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Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 19 Dicembre 2004 da musaforever



Commenti al Post:
musaforever
musaforever il 20/12/04 alle 20:49 via WEB
Beatrice, la donna cantata da Dante nella "Vita Nova" e Celebrata poi nella "Divina Commedia", testimonia l'evoluzione spirituale, morale ed artistica, dell'Alighieri, che fu l'ultima grande voce del medioevo cristiano: un'epoca in cui l'animo umano era proteso verso la conquista della beatitudine celeste e si sforzava di essere il più distaccato possibile dagli interessi prettamente terreni e, in primo luogo, dai piaceri mondani. La poesia era allora intesa come un momento di esaltazione delle virtù e come un mezzo di purificazione spirituale ed educazione morale. Beatrice fu concepita da Dante in questo clima e, come tutte le donne dello stilnovo, rappresentò grazia, candore, onestà, umiltà: tutte virtù che incutono soggezione all'uomo, gli fanno abbassare lo sguardo, lo rendono beato d'un semplice sorriso, d'uno sguardo affettuoso. Poi le vicende della vita ampliarono enormemente gli interessi della mente e del cuore di Dante e Beatrice divenne il simbolo della Teologia e della Fede, colei che sola può svelare a Dante ed all'umanità tutta il mistero di Dio. Forse dal punto di vista poetico questa seconda Beatrice è più fredda della prima, più lontana dalla comune sensibilità dei mortali, ma dobbiamo riconoscere che anche la prima non fu che un'idea di perfezione morale, anche se più vicina ai palpiti della terra. Tutt'altra creatura la Laura petrarchesca, che rappresenta il declino delle certezze religiose del medioevo, la crisi di una umanità troppo a lungo repressa nei suoi slanci creativi ed ansiosa di rivendicare un proprio ruolo attivo nella storia. La nuova concezione della vita, che metterà al centro d'ogni interesse culturale l'uomo e i suoi più urgenti problemi esistenziali, non è ancora chiaramente delineata e in grado di dare nuove certezze in luogo di quelle medievali che volgono al tramonto, ma è già nell'aria e fa già sentire i suoi primi effetti almeno sulle coscienze più sensibili, come fu appunto quella del Petrarca. Laura nasce dunque in un momento di ansiosa ricerca di nuove verità, in un momento storico ricco di fermenti culturali, ma anche di angosce, di timori, di scrupoli : si è stanchi del vecchio e non si è ancora creato il nuovo e si vive fra mille incertezze. E Laura rappresenta, nella vita spirituale del suo Poeta, tutto questo: il Cielo e la Terra che non riescono a fondersi in una sintesi, restano distaccati e fanno oscillare la coscienza ora in un verso ora in un altro. Laura, insomma, è il simbolo di un dissidio interiore, di un animo tormentato che anela alla pace ma che non la trova: essa rappresenta la varietà degli umori e delle situazioni psicologiche del suo cantore, il quale ora rimano rapito dinanzi ai luoghi "ove le belle membra / pese colei che sola a me par donna ("Chiare, fresche, e dolci acque"), ora afferma che "uno spirto celeste, un vivo sole / fu quel ch' i' vidi ("Erano i capei d'oro a l'aura sparei") ed ora confessa d'essere stato "sommesso al dispietato giogo / che sopra i più soggetti è più feroce" per cui sente di dover chiedere misericordia al Signore per il suo "non degno affanno" ("Padre del ciel, dopo i perduti giorni").
 
anonimo1original
anonimo1original il 21/12/04 alle 13:05 via WEB
Musaaaaaaaa.............ma non ti pare di esagerare? Maremma rintronata a sassate, anche un bignamino di Dante ti metti a fare? Io di Dante conosco solo un aneddoto apocrifo e non serio.Un bel giorno Dante era seduto sulla spalletta del Ponte Vecchio e stava scrivendo qualcosa,un passante lo riconobbe e con fare faceto,vedendolo cosi' assorto e concentrato,gli chiese come sono usi fare i bischeri dei fiorentini:" Sommo poeta ,te che sai tutto dimmi come è meglio cuocere un uovo?".Dante non alzo' nemmeno lo sguardo tanto era concentrato in cio' che stava scrivendo.L'uomo divertito e soddisfatto della non risposta ,dopo aver atteso un po' si allontano' canticchiando. Passo' un anno e lo stesso passante riincontro' Dante seduto sulla spalletta del ponte che stava leggendo ,gli si avvicino' e stava per rivolgergli la stessa domanda quando Dante lo prevenne dicendogli:"In un tegamino,fritto con olio e sale" Non ti so dire la morale e se c'è...ma era carina no? Musaaaaaaaa....maremma rimbaccellita..ma un vai a vivere?Molla i libri,molla tutto e trovati un Groofy di razza e andate a cerca' ghiande! Hai visto che sole? E' un po' freddino ma ci si scalda col calore umano! Gnamo va...vado a farmi del male al fegato e allo stomaco,arterie annesse. MUsaaaaaaaaa...sursum corda (con vino bono) Cobretten
 
 
musaforever
musaforever il 21/12/04 alle 19:57 via WEB
dopo 5 minuti dal bignamino vissi..da 5 minuti tornai....o grullottino, che piacere averti nell'entrone del mio castello fatto di bit, cos'e' vivere? forse e' morire? aaahh! se pensi che con te mi perdero' in aforismi e poemi scordatelo!quelli li lascio all'intervallo da studiolo!mi son fatta un po' bighelloncella sara' il natale alle porte, sara' sto diaccio da rimanecci stecchiti, sara' quel che sara'..e' 2 o 3 giorni che bighelloneggio con aria assorta, quasi estasiata, non faccio una brilliant da mane a sera..che meraviglia! meno male che ste comunity si son messe in stand by..senno' mi toccava tira' di parabolate e filosofeggio..e invece solfeggio il giusto, leggicchìo, vo' in giro ..quando la luna e' piena, strulleggio nenche l' aperitivo stasera, ci siamo un po' chiuse nei meandri castellari, tirando le fila dei nostri impeti,delle nostre energie residue arrivando alla triste conclusione-un si pole prende l'aereo, e nemmeno il treno..percio' si va' da poche parti- ma una delle strulle ha avuto un'idea geniale..s'andra' in macchina,e chi guida? io mi sono proposta diligentemente beccandomi una bella sganasciata in faccia( l'ultima volta per andare a trovare degli amici vicino roma, imbroccai tutte le strade all'infuori di quella giusta, andavo come una scheggia verso la basilicata, ma che so' strulla? e tutte in coro..sssssssssi!) o che si fa' fuffy..dimmi te..o che si fa? ogni tanto mi entri in casina..ci si racconta le solite 2 cakkiate ti offro il caffe' o il the'..ti immagino tutto rinfreddolito ..con una vestaglina demode', i calzini strappati,con la sigaretta penzoloni dal labbro leporino tutto verde dai riverberi epidermici,il panino col presciutto appoggiato nella gobba e il fiaschetto intra ginocchi, mi fai stianta'..che vita fai lillo, quasi quasi ti invidio mi!trikke' trakke' con i tastini, il prontuario farmaciaio..e l'alambicco fumante da alchimie improbabili,che quadretto eehhh?oohh fuffy maremma zucchina, mi sono dimenticata il gatto fuor di finestre , porca la miseria fammelo tira' dentro un vorrei che me lo ritrovo stecchito...
 
anonimo1original
anonimo1original il 22/12/04 alle 18:29 via WEB
Musaaaaaaaaaaaaa........ maremma diavolona..........c'hanno segatotutto,anche la cahtte su virgilio.Un si pole mica fa cosi'....Oggi so stato in chatte anche io ma la chatte un mi diverte...è troppo veloce.E ci si perde.Che nikke usi in chatte? Io anonimo1original tanto pe' cambia'!!! Ma si pole? O gnamo va a vede' se ci sei! Cobretten
 
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