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Non esiste il negazionismo ma i negazionismI

Post n°132 pubblicato il 29 Gennaio 2007 da orion971

Gli italiani, come noto, hanno una spiccata tendenza a copiare ciò che viene fatto all'estero. Essendo - da qualche anno - previsto in alcuni paesi europei il reato di "negazione dell'Olocausto", ecco che, immancabilmente, si è arrivati anche da noi alla proposta di "adeguamento".  Caspiterina, uno si chiederà quale ferreo ed intransigente uomo di legge possa essere il promotore di una iniziativa del genere... peccato solo che la risposta sia... Clemente Mastella.  Nessuna omonimia, no: proprio lui, il Ministro della Giustizia dell'indulto. L'uomo che -  con il voto del Parlamento e con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti - ha svuotato le carceri di ladri, rapinatori, stupratori ed assassini, adesso avrebbe voluto riempirle con chi dice delle parole sbagliate sul noto accadimento storico di oltre sessant'anni fa. Mica male, eh?
Anche se, alla fine, nel testo del DdL sull'antisemitismo approvato dal Governo non è stato inserito il riferimento specifico alla negazione della Shoah prefigurato dallo zelante Ministro, la questione merita qualche riflessione, perché comunque questo reato esiste in altri Paesi europei e perché, a prescindere dalla punibilità, essa suscita sempre molta rabbia e paroloni di esecrazione ogniqualvolta viene nominata.

A parte l'annoso dubbio se una democrazia possa o meno contemplare nel proprio ordinamento i reati di opinione (pare un ossimoro), al riguardo specifico vi sono delle perplessità che sfiorano (e superano) il paradosso.  Perché chiunque è libero di negare tutto ed il contrario di tutto, tranne l'olocausto. Avete per caso voglia di negare il genocidio del Ruanda o quello degli armeni? Fatelo pure: nessuno vi dirà mai niente. Addirituttura l'ONU fu negazionista riguardo al Ruanda: non riconobbe che era in corso un genocidio per non essere obbligato all'intervento. Oppure volete dire qualcosa di inedito su Napoleone, o che non è vero che la Terra ruota attorno al sole? O che l'11 settembre è stato una montatura? Liberissimi di farlo, ma ci mancherebbe!
Il nostro sistema scolastico, ad esempio, ha negato per decenni i crimini commessi dai comunisti. A parte qualche parolina su Stalin (perché proprio era impossibile farne a meno), decine di milioni di vittime erano state letteralmente cancellate dalla memoria. Oppure, le Foibe, queste sconosciute... Fino a qualche anno fa non se ne trovava traccia sui nostri testi scolastici, a parte qualcuno divenuto famoso per averle attribuite ai nazisti! O peggio ancora, la più grande pulizia etnica della storia europea: quella che ha riguardato la popolazione tedesca al di là della linea Oder-Neisse. Dopo la guerra, estesi territori della Germania ad est di quella linea furono ceduti alla Polonia e all'Urss, con conseguenze disastrose per la popolazione locale: circa diciotto milioni di persone deportate in tempo di pace, private di tutto, sottoposte a violenze e spesso rinchiuse in campi di concentramento  simili a quelli nazisti, con un bilancio finale di vittime compreso tra i due e i tre milioni. Quasi nessuno ne sa niente perché i libri di storia si sono "dimenticati" queste pagine: io sono andato a vedere i miei e ho trovato, in alternativa all'oblio più totale, che la popolazione tedesca "emigrò" dalle regioni cedute! Nemmeno i negazionisti più spinti della Shoah sono arrivati ad un falso tanto grossolano. E qui stiamo parlando del nostro sistema scolastico e formativo, la cui azione diseducativa ha portato al fatto che in Italia ci sono milioni di persone convinte che il comunismo sia stato una buona cosa. E al di là delle "amnesie" e delle storpiature dei nostri testi scolastici, c'è tutta una "letteratura", dai libri scritti da insigni intellettuali ai più stupidi dei blogger, volta a negare i crimini comunisti, a ridurne drasticamente il numero delle vittime, a sminuire, relativizzare, contestualizzare, giustificare. Esattamente come fanno i negazionisti della Shoah, e spesso molto peggio.
Potrei anche raccontare di quando, con i miei occhi, ho visto l'On. Diliberto dire in televisione che "Gianpaolo Pansa scrive delle sciocchezze perché in Italia, dopo la guerra, si sono avute solo alcune decine di vittime". "Alcune decine", non le decine di migliaia che ci sono state: questo non si chiama negazionismo? Oppure il poeta Edoardo Sanguineti, che proprio alcuni gorni fa ha ridotto gli oltre 1.300 studenti cinesi massacrati in Piazza Tien Anmen perché chiedevano libertà e democrazia in "una quarantina di ragazzetti innamorati della Coca Cola"
Eppure è tutto lecito: solo sull'olocausto non si può dire mezza parola. E si finisce davvero nella bizzarria giuridica, perché il Codice penale dovrebbe stabilire quali sono le azioni da vietare e sanzionare indipendentemente dal ... complemento oggetto. Sarebbe come se, anziché l'omicidio senza specifiche, la legge vietasse l'omicidio di Caio, lasciando intendere che Tizio può essere tranquillamente ucciso. Idem potrebbe essere per la diffamazione: si tuteli il prestigio e l'onorabilità di Caio mentre sia lecito sputare tutto il veleno possibile su Tizio. Oppure, come se si stabilisse che è reato il furto della macchina e non quello del motorino, che è reato la rapina in banca e non quella in posta.

