Si racconta che un Aquila reale sorvolasse le più alte vette del mondo, senza trovare mai luogo adatto al suo nidificare, ma in un giorno luminoso i suoi occhi acuti, furono incuriositi dalle ardite manovre di un Merluzzo che nuotava contro corrente in un mosso torrente.
L'Aquila era alquanto stanca del suo viandar senza trovar dimora, e decise che avrebbe planato a valle su quel prato per riposare il fiato, e per meglio osservare quel Merluzzo che nuotava controcorrente.
Non appena fu giunta a terra, l'Aquila si avvicinò al torrente e vide il Merluzzo affaticarsi inutilmente nel combattere la contraria corrente, e disse:
Merluzzo ma tu nuoti contro corrente, hai forse perso il contatto con la mente?
Il Merluzzo nell'ascoltar la voce, uscì per un attimo col capo dall'acqua e vide la nobile Aquila:
Signora dei cieli, io sono un Merluzzo e nuoto contro corrente perché voglio giungere in un luogo fatato, dove il creato il suo cuore ha depositato, solo lì riposerò il mio fiato, e lascierò quel che di più prezioso ho, le mie uova.
E tu mio caro Merluzzo faresti tanti sacrifici, solo per depositare le tue uova? Ascoltami segui la corrente così come fa tanta gente, e lasciati trascinare dalla forza del suo andare, deposita anche tu le uova nell'immensità del mare!
Il Merluzzo sorrise gentilmente alla signora dei cieli, e continuò a sfidare la forza della corrente contraria, ed accadde quello che erroneamente chiamiamo miracoli, ogni suo sforzo fu premiato dal suo continuo avanzare controcorrente.
L'Aquila decise che si sarebbe fermata ad osservare quello strano Merluzzo, e in breve tempo lo vide farsi sempre più vicino alla meta, e quando il Merluzzo ebbe risalito il torrente interamente, lo vide immergersi nelle chiare e cristalline acque di un laghetto di montagna.
L'Aquila era senza parole per l'emozione, quel posto dove era giunta nel seguire un Merluzzo, l'aveva catturata nell'anima, e come se avesse bevuto un filtro magico, se ne innamorò perdutamente.
Merluzzo ma che posto è questo?
Disse l'Aquila mentre i suoi occhi erano accesi da una luce intensa, che ne impreziosiva l'essenza.
Signora dei cieli, non saprei dirti so che gli uomini chiamano codesto luogo Abruzzo, ma tu lo sai io sono solo un Merluzzo.
E fu così che l'Aquila, nobile signora dei cieli trovò in quel luogo magico la sua dimora.
L'Abruzzo un luogo magico
Ci sono luoghi magici, dove eventi tragici, non fan tremar radici, che come forti nutrici, questi luoghi rendono unici.
Ci sono luoghi magici che dell'antico splendore sanno con onore riaccenderne il cuore;
Ci sono luoghi magici dove la sete si abbevera alla fonte della quiete dove la mente è sorgente, dove il cuore della gente non mente.
Prima di ogni “Presa” conoscerai l’”Attesa”, e l’inganno dell’”Arresa”.
La favola-terapia non ti insegna la via, ma racconta alla mente quel che il tuo cuore sente. La favola nell’apparir frivola nel tuo cuore semplicemente scivola. Lasciati prendere per mano, non andremo molto lontano, perchè è laddove poggi piede che risiede la tua prima FEDE.
La favola-terapia ridesta la tua anima mesta e ti toglie dalla testa la nebbia funesta che il vivere appesta, apri la finestra del cuore e fa scorrere la saggezza, la ragionevolezza, la consapevolezza, accedi ad una vita di pienezza. ASCOLTATI.
La mente è un alunna del vivere misero, l’Anima è maestra di vera “Vita”. E’ tempo di attingere dalla nostra saggezza innata e dimenticata, la fluida essenza che non ha ma smesso di fluire nella nostra anima, cerchiamoci ora.
