QUELLO CHE SONORIMARRO' |
BABY....
Era ormai sera, il sole aveva lasciato l'orizzonte scomparendo dietro cortine di nubi, il fresco respiro della notte bussava al silente passo di un ricordo. Il ponte si stava svuotando, tutti andavano all'interno dove i suoni delle varie feste attiravano l'attenzione, rimasi ancora un po' in quell'incantevole brezza a meditare sui giorni trascorsi, su quegli amori sognati, su quelle speranze posate sui raggi di sole di una gioventù che salutava per sempre il mio sguardo.
La ragazza di prima aveva raggiunto il suo ragazzo, non era sola dunque, per questo forse il rifiuto, la paura di una parola di troppo, l'incomprensione di uno sguardo che frugava nei pensieri nascosti di un giorno d'amore. Me ne feci una ragione, la solitudine non è poi brutta se colta nei suoi aspetti migliori, in quegli scatti di vita che un fotografo raccoglie come foglie sui sentieri dell'autunno.
L'umidità della sera bagnava ogni cosa, alle ultime luci timidi riflessi sorridevano nelle gocce sospese, come lacrime ferme su una notte di poesia.
Continuai a camminare per un po', alcuni innamorati erano appoggiati alla ringhiera, stretti nei loro baci, in quei sussurri che trasmettevano gioia, in quei piccoli affreschi di libertà ritagliati all'ombra di un sorriso.
In lontananza alcune barche da pesca stendevano le reti, una vela sembrava avanzare lenta verso il confine del sole, mentre gabbiani festosi si rincorrevano sulla scia della nave colmando il silenzio della brezza con i loro armoniosi canti.
Mi avviai all'interno, raggiunto dai primi brividi di fresco, il frastuono di una festa accolse il mio sguardo, m'immersi come una briciola nell'impasto della vita, domani nuove strade attendevano il fluire dei miei sogni nell'incanto di uno scatto, tra i passi lenti di un'estate al tramonto.
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LE MIE IMMAGINI PER VOI...
Anche le gocce d'acqua
possono gelare
prima di unirsi all'oceano
il freddo clima dell'umanita'
puo' lasciar galleggiare
i pezzi di ghiaccio
finche'
un raggio di sole
penetrera' la lastra gelata
e l'oceano accogliera'
nel suo seno le piccole gocce.
Spero di poter un giorno
essere un raggio di sole...
| « la forza.. | la vita..chi ce la ridara'... » |
Post N° 22
Post n°22 pubblicato il 08 Settembre 2007 da lamiavita80
Silenzio Il vento che passa E il suo fischio Porta alla mente Un treno Nel suo passaggio tra diversi paesi; poche persone isolate frequentano la strada principale con in dosso povere idee di un paese chiuso nel suo silenzio. Il suono del silenzio È un ramo Di una pianta secolare Che si spezza nella solitudine Corre nelle vene piano piano e senza farsi sentire risale le profondità dell’animo in una notte carica di tristezza. Paese vuoto che tu sei In questo inferno Di voci bruciate Il solo vento scorre Tra i pensieri Di una città Che sonno non ha neppure più; i colori sbiaditi sui muri di strade morte mostrano le crepe di un silenzio che inizia col penetrare negli interstizi della pelle ormai sfibrata di una città di periferia. Le canzoni che amavi Sono state soffocate Da quel diluvio caduto E cancellate le parole Da un feroce silenzio Che ne ha tracciato sopra una linea Per non far sentire Le voci di un paese Che un futuro aveva E che ora può solo guardare dalla finestra.
Tu che il silenzio in me allontani Sei la perla della vita Che le montagne scala E ostacoli non conosce. I grilli Con le cicale Sono le uniche voci Di una vita tormentata dal vento Che ne scalfisce il perimetro La pelle di un paese in declino Un nome del passato Che mura non ha più. |
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IL PENSIERO....
E’ il senso del desiderio
ad avvolgere
questa notte di quiete,
amore mio che dormi,
quando saettano in alto
caccia e bombardieri,
è il senso del desiderio
a coprire
definitivamente l’incubo
per questo riposo accanto
e le nostre cellule si parlano
senza fare rumore,
è il senso del desiderio
a ricordare
le parole nascoste
tra i gelsomini felici
del nostro presente
davanti ai simboli lunari,
la nostra terra dei sogni
intravede se stessa,
sullo specchio di guerra,
ed è cambiata,
per sempre.
IL PENSIERO ULTIMO....
Trascorrono ormai ore in questo tempo…
Sono quasi le due di una domenica grigia mentre il mio tempo si consuma nei movimenti
Seduto consumo il mio pasto caldo
l’odore mi riporta al ricordo di una famiglia seduta al propio posto
Sul vetro si posano lacrime di una pioggia sporca..
cadonono come ricordi
spolverando il mio passato
Una pioggia che mi fa ritornare alla mia dolce adolescenza
quando,piccolo e vivace riamanevo ore sedute davanati ad una finestra fantasticando sul mio tempo..
ed una madre preoccupata dall’altra stanza gridava un maggior impegno per il mio futuro
Come volano questi ricordi come farfalle…
Mi ritrovo sempre per ricordare i momenti più belli e meno…
come l’amore non ritrovato,perso e malmenato
fermo li si accende nel tempo…
Il giorno è finito..il giorno è finito..la pioggia cade sull’asfalto
fabbriche che lavorano a ciclo continuo arrichendo falsi sorrisi
ed io…mi concedo l’ultimo pensiero
PERCHE' LA VITA E' BELLA E UNICA..
Nella spirale dell’indifferenza
a denti stretti plasmi parole, e
la notte dipani nuvole di sogni
per adagiarvi morenti illusioni
crocifisse ai remi
del quotidiano andare.
Poeta, troppo spesso la tua gioia
è fatta solamente di parole:
germogli nutriti di dolore.
Vesti abiti di solitudine,
nascondi le tue delusioni
dietro maschere di cortesia,
mentre chiuse nel bozzolo del silenzio
indelebili
le tue speranze
attendono ancora il sorgere
d’impossibili aurore:
sempre spente
dal cader dello sguardo nel riflesso
inesorabile dello specchio.
Sulle labbra costantemente preme
insoluta la domanda:
Quale la mia sorte?
Il senso vero di me?
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