Certo, una  volta stabilito che dall'Illuminismo in poi si è scherzato e che la Verità è una e assoluta, leggi come queste possono innescare delle spirali pericolose... Già mi immagino, un domani che si potrebbe passare ad una legge che punisce il "negazionismo sui buchi in bilancio", per esempio. Visto che ogni volta che cambia un governo, il nuovo accusa il precedente di aver lasciato i "buchi" e quegli altri negano, è evidente che una delle due parti dice il falso. Una volta smascherati, tutti in galera! Oppure si potrebbe istituire il reato di "negazione dei benefici della Finanziaria": se Prodi dice che la sua fa bene al Paese e altri dicono che fa male... anche qui, qualcuno dice il falso. Attenti, blogger!!!

In conclusione, si può dire che:
- Per quanto possa talvolta non essere bello, tutti hanno una naturale tendenza a negare o quantomeno a mettere in discussione tutto, a seconda della propria convenienza e del proprio  orientamento politico o ideologico. E non si capisce perché debba essere criminalizzato solo il negazionismo in questione negli ultimi giorni;
- Le leggi che perseguono penalmente chi nega l'Olocausto sono un'aberrazione sul piano del diritto e dei diritti, oltre che una grandissima cavolata;
- Mastella non si smentisce mai...

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Commenti al Post:
piccodgl
piccodgl il 30/01/07 alle 13:20 via WEB
ritengo giusto precisare du eocse in cui credo fortissimamente ed indipendentemente da quale che si al'argomento: 1)l'estrema libertà di giudizio, di criterio e di ragionamento su quello che succede attorno a me; sempre finchè la mia libertà non leda quella altrui 2)il diritto altrui a non confondere i sentimenti che provano gli altri con le posizioni delle autorità, del mondo, e della storia. Ne deriva che: posso pensare quello che voglio sull'Olocausto; se sono pazza non è certo che la mia posizione vada nè legittimata nè tantomeno sanzionata. Gli ebrei al contempo dovrebbero dimostrare di aver imparato dalla storia come tutti del resto; e quindi non pretendere che vada censurata o sanzionata la posizione di chi, (secondo me sbagliando di brutto) nega ciò che è accaduto nel regime totalitario nazista, fascista (come anche franchista, maoista, e via discorrendo. Sulle tragedie certo non credo sia bene farne una questione di colore o...sfumatura-sic!- politica).
 
 
orion971
orion971 il 30/01/07 alle 18:39 via WEB
Concordo pienamente con te, soprattutto quando parli del "diritto a non confondere i sentimenti che provano gli altri con le posizioni delle autorità, del mondo, e della storia". Io ritengo più che comprensibile che molti ebrei facciano pressione per promuovere leggi di questo genere; sono le autorità che non dovrebbero far prevalere questi che sono dei sentimenti e delle reazioni istintive su quelli che sono o dovrebbero essere i capisaldi di uno Stato di diritto. Ma se proprio si deve andare in quella direzione, che lo si faccia per tutte le forme di negazionismo e non solo per questa. Il problema è che questo significherebbe inevitabilmente la fine della democrazia. Anche la tua ultima frase è più che condivisibile; il problema è che, come vedi, alle tragedie e ai morti si attribuisce un peso diverso a seconda del loro colore.
 
