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« AMARE SECONDO GESU'SOLO AMANDO SI SUPERANO ... »

CHE COSA SAREMMO NOI SE AL POSTO DEL NOSTRO CUORE AVESSIMO IL CUORE DI GESU'?

Post n°306 pubblicato il 10 Giugno 2010 da sebregon

VENERDI' DELLA 
TERZA SETTIMANA DOPO PENTECOSTE

SACRATISSIMO CUORE DI GESU'

 


 

 

Lc 15, 3-7

In quel tempo, Gesù disse ai farisei e agli scribi questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cer­ca di quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta". Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione».
 

Non a caso l’amore noi umani lo leghiamo all’organo del cuore. Il cuore infatti quando funziona bene, quando cioè non è stressato dalle contrazioni delle  rabbia o dell’odio porta, attraverso il suo regolare ritmo di contrazioni, il sangue arterioso, e cioè purificato a tutto il nostro corpo.

Quando abbiamo una bella vita emotiva il cuore è per eccellenza il simbolo dell’amore. Una vita emotiva sana è una vita aperta alle più raffinate sensazioni come a quelle di una vita semplice ma vera. 

La rabbia e l’odio portano contrazioni nell’apparato circolatorio provocando un ritardo nella purificazione del sangue e alla lunga delle malattie non ultime quelle legate agli infarti.

Ora immaginiamo come doveva essere il cuore di Gesù. Sicuramente un bel cuore e non solo perché quello di un uomo in una giovinezza matura, e quindi forte, ma anche sensibilissimo al contesto, pieno d’amore che trasuda da ogni sua parola e poi  'crucis in fundo' un cuore squarciato per la sua inflessibile volontà di ricuperare le pecore  ‘disperse nei giorni nuvolosi e di caligine’ (Ez 34, 11-16).

Noi non conosciamo qui sulla terra qualcosa di simile. Sì, conosciamo chi in un momento di passione e verità cerca di salvare qualcun altro rimettendoci magari la pelle o anche conosciamo l’amore delle madri per i loro figli, ma appena ci spostiamo di qualche passo dall’ordine immediato degli affetti questo amore si disperde rifugiandosi magari nelle pieghe di uno spiritualismo lontano dalla carne o nelle composizioni alfabetiche che non costano niente.

L'amore come lo vive e ce lo propone Gesù su di oi ha una forte attrazione  ma nello stesso tempo come recettori di questo suo amore gratuito ci poniamo il problema di come seguirlo in questa sua modalità di vita che semplice non è, anzi difficile soprattutto quando vogliamo odiare di cuore il fratello che abbiamo trasformato in nemico perché ci ha fatto del male.

La contemplazione di quel cuore che non avendo più sangue fa uscire anche l’acqua come segno di un amore perfettamente compiuto forse ci può aiutare a spostare la follia del nostro cuore offeso alla sua follia d’amore. Perché ha voluto amarci tanto? Perché non lasciarci alla deriva di una vita che vogliamo così come ci viene dai nostri più o meno limitati orizzonti? Eppure chi si è sentito preso per i capelli e tirato su mentre affogava in un mare di male ci può dare testimonianza che la vita assieme a Gesù fa la vera differenza.

Come quando, e mi scuso per il paragone, mettiamo a confronto un prodotto di marca fatto secondo tutte le indicazioni di chi l’aveva progettato ed amato con quello di una sottomarca fatto con materiali scadenti. O forse con un paragone più bello quando mettiamo a confronto contesti in cui scorre il sano sangue dell’amore di fronte ad uno dove invece scorre la linfa dell’odio.

Con Gesù è tutta un’altra sinfonia. C’è la purificazione, l’essere perdonati, l’essere riammessi in un contesto di fratelli,  l’essere inseriti in corpo quello della Chiesa che si estende dal cielo alla terra. Insomma è un’altra cosa e quindi l’invito è: perché non provare a dirgli di sì, ad avvicinarsi alla sua parola, a quelli che parlano di lui senza pretendere che siano come Gesù Cristo e quindi perfetti?

 

La nostra vita e la Parola

 

Spirito del Signore, sei tu che ci hai fatto capire quanto era immenso l’amore di Gesù per noi. Allora ti preghiamo perché in questi tempi bui Tu faccia discendere ancora più fortemente il tuo Spirito su questa terra per un nuovo inizio, un nuovo mondo dove le guerre e le disgrazie che in questo momento stanno imperversando sulla terra diventino per noi solo un ricordo.

GABRIELE PATMOS

 
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