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« LA LOTTA TRA IL BENE ED ...LE PAROLE UMANE QUANDO ... »

IL PADRE NON CI DONA COSE MA SE STESSO NEL SUO AMORE VERSO IL FIGLIO CHE LO CORRISPONDE NELLO SPIRITO SANTO

Post n°831 pubblicato il 08 Ottobre 2014 da sebregon

XXVII SETTIMANA DEL T.O. - GIOVEDÌ
 

 




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 Lc 11, 5-13


 
In quel tempo, Gesù disse ai discepoli: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

 


Mentre si leggono queste parole di Gesù si rivà con il pensiero a tutte le volte che si è chiesto qualcosa a Dio e ne siamo usciti con l’impressione di non avere ottenuto niente. Nello stesso tempo però queste parole non si rivolgono solo al nostro esserci sentiti esauditi o meno ma vanno dritti dritti a chiederci che tipo di richieste abbiamo fatto al Signore e con quale intensità.


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E’ vero possiamo chiedere tutto al Signore e Lui ci stimola a farlo ma, c’è un “ma” e riguarda ciò che come figli di Dio è bene chiedere al Padre celeste ed anche con quale motivazione. Infatti non mi sembra dignitoso che un essere umano si comporti come un bambino capriccioso chiedendo ad ogni piè sospinto favori e miracoli come se il Padre celeste fosse una lampada di Aladino con il genietto pronto ad esaudire qualsiasi richiesta.


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E mi viene dunque da pensare che tra noi ed il Padre esiste come uno spazio interiore in cui Egli ci aiuta a capire come e cosa chiedergli. Tornando poi all'esempio di Gesù vediamo che ci dice altre due cose oltre al suggerimento di chiedere con insistenza e cioè ci viene suggerito di chiedere qualcosa sempre partendo da una necessità di vita ed  a beneficio di terzi.


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Ora però dobbiamo spostarci sulla considerazione d’apertura di questo commento e porci ancora la domanda: Che dire delle richieste di tutti quei malati che pregano per la loro guarigione? Richieste che sono continue e soprattutto, se si guarda al loro numero quasi infinito, totalmente inevase? Vuol dire allora che le parole di Gesù non corrispondono al vero?  Impossibile ed allora dobbiamo calarci meglio nella comprensione del testo e così ci accorgiamo che Gesù alla fine del brano non ci dice che tutte le richieste saranno esaudite ma che se la nostra richiesta è costante e fiduciosa otterrà dal Padre celeste d’essere  sempre ascoltata sia quando è evasa con un aiuto concreto  sia quando sembra non succedere niente perché in tutti e due i casi egli ci dona lo Spirito Santo.


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Il Padre ci dà molto di più di ciò che noi chiediamo perché ci dà se stesso mentre ama il suo Figlio Gesù e dunque, trascinandoci in questa circolarità d’amore, ci fa rivedere la nostra richiesta sotto una angolazione diversa  collocandola in un suo disegno, per noi non immediatamente percepibile, ma di sicuro grande e luminoso.


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Rimane comunque per noi confortante sapere che non siamo soli ed abbandonati a noi stessi ma che abbiamo  a disposizione un canale sempre aperto ed accogliente sul Padre  e che non dobbiamo pagare come invece avviene per i nostri qui sulla terra. Un canale che più è transitato dal nostro cuore più implementa una banda che da ristretta diventa sempre più larga ed allora che vogliamo di più?


La nostra vita e la Parola


Spirito Santo, che ci vieni donato sempre dal Padre, fa che le nostre richieste siano sempre accompagnate dal volere un incremento della Tua presenza in noi anche se nello stesso tempo chiediamo qualcosa per noi e per i nostri fratelli.

 

Michele Sebregondio

 

 
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