Aeesha
Aeesha il 31/01/07 alle 09:56 via WEB
non ho nulla da aggiungere al tuo post, perfettamente d'accordo ciao pat
 
 
orion971
orion971 il 04/02/07 alle 22:20 via WEB
Fai progressi. Ciao
 
ossimora
ossimora il 31/01/07 alle 17:25 via WEB
Sono d'accordo con te .
 
 
orion971
orion971 il 04/02/07 alle 22:20 via WEB
Fa piacere che anche a sinistra la si pensi così. Ciao
 
Dana73To
Dana73To il 31/01/07 alle 17:42 via WEB
Pienamente concorde con te, inoltre la non-liberta di pensiero si è trasformata anche in non-libertà di ricerca storica. Ovvero tu la devi pensare come e non ti è concesso neppure la facoltà di provare a dimostrarmi il contrario. Sulla questione dell'olocausto credo siamo tutti d'accordo sul fatto che sia illogico negarlo, ma ciò non toglie che la censura di pensiero sia un precedente davvero pericoloso! Puzza di totalitarismo..... (ps, anche io seguito l'intervista dei 40 ragazzotti innamorati della coca cola.....sono rimasta senza parole! Credo sia semplicemente RIMBAMBITO! non ho altre giustificazioni!licenze poetiche.....)
 
 
orion971
orion971 il 04/02/07 alle 22:35 via WEB
Più che di totalitarismo sa di Stato confessionale, dove la religione è appunto l'Olocausto, con tanto di liturgie come il giorno della memoria, e di eresia che è la negazione. Premesso che come dici tu è illogico negare l'olocausto, cogli un punto molto interessante quando parli di non-libertà della ricerca storica, dal momento che, non a caso, per fermare questo disegno di legge c'è stato un appello firmato da oltre duecento storici. Circa un anno fa, l'Istituto di ricerche sull'Olocausto di Gerusalemme (difficilmente etichettabile come "negazionista") ha reso pubblico che il famoso "sapone umano", da sempre uno dei simboli dell'orrore nazista, era in realtà una leggenda. I negazionisti l'avevano sempre detto, e magari qualcuno per questo è stato imprigionato, multato o privato della cattedra. Ma si può scommettere che anche in futuro i più continueranno a credere in questa leggenda, perché è ormai un luogo comune nell'ambito di un tema che è stato sacralizzato. Io credo che l'equilibrio e la razionalità siano sempre le cose migliori: negare la sostanza è sbagliatissimo ma altrettanto lo è voler bloccare la ricerca e la revisione che sono proprio il compito degli storici, su questo tema e su tutti gli altri. La Fede lasciamola dove deve stare.
 
ghizolfo
ghizolfo il 01/02/07 alle 10:31 via WEB
ottime considerazione, poco opinabili in quanto redatte in modo costruttivo: complimenti. In ogni caso penso che il Mastella sia un pò troppo precipitoso, non sapendo cosa dire cosa fare, nella sua mani di plateale egocentrismo che lo sta distinguendo in questi giorni, ha approfittato dei giorni della memoria per tiare fuori dalla tuba la sopresa: UNA PROPOSTA DI LEGGE CONTRO IL NEGAZIONISMO, spero che questo disegno di legge, oltre a prevedere il divieto alla negazione della shoah, preveda (come da te auspicato) lo stesso divieto alle tesi negazioniste verso TUTTI i crimini contro l'umanità commessi nel globo (iraq, ruanda, ucraina, russia, cina.)
 
 
orion971
orion971 il 04/02/07 alle 22:40 via WEB
Grazie dei complimenti e del link. Sