembre 2012 da lauradina1955
La brava gente non saprà mai |
Post n°49 pubblicato il 04 Novembre 2012 da lauradina1955
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Post n°48 pubblicato il 03 Novembre 2012 da lauradina1955
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Post n°47 pubblicato il 03 Novembre 2012 da lauradina1955
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Post n°46 pubblicato il 02 Novembre 2012 da lauradina1955
Io non vorrei crepare senza aver visto almeno i cani messicani, neri, che senza sognare dormono a ciel sereno. Senza aver conosciuto, ai tropici, le voraci scimmie divoratrici con il sedere nudo, o anche i ragni argentati dai serici nidi felici di spruzzi traforati. Io non vorrei crepare ignorando se la presunta monetina che spunta sotto la faccia della luna stia a nascondere una seconda faccia a punta. Se, dopo gran riflessioni, il sole è freddo, se le famose quattro stagioni son proprio quattro, e non tre. Senza aver passeggiato per il corso in vestaglia, guardando fissa la marmaglia dei guardoni, senza aver ficcato le mie antenne in ogni posto vietato. Io non vorrei finire senza sapere la lebbra (si fa per dire) o la febbre dei sette mari che più o meno certamente si acchiappano laggiù. Resterei indifferente al bene e al male purché di tutta questa vasta delizia l'assoluta primizia fosse riservata a me. E poi non basta, c'è tutto ciò che io già conosco, che ho imparato ad amare: il fondo verde bosco del mare dove le alghe sottili gareggiano nel disegnare onde di valzer sugli arenili; e ancora, la terra, che a giugno crepita e sbotta di odori, e le conifere, o un semplice pugno d'erba; e i baci di quella, sì, insomma, quella, signori, Ursula, Ursulotta, la più bella orsacchiotta fra tutte le orse maggiori, quella per cui non vorrei, proprio, crepare, prima di averla baciata tutta, tenerla, la bocca sulla bocca, i bei fianchi fra le mie mani e poi, con gli occhi il resto e basta, questi son fatti miei. Taccio. Crepare? Non puoi. Come faccio, come si fa, come vuoi crepare? Senza che ancora si siano inventate le cose che conta: le rose eterne, la giornata di un'ora, e... le spiagge in montagna, e le montagne sabbiose, la cuccagna... finiti tutti i tormenti, i quotidiani splendenti di colori, tutti i bambini contenti , e tanti trucchi ancora dormenti dentro i crani stipati di ingegneri ingegnosi, socialisti associati, urbanisti urbanizzati e pensatori pensosi. Oh Dio, quante cose da fare, da intendere e volere, da sognare e aspettare, mentre la fine già avanza, in notti sempre più nere striscia, con la schifosa sembianza di un rospo, non c'è più speranza, eccola, gli occhi nei miei...: proprio no, non vorrei crepare, nossignori, nossignori, non senza aver fatto esperienza del sapore tormentoso di cui sono goloso, e geloso.., il sapore più raffinato che si possa sentire, il più forte, no, no, non voglio morire, prima di aver gustato il gusto della morte. (Boris Vian) |
Inviato da: lauradina1955
il 03/01/2014 alle 22:59
Inviato da: mi_ru
il 03/01/2014 alle 22:13
Inviato da: lauradina1955
il 31/12/2013 alle 17:07
Inviato da: belmoro_45
il 31/12/2013 alle 16:44
Inviato da: lauradina1955
il 15/08/2013 alle 19:45