La mia ultima opera si chiama “L’Angelo del Focolare”, così si appellavano le donne qualche tempo fa, vittime predestinate a una vita segnata da piatti e pannolini, prima incubatrici e poi nutrici, e mai prime attrici.
Oggi che la Donna è il perno attorno il quale gira la società, oggi che è attrice e forza motrice di questa rivoluzione spirituale, che vede il mondo al centro di un vento nuovo, può finalmente fregiarsi di questo titolo, che tempo addietro le fu concesso come uno sberleffo.
“L’Angelo del Focolare” è dedicato agli angeli di oggi, Donne altruiste, presenti socialmente, madri attente ma non claustrofobiche, portatrici di luce, saggezza, entusiasmo e vitalità.
Il libro, raccoglie 22 favole spirituali al femminile, interamente a colori e riccamente illustrato dalle opere della pastellista Laura Medei, con prefazione di Peppino Fieni.
Concepito come un moderno quaderno, con degli spazi per interagire con i propri pensieri, un libro che VUOLE essere usato, scritto, “spiringuacchiato”.
Nella prima pagina è riservato uno spazio per inserire il nome della persona a cui è destinato, un modo per rafforzare l’energia del messaggio che ogni favola porta nel cuore.
Parla il favolese, la mente che dell’anima ha visitato il paese, un libro per iniziare il viaggio più bello che c’è, quello dentro di se.
PREFAZIONE DI PEPPINO FIENILeggere per Sognare
Favole o parabole? Cleonice Parisi si è posta la domanda. Ce ne fossero! Ma la vita è una favola, lo è fin dall’infanzia. La leggerezza dell’essere si manifesta in Cleonice Parisi nella sua semplicità, nel tradurci parole come eternità, ego, tempo, amore, esistere, vedere, passione, relazioni, ecc. come solo le grandi filosofie hanno provato a fare, ma senza arrivare, qualche volta, ad essere chiare ed ascoltate. E il Pinocchio di Collodi non è ancora la nostra saggezza ritrovata?
Il coraggio, Io esisto, Apri gli occhi, Ascolta, non sono saggi consigli per la vita che, in qualche caso, si è troppo ispessita, perché la storia ritorna e storna la nostra infanzia, unica vera danza, che ci forma e informa insieme, mentre ci fa vedere il mistero della vita sempre da scoprire.
E’ qua che questo libro vuole essere e tessere un nuovo modo di parlare, di usare il linguaggio, per dirci cose che sono cose e sentimenti mai spenti.
E’ quello che fa Cleonice Parisi in questa sua fatica, dare una speranza che la danza continua per chi ancora ascolta.
Qui il nostro inconscio parla, come diceva Lacan perché è strutturato come il linguaggio. Fedro, la sua favola, “La volpe e l’uva”, Jung la sua anima. L’incipit di Alda Merini che si intravede, massime e metafore si alternano, mostrandoci che il nostro linguaggio e la realtà stridono quando si incontrano, proprio come l’essere donna ancora stride in un mondo che ride, ma non sa cambiare, perché la vita è femminile e la fantasia al potere è lei, la donna. Cleonice lo dice tra le righe, leggiamole e capiremo le favole di cui la vita è fatta, se lo vogliamo.
Insomma non è solo una rivoluzione del linguaggio e della realtà che a volte si maschera, ma è una rivoluzione vera e tavole e colori ci mostrano che la vita, se vogliamo, può essere colorata come la parola del narrare, come fece Miguel de Cervantes con il suo Don Chisciotte della Mancia.
La parola in rima ci indica più facilmente qual’è la nostra riva. Insomma un dipinto surreale, come quelli di Picasso.
Cleonice Parisi è una scoperta vera e propria nella letteratura italiana, non solo per il suo talento di artista ed imprenditrice di se stessa, ma anche perché si trova in lei, conoscendola meglio nel tempo, una vera fonte d'illuminazione, di capacità, di interessi, di risorse non comuni proprio a tutti.
Nasce a Napoli nel 1969, è segretaria dell'associazione Ars Scrivendi, oltre che membro della giuria appartenente al Concorso Letterario Surrentum e collabora con il portale Piuchepuoi, dove si occupa della rubrica "La piccola voce".
Esplorando il suo sito ufficiale (www.cleopa.it), ci si può immergere in un mondo molto sorprendente e davvero "magico", così inizio a porle una serie di domande che, certamente, stimoleranno la vostra curiosità di lettori delle nuove favole per adulti.
Ciao Cleonice. E' un piacere conoscerti attraverso la tua Arte. Come e da cosa nasce questo desiderio di esprimerti attraverso il settore letterario? -E' stata una pulsione spontanea, quando ho intrapreso il viaggio unico e irripetibile verso l'Anima.
Come e cosa ti ispira per scrivere e lasciarti guidare dal tuo talento artistico? -La Vita è un perché all'infinito, ed io sono un attenta ascoltatrice delle risposte del Cuore.
Ti definisci una 'favolista spirituale'. Qual'è il significato ed il ruolo preciso di questo tuo impegno? -Mi piace risponderti con le parole di Peppino Fieni (scrittore e letterato):"La * Favolista Spirituale * era finalmente tornata, da quel lontano tempo che si riavvicinava a noi e ci faceva sentire e gioire, perché ci faceva pensare e amare senza separare questo agire umano, fantastico, reale e spirituale, facendoci vedere la nostra anima nuda davanti e non più nascosta, a bella posta, per dirci un giorno: te lo avevo detto."
Tu sei un'artista poliedrica, riesci a districarti tra il ruolo di scrittrice e, allo stesso tempo, di giurata pronta ad esprimere un proprio parere sulle opere altrui. Quanto dell'artista che c'è in te emerge anche nel ruolo di chi deve giudicare le opere altrui? -Quello di "giudicare" non è un ruolo che vesto felicemente, le poesie così come la prosa, preferisco "ascoltarle" ed è al sentimento che poi scaturisce in me, che solitamente do un valore.
Tra le tue opere spicca, senza ombra di dubbio, il libro "La piccola voce" un viaggio, a quanto pare, molto spirituale. Di cosa parla e cosa vuole esprimere esattamente il tuo libro? -Sono brevi storie spirituali costruite attorno a proverbi e modi di dire più o meno famosi, tipo: "Chi nasce quadro non può morire tondo","Rosso di sera bel tempo si spera", "Carpe diem".
Ora, però, sta per uscire il tuo nuovissimo lavoro che s'intitola "L'angelo del focolare", un libro di certo successo. Di cosa tratta? -La mia ultima opera si chiama "L'Angelo del Focolare", così si appellavano le donne qualche tempo fa, vittime predestinate a una vita segnata da piatti e pannolini, prima incubatrici e poi nutrici, e mai prime attrici. Oggi che la donna è il perno attorno il quale gira la società, oggi che è attrice e locomotrice di questa rivoluzione spirituale, che vede il mondo al centro di un vento nuovo, può finalmente fregiarsi di questo titolo, che tempo addietro le fu concesso come uno sberleffo."L'Angelo del Focolare" è dedicato agli angeli di oggi, donne altruiste, presenti socialmente, madri attente ma non claustrofobiche, portatrici di luce, saggezza, entusiasmo e vitalità. Il libro, raccoglie 22 favole spirituali al femminile, interamente a colori e riccamente illustrato dalle opere della pastellista Laura Medei. Concepito come un moderno quaderno, con degli spazi per interagire con i propri pensieri, un libro che VUOLE essere usato, scritto, "spiringuacchiato". Nella prima pagina è riservato uno spazio per inserire il nome della persona a cui è destinato, un modo per rafforzare l'energia del messaggio che ogni favola porta nel cuore. Parla il favolese, la mente che dell'anima ha visitato il paese, un libro per iniziare il viaggio più bello che c'è, quello dentro di se.
