Idee

Tanti auguri di un felice Natale e di un nuovo anno bellissimo e ricco di tante sorprese per te. Mau

Grazie. Buon Natale e felicissimo anno nuovo anche a te!

Già, poche parole e tanta tristezza. Qualcuno è già saltato fuori chiedendo la condanna dell' "omicida" (!). Io di nuovo mi chiedo: a rigore di logica, perchè non si approva una norma che permetta di perseguire penalmente quelli che hanno tentato il suicidio? Sarebbe almeno una forma di coerenza a quell'idea (che io considero assurda, va da sè) che vede la vita come "property of God", qualunque sia il Dio di cui si parla. Non si tratta nemmeno di sapere se questa è una vicenda di eutanasia o di sospensione delle cure: qualunque sia la definizione, il problema resta la libertà di scelta, in un paese che ci ostiniamo a credere laico e maturo.

Non c'era nessuna logica secondo la quale ci si poteva opporre alla richiesta di Welby. E i contrari ne erano consapevoli: non so se ci hai fatto caso, ma in tutti i dibattiti si arrampicavano sugli specchi con improbabili distinzioni tra accanimento terapeutico ed eutanasia (perlopiù senza averne la competenza necessaria) evitando di rispondere alla domanda su cosa si dovesse fare in concreto nel caso in questione. Tranne Fini e pochi altri, o qualche religioso che è arrivato addirittura a dire che Welby non aveva accanto a sè persone che gli trasmettevano "l'amore per la vita". Come se lui, sua moglie e i suoi cari non avessero lottato contro la malattia per 40 lunghi anni... Credo comunque che i talebani di casa nostra dovranno rassegnarsi: il mondo va avanti e prima o poi questo vuoto legislativo verrà colmato

Ognuno che abbia mai visto soffriere un essere umano non più essere umano ma ...scusa ... vegetale ... deve capire e accettare la voglia morire. Ho sofferto con lui e sono contenta ora che finalmente non soffre più.

Anche io sono contento per lui. E lo ringrazio per la sua battaglia politica e civile, perché se non l'avesse condotta avrebbe finito di soffrire molto prima, dal momento che sono in tante le persone che, senza i riflettori puntati, fanno come lui. E' una pratica ricorrente che è semplicemente ipocrita negare

Non solo non c'era nessuna logica, ma c'è un articolo della nostra costituzione (il 32 se non mi sbaglio) che autorizza il paziente a sospendere cure considerate inappropriate- e Welby aveva parlato di accanimento terapeutico (ed effettivamente lo era). Sinceramente mi ha fatto un po' orrore un po' disgusto sentire personaggi (da Fini a Mastella passando per Ferrara, che quantomeno ha aggiunto "Se io mi trovassi in quelle condizioni non so se la penserei ancora così...") blaterare sulla vita che non appartiene a noi per strumentalizzazione politica.

Non sbagli: è effettivamente l'art. 32. Io penso che dinanzi all'immane sofferenza di quell'uomo tutte le distinzioni tra eutanasia e accanimento terapeutico in cui tutti si sono arrovellati assomigliano molto a delle seghe mentali... Anche io ho un misto di disgusto e di orrore del fatto di avere in parlamento gente che, se mi trovassi in una situazione del genere, vorrebbe tenermi in vita (si fa per dire) a tutti i costi per soffrire. E hai ragione anche sul fatto che hanno fatto una bella strumentalizzazione politica: hanno accusato i radicali di questo ma loro ne hanno fatta una uguale e contraria.

Non ho mai sentito così tanti luoghi comuni scritti così vicini l'uno all'altro: pensa a scrivere meno idiozie e pensa, soprattutto, che, se ci pensi bene, non conosci nemmeno un rom con il Mercedes...Le constatazioni si devono basare su fatti reali, non su supposizioni campate per aria.

Ti ringrazio perché mi mancava un commento così, che almeno vivacizza questo blog ultimamente fin troppo corretto. Non capisco però una cosa: come fai tu, senza conoscermi, a "stabilire" chi io conosco e chi non conosco? Vabbè, è normale a 17 anni essere un po' presuntuosi... solo che io, ad esempio, quando avevo la tua età evitavo di immischiarmi nei discorsi degli adulti. La realtà degli zingari è quella, poi se uno la vuole chiamare luogo comune è libero di farlo. Magari sarebbe utile domandarsi se il luogo comune non sia proprio il voler liquidare come luoghi comuni le evidenze di realtà che non ci piacciono...ma non vorrei fare discorsi troppo difficili per chi si trastulla con l'eroe Che Guevara (quello sì che è un bel luogo comune, magari studiati un po' chi era al di là delle mode del gregge). Vedrai comunque che quando crescerai capirai molte più cose. Ciao

Ne sento tanti di discorsi del genere: "Quelli che vedo hanno tutti il Mercedes", "Perchè non se ne stanno a casa loro...", "Vengono qua per fare casino...", bla bla bla. Quello che mi irrita maggiormente, più della presunzione dell'essere grande o del fatto che non si conosce il bagaglio culturale dell'altro e, nonostante ciò, si sputano sentenze dall'alto di un'immagine che ricorda tanto l'opera di Warhol, è l'assoluta (erronea) certezza di conoscere tutti i rom del mondo intero e, su questa base, affermare che la maggior parte o addirittura tutti possiedono un Mercedes a discapito di noi italiani che, invece, possediamo una Panda. A parte il fatto che noi italiani siamo quelli che spendono più soldi a livello europeo per un'auto che, spesso e volentieri, non possiamo permetterci, a parte il fatto che io non stabilisco, ne sono assolutamente certa, a parte il fatto che sì, quando crescerò, capirò molte più cose (è una banalità, non era necessario precisarlo), a parte il fatto che la realtà che noi vediamo non combacia con la realtà assoluta... Beh, io sarò anche non corretta per i miei pochi, insignificanti, modaioli 17 anni (scema io che sono nata nell'89...); ma tu...Perchè non chiami con il vero nome ciò che senti davvero senza mascherarlo con tentativi, triti e ritriti, di giustificare la tua intolleranza? Una cosa non sono riuscita mai a capire: alla domanda "Sei razzista?" tutti rispondono no, ma alla domanda "Allora ti va bene l'intercultura?" una parte risponde "Mah...Io non sono razzista, eh...Però, beh...Non possono starsene a casa loro???"