DAVANTI ALLA PAROLA

XXXIII SETTIMANA DEL T.O.  – VENERDÌ 19 NOVEMBRE

Lc 19, 45-48

In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo. 

Il furore di Gesù che caccia i mercanti dal tempio completa la nostra conoscenza di Lui. Un uso della rabbia per un azione che mette ordine, ristabilisce una giustizia, ridona l’anima ad  un luogo.

Il tempio torna ad essere luogo di preghiera. In un ambiente ostile in cui  i sommi sacerdoti e gli scribi attendono l’occasione  per incastrarlo, non ascoltano le sue parole. Temono la perdita del loro potere.

Ma c’è un popolo che lo ascolta in quella situazione. Un popolo che tende l’orecchio alle sue parole perche ha sete di Verità. 

E chi lo ascolta sono coloro che cercano oltre ogni convenienza del momento perchè sono lontani da ogni tornaconto di potere.

Ivan Valleverde