Ho notato che sei una persona molto poliedrica, ti dividi tra più attività e ricopri diversi ruoli. Qual'è l'attività e il ruolo che rispecchiano di più la tua personalità? -Amo e faccio con amore tutto, ma nelle favole ho trovato una sorta di autocura, o (terapia per la vita).
Quando eri bambina quali favole leggevi e qual'era la tua preferita? -Le classiche favole, Cenerentola, Biancaneve, la Bella Addormentata nel Bosco, la mia preferita era Cenerentola, favole che oggi considero deleterie per le bambine, perché dipingono "attese" che la vita giustamente disattende, la donna moderna è un PILASTRO della società enon un semplice e "vezzoso" NASTRO.
Qual'è il tuo scrittore italiano preferito e quale quello straniero? -De Crescenzo e Bambaren.
Cosa ti piace fare, quando non scrivi? Come trascorri il tuo tempo libero? -Mi piace occuparmi della mia famiglia, del giardino, e dei miei animaletti, in effetti qualcosa mi è rimasta della sindrome di Cenerentola.
Un'ultima domanda: un sogno o un obiettivo che non hai ancora raggiunto e che vorresti realizzare o magari qualche progetto futuro. -Ho tanti sogni e tanti obiettivi, e il fatto di averli è per me un sogno realizzato.
Grazie per la disponibilità e un grande 'in bocca al lupo' per tutto!
Tiziana Iaccarino.
Tiziana Iaccarino
Tiziana Iaccarino nasce a Napoli il 7 Maggio 1976 e fin da bambina sembra portata per tutto ciò che di artistico scopre, dalle Arti Figurative a quelle Letterarie, per passare alle appartenenti allo spettacolo. Ama disegnare e scrivere, scoprendosi bimba prodigio, in tal senso: a dodici anni già realizzava Ritratti di Beethoven e Napoleone e l'idea di scrivere un Romanzo e di riuscire a pubblicarlo, nasce dagli anni della Scuola Media. Dopo i 20 anni, realizza le prime Raccolte di Poesie che, nel tempo, divengono definitivamente 5 : "A guardare il cielo", "Miraggi", "Il velier del voler", "Essenza" e "Un tempo lontano". Durante la realizzazione della Raccolta "Miraggi", scrive anche il suo primo Romanzo, "Un barlume di speranza", ispirato, come la detta Raccolta, alla suggestiva e spettacolare bellezza del deserto del Sahara.
La sua vita è sempre strettamente legata all'ambito artistico, su vari fronti: dai 18 anni inizia a frequentare un'Accademia d'Arte Drammatica e prende parte a diverse rappresentazioni che hanno luogo presso i più importanti Teatri di Napoli. Inoltre, ha sempre cercato di coniugare la propria passione per l'Arte Figurativa con quella per l'Arte Letteraria. Ama studiare, viaggiare e dare libero sfogo alla propria innata ed inesauribile creatività.
Post n°181 pubblicato il 12 Aprile 2009 da cleoniceparisi
Siamo BELLISSIMI, in questi giorni di lutto Nazionale o per meglio dire MONDIALE, l’Umanità’ intrisa nei cuori ha dato prova della sua FORZA SENZA CONFINI. Le CATASTROFI ci scuotono dalla nostra APATIA, siate meno APATICI e DISTACCATI nel quotidiano, la malattia che ci uccide silente e quella che erroneamente ci fa credere d’essere SOLI AL MONDO, siamo tutti nella stessa grande BARCA, remeremo insieme verso la RIVA, non potrai neanche allontanarti dal porto se tutti i tuoi FRATELLI non saranno a bordo, pertanto allunga le mani e prendili tutti, bimbi, anziani, diversi, cani, gatti, uccellini, vermetti, persino le zanzare, TUTTI.
UN INTERMINABILE FESTA
La vita sarà un interminabile festa.
Sia il servizio buono il piatto di tutti i giorni, la tovaglia ricamata quella dei giorni comuni;
Nei bicchieri di cristallo mescerai la semplice acqua, e con le posate d’argento servirai l’umile insalata.
È in te la giornata che accenderà tutte le altre.
È tra le tua mani la fiamma che accenderà candela.
La Vita sarà la tua festa quando il giorno comune si accenderà della tua voglia di vivere.
Rendi la tua Vita un interminabile festa.
Sono molto felice di AnnunciarVi che manca pochissimo alla nascita
Esiste qualcosa che ti rende meravigliosamente diverso, non un fiore tra i fiori, ma IL FIORE, esiste qualcosa che ti eleva dal grigiore che soffoca ogni cosa, dalla consuetudine, dall’abitudine, esiste qualcosa che ti rende UNICO, SPECIALE, ti starai chiedendo…
Cosa?
Semplice il tuo SENTIMENTO. Tu sei unico, ineguagliabile, quando in tutto quel che fai ci metti sentimento, se lavori e ci metti cuore, se cucini e ci metti amore, se sorridi al prossimo con trasporto sincero, tu sei UNICO E SPECIALISSIMO se per ogni cosa riservi Amore.
La vita è una lezione infinita che ci scorre tra le dita, dopo la tempesta viene il sereno, dopo il buio viene la luce, ogni notte annuncia una nuova e più luminosa alba.
OFFRITI UNA SPERANZA LA VITA E’ LA TUA DANZA
La disperazione è una delle portate alla mensa della vita, prima o poi a tutti verrà servita, ma la tavola della vita è sempre riccamente imbandita. Non dimenticarti mai che la vita è una partita: GIOCA PER VINCERE ma soprattutto PER VINCERTI.
Libri, corsi, teorie, “sette”, prima di essere tutt’uno con l’Universo devi essere tutt’uno con te stesso, … e se tutto quel che ti necessita fosse dentro di te?
ASCOLTATI!!!
Non cercare nelle mani di altri il “pane” per nutrire la tua esistenza, tu sei farina, tu sei acqua, tu sei lievito, tu sei mani, e la fiamma che ti arde dentro è il fuoco che cuocerà il composto. Trovati un posto nella tua considerazione…DOVE??? AL PRIMO POSTO.
La bellezza, la ricchezza, il potere sono le luci fatue che abbagliano i nostri occhi, ma di sicuro non ci riempiono il Cuore.
Il CUORE???
Il Cuore di cui parlo non è quel muscolo chiuso nel buio della nostra cassa toracica, il Cuore o Essenza avvolge per intero il nostro essere, ma per scorgerlo in tutta la sua magnificenza deve calare completamente la “notte”.
Quando ogni luce fatua avrà cessato di abbagliare la tua mente, allora potrai scorgere la luce del tuo Cuore. Questa favola parla di un cammino di vita e di una scelta di fede, la fede del Cuore.
La vita ci mette alla prova? Quante volte ci siamo chiesti il perchè di Questo e Quello… Se anche tu ti sei fatto questa domanda:
Perchè proprio a me?
Questa favola potrebbe fare al caso tuo. Le mie favole non vogliono essere risposte ma accendere in te domande. Perchè La risposta ad ogni domanda altro non è che il fiorire della stessa. Chiedi e ti sarà dato…ricordi? Inizia a domandare alla persona giusta, chiedi a te stesso.
Inviato da: jorke88
il 21/01/2015 alle 12:35
Inviato da: orlando.curioso1
il 11/12/2013 alle 17:22
Inviato da: puzzle bubble
il 03/05/2012 alle 16:15
Inviato da: cleoniceparisi
il 19/01/2009 alle 15:56
Inviato da: salvatore.ravas
il 18/01/2009 alle 10:31