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Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 18 Gennaio 2005 da musaforever


Il nostro eroe è raggiante. Pregusta la faccia di merda di
quei colleghi che lo hanno sempre considerato il “signor
nessuno”.

Tuttavia… nonostante l’euforia ipnotica che lo pervade, un
pensiero dell’ultima ora lo turba: qualcuno potrebbe
appropriarsi del suo scritto o di qualche parte di esso. Per
esempio quel tratto ove è descritto l’incontro…

Ma no… niente problema… c’è la SIAE!

- Pronto, SIAE? Sono uno scrittore esordiente che sta per
pubblicare il suo primo romanzo. Come posso essere garantito
per la mia opera letteraria nei confronti dello stesso editore
e di eventuali pirata?-



Ancora 200 euro e ogni timore è dissolto: il timbro a secco
della Siae sarà impresso nel frontespizio…Sembra che il mondo
sia lì, con il fiato sospeso, ad attendere l’evento.

Anche i familiari non vedono l’ora che avvenga questa
“uscita”, perché l’insofferenza e l’attesa spasmodica stanno
rendendo il Nostro irascibile e intollerante.

E lasciamolo lì a fantasticare.



Per rendervi conto del fenomeno vado a spulciare nell’archivio
della mia casa editrice per sciorinarvi un piccolo estratto
delle migliaia di lettere arrivate per posta o per e-mail.
Estrapolo tra le ultime:



Ecco l’atto uficiale col quale ti nomino :

oggi, 12.12.2003 dichiaro di aver ceduto il 50% dei diritti
d’autore sulle opere consegnate a Felice Scipioni editore, in
cambio della somma anticipata a me medesimo di euro 3.000 da
accreditarsi con bonifico on line intestato a (segue nome e
cognome ) e pagabile presso qualunque ufficio postale.

Tutto il materiale verrà da me spedito in cd a mezzo posta
assicurata al destinatario entro il 31.12.2003.

E che Dio ci aiuti, ormai sei proprietario di me stesso,
trattami bene, ora ci attende una festa solenne il prima
possibile.

La firma che suggella l’e-mail è di persona a me sconosciuta e
che qualche tempo prima mi aveva chiesto telefonicamente di
poter spedire in visione alcuni suoi testi.



17 dicembre 2003, per e-mail:

Sono una donna di 33 anni, mi chiamo Antonietta….indovinate un
po’? Ho appena scritto un libro! È nato come un miracolo
questo mio piccolo Tesoro, il mio primo libro. …Spero
vivamente di ricevere una risposta positiva al più presto,
perché io fremo.

P.S. Credo che il mio libro meriti di uscire in tutta Italia,
quindi preferirei che mi informaste sulla vostra estensione.
Grazie. Antonietta



Nello stesso giorno, sempre per e-mail:

Cari Scipioni, vi scrivo nella speranza- certezza di trovare
delle persone disponibili, non i soliti direttori editoriali
dagli occhi di ghiaccio e dal grilletto facile. I miei
matematici sforzi di trasformarmi da un idiota che imbratta
dei fogli a uno scrittore forse stanno dando qualche
risultato. Qualche tempo fa ho partecipato a un concorso per
giovani presunti e presuntuosi letterati, così per provare,
l’importante è partecipare, si dice così. La giuria dei folli
però non lo sapeva, che io avevo partecipato così, solo per il
gusto di provare, che l’importante è partecipare, si vede che
non lo sapeva e ha decretato:

il racconto vincitore ha convinto le giurie….

Io sono rimasto davvero sorpreso quando ho sentito sulfureo,
quando ho sentito una professoressa, alla premiazione, venire
lì a dirmi sottovoce che quelli della giuria critica hanno
votato praticamente all’unanimità per il mio racconto, erano
tutti estasiati dalle mie soprannaturali capacità, dal
direttore di collane e braccialetti dell’Einaudi, al direttore
del Giornale, tutti che dicevano “altro che un gradino, questo
qui è un pianerottolo sopra gli altri”, ma davvero?, gli ho
chiesto io alla professoressa e lei sì, sì davvero.

Adesso ho per le mani un romanzo, che ho scritto prima del
racconto. Posso spedirlo a voi, il romanzo? Saluti. Pietro

Vi garantisco che anche in questo ultimo caso (clinico) non ho
aggiunto nè tolto una sola virgola.

Chi dice che fare l’editore non è divertente?

Oltre cinquecento lettere di questa fatta, pervenute nell’arco
di un anno, sono a disposizione (privacy permettendo) degli
increduli e dei curiosi.

E ringraziamo il cielo di essere piccoli! Vi lascio immaginare
quello che accade nelle redazioni delle grandi case editrici.

Ad una Signora che si lamentava di non riuscire a trovare un
editore per dare corpo alle sovrabbondanze del cuore in piena,
Indro Montanelli rispose: “Troppi ‘cuori’ hanno preso ‘forma
cartacea’: sarebbe stato meglio, invece, se fossero rimasti
nei petti” (Corriere della Sera, 20/07/200).



Mi si dirà: ma che male fanno questi esseri bisognosi di
lasciare, per i vivi e per i morti, una traccia del loro
percorso sulla terra? È umano e comprensibile che molti di
noi, all’approssimarsi dell’ora fatale, ripetano il grido
oraziano “non omnis moriar!”. Non si possono sdradicare i
sogni dalle coscienze. Sì, è vero! Infatti non chiedo un
patibolo per i 170.700 scrittori ufficiali italiani ( cfr.
Banca dati Alice del 12 dicembre 2003), anche se a questa
cifra si debbono aggiungere altri 200.000 “clandestini” e più
di 500.000 scrittori “in pectore” , cioè quelli che sono alla
ricerca di un editore o che si apprestano a dare alle stampe
in proprio i palpiti di un cuore trafitto, abbandonato in un
cassetto.

Però…Dio ce ne scampi e liberi dalle persone che hanno scritto
più di quanto hanno letto! Quasi un milione di scrittori a
fronte di qualche centinaio di migliaia di lettori “forti”!

Questa falange tumultuosa costituisce in molti casi una vera
“piaga sociale”. Per varie ragioni:

- Chi scrive molto (e legge poco) soffre sovente di una sorta
di megalomania che occulta ai suoi occhi il valore delle opere
prodotte dai “concorrenti” (si chiamino pure Proust o Calvino,
poco conta), e così facendo non si può certo dire che offra un
buon servigio al mondo della cultura. La pletora dei prodotti
cartacei, offerti gratuitamente, contribuisce a svilire la
merce libro.

- Non pochi scrittori sono egocentrici ed hanno la tendenza a
non leggere gli altri scrittori. A loro basta tenerli
d’occhio, sorvegliarli. Più libri scrivono, più montano in
superbia, peccato capitale e antisociale.

- La mediocrità degli scritti che giungono alle varie case
editrici non funge da deterrente alla pubblicazione degli
stessi, in quanto quasi tutti gli editori vivono pubblicando a
pagamento proprio questo tipo di libri che nuoce al mercato
librario (si ricordi che un libro su due è destinato al
macero) e all’immagine dell’editoria in generale.

Per tanti velleitari esordienti di nessun valore, quanti veri
scrittori si celano nel silenzio della loro modestia e
consapevolezza, che li spinge a non esporsi? Quello che manca
alla maggior parte degli scrittori in erba è proprio la
modestia, il saper accettare i propri limiti, la volontà di
migliorare.

I grandi scrittori ci hanno insegnato che nulla è tanto
misterioso quanto l’atto della creazione artistica, e come a
volte siano necessari mesi, anni addirittura, di meditazione e
autocritica, per giungere alla stesura definitiva di un lavoro
degno di considerazione. Pensate ai Promessi Sposi: quaranta
anni di incubazione e riletture assidue.

Come rispondere quindi a quello scrittore esordiente che in
un’altra mail affermava di aver scritto “dodici romanzi, un
centinaio di racconti e circa mille poesie”? Forse
ricordandogli la produzione di un Ippolito Nievo o di un Italo
Svevo, tanto esigua al suo confronto?



Un altro drappello, neanche tanto sparuto, sceglie di fare lo
scrittore per guadagnare soldi. Guardatevi da costoro. Sono i
più pericolosi. Ad essi rivolgerò le parole di un genio,
Miguel de Cervantes:

“Una delle maggiori tentazioni del demonio consiste nel
convincere un uomo a scrivere e far stampare un libro con
l’intento di ottenere denaro”.

Altro che ricchezza e fama! Di sicuro, tanta “fame”.
BBBEESOS

Commenti al Post:
Lo_stupore_infantile
Lo_stupore_infantile il 13/02/05 alle 00:35 via WEB
Brava Musetta, hai scritto un bell'articolo. E' nota la scarsa propensione degli italiani alla lettura, ma non sapevo che fosse tanto numerosa la schiera dei dilettanti della penna. Io credo di appartenere alla schiera dei modesti, perché ho riscritto una trama cinque volte in tre anni e mezzo e non riesco mai a inventarne una definitiva e convincente( per me). Probabilmente, anzi sicuramente, non pubblicherò niente ed eviterò le pernacchie di quei due editori che mi hanno fatto ponti d'oro. La Siae mi ha già contattato un anno fa, ma ho risposto picche. Forse qualche mia cliente, chissà, potrebbe richiedermi il manoscritto prima che tiri le cuoia.
 
 
musaforever
musaforever il 15/02/05 alle 14:13 via WEB
ma sti clienti..ste collaboratrici...ste muse....ma che ti vogliono far tirare le cuoia a tutti costi?vedi caro stupore, quasi quasi nn ti risponderei nemmeno e neppure ti darei i nuovi moduli e iter siae se nn fossi cosi angelica e di buon cuore!.il cervantes hai visto che disse ..caro umby il miguel la sapeva lunga,lo spirito satirico, la cultura umanistica, il variatissimo ingegno l'esperienza umana .. morale in fondo davanti ad un sancho panza si trasforma in linguaggio colorito , pensa te lottare con l'ispirazione ogni volta che finisce il caffe' o arriva l'ora del the'..che nobilta caro umby vero , ma la nobilta'e' quasi eroismo se la guardiamo con gli occhi di vuole scrivere, mi si scioglie lo zucchero nel caffe' augurandomi che in quella frazione di scioglimento di ritrovare la mia grossolanita', la rozzezza ,la buffona saccente l'esperta terrena,affinche' la carta nn rimanga bianca potrei piegare la tazza e imbrattare tutto di the , cosi'...x fare ..tanto per nn lasciare bianco su bianco! libra umby libra...il cervantes ispiro' strauss ed io musa nn posso ispirare un'illusione? mi stia come desidera stupore!
 
   
Lo_stupore_infantile
Lo_stupore_infantile il 16/02/05 alle 00:07 via WEB
Non sarà necessario librarsi o ispirarsi a Cervantes. Ogni volta che la fantasia si appannerà, mi basterà pensare a una creatura in conflitto tra realtà e finzione, sospesa fra cielo e terra, incerta tra i due generi del creato. La creatura più ermetica e più irreale che abbia conosciuto in quattro anni di inutile chat. Fragile e forte, sbadata e introspettiva, bara e leale, seduttiva e scostante, impertinente e accattivante, esagerata e schiva, gigiona e seriosa, saggia e sbarazzina, come tutte le donne di ogni età e di ogni Paese, ma come nessun'altra interprete di sé stessa e dello smarrimento altrui. Una sorpresa continua degna di miglior causa e di più degni spettatori. Ti aspettano tempi migliori, Pandi. Grazie di tutto e scusami per tutto. Umberto T.
 
carol042004
carol042004 il 15/02/05 alle 13:24 via WEB
Ciao cara, tutto a posto?Ti stai dedicando solo al Blog? Un abbraccio,Clo
 
 
musaforever
musaforever il 15/02/05 alle 14:21 via WEB
cara clo, mi dedico poco a tutto, questo e' il problema,qui ci sono schegge di quel nulla famoso e ricosciuto ovunque come il volo indisciplinato x niente autocritico , quasi peggio delle autocensure che ringraziando il cielo nn metto x istinto...bello il blog vero? bello ....terapeutico ma solo se disordinato e introspettivo, senno' diventerebbe l'ennesimo bigmamino per il caminetto.. ciao carol a presto rivederti...
 
DragoZort
DragoZort il 15/02/05 alle 14:40 via WEB
Non lo so , i caratteri sono troppo piccoli e mi perdo in questo mare aereo mentre la liana attaccata si infiamma ad ogni repentino cambio d'umore del fulmineo spinello che avrei voglia di fumarmi. mi manca il mistero di averti di fronte
 
 
musaforever
musaforever il 17/02/05 alle 23:59 via WEB
caro drago se rimetto gli occhi nel tuo art attack che ho ancora nel cervellino ti manderei un'intero diario ..ma stanotte nn e' la notte giusta , nemmeno i numeri sono giusti ..li ho composti e ne ho fatto melodia ..mentore o dragone ..malefico serfista sempre sulla cresta dell'onda ...e' tardi o e' troppo presto, musica e costole vecchie di libri ancor + vecchi... forse e' presto nn bruciare tutto con la tua lingua di fuoco drago!
 
Lo_stupore_infantile
Lo_stupore_infantile il 17/02/05 alle 16:11 via WEB
Chi è convinto di essere una nullità se ne fregherà anche di essere un “signor nessuno” e non nuocerà nessuno. Chi è convinto di essere un genio, sgomiterà tutta la vita per diventare il signor “Lei-non-sa-chi-sono-io” e se non ci riuscirà, farà sempre qualche fesseria o procurerà qualche danno, al suo prossimo o a sé stesso. Auguri di prolifica letteratura da nonno Umberto. Ci rivedremo all’inferno. Stammi bene nel frattempo.
 
 
musaforever
musaforever il 17/02/05 alle 23:52 via WEB
chi nulla crea tutto distrugge! che kakkiata e' umby?eppure caro nonnino mio si puo' dgt kakkiate senza vergognarsi,sono fiera di tutti i colori di cui mi imbratto firmandoli personalmente, fiera di umori temporali della durata misera di pochi secondi e poi cambiare pagina, leggi leggi ma nn comprendi , ti scusi , scappi ..corri a prenmde i fiammiferi x l'hard disk e poi perseveri, x 1 volta cerca di nn essere te stesso forse ti libererai di tutti i nodi che hai nell'anima, scrivi cio che pensi , scrivi cio che nn metti in riga ...e' meraviglioso credimi, io sono qui x questo x liberarti dagli urli dentro!
 
Lo_stupore_infantile
Lo_stupore_infantile il 18/02/05 alle 01:06 via WEB
Forse non hai capito tu, una volta tanto. Non era diretto a te il commento, ma ai palloni gonfiati su cui ti sei soffermata impietosamente. Io esco a testa bassa da tutti i forum e da tutte le rubriche (anche di altri portali) perché sono stanco. Stanco di leggere stronzate e stanco di scriverne - qualche volta - anch'io. Io non nutro mostri e la tua disinvoltura ad attribuirmili mi rattrista. Ho reagito in modo scomposto alle tue gioiose recenti esternazioni e mi sono sentito ridicolo e fuori posto. Il tuo amico Cobretto non è stato al gioco, quando ho cercato di saperne di più sul vostro conto e mi ha trattato come un minus habens e uno psicotico col tuo gaio supporto. Questi giochini non divertono un uomo di una certa età che, oltretutto, non 'tiene' interessi e non coltiva simpatie nel molto virtuale. Quattro anni fa sono cascato nella trappola dei msg in rete. E' stata una piccola droga quotidiana che aveva il solo pregio di mettermi in contatto con persone anche di notevole spessore culturale, uomini e donne che nella vita reale non si sarebbero sognati neppure di salutarmi per strada. Ma la strada dell'anonimato conduce allo specchio di Oscar Wilde e io non riuscivo più a guardare la sgradevole caricatura di me stesso attraverso i sapidi commenti degli ospiti di forum, chat et varia. Internet come gioco è il passatempo più diabolico che mente umana (?) abbia potuto partorire. Se seguissi te o altri su questo percorso, certamente mi ritroverei all'inferno con voi. Sono sempre i piccoli infortuni che avvelenano la vita. Dalle disgrazie vere e reali ci si può difendere perché sono visibili, sono umane, sono vere, sono provvidenziali. Dalle illusioni di carne, no. Se non ti è piaciuto il mio post pubblico di scuse, forse nascondi qualche scheletro nell'armadio. Stammi bene. Io ora sto molto meglio, perché ho superato tutte le crisi di astinenza e mi sento sereno e snza mostri indotti. Umberto T
 
DragoZort
DragoZort il 18/02/05 alle 07:21 via WEB
grazie musa sei bella e tosta, quanto al nonno penso che le palle gonfiate ce le abbia lui
 
LEONE_MAGNO
LEONE_MAGNO il 29/06/05 alle 00:56 via WEB
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INFO


Un blog di: musaforever
Data di creazione: 15/12/2004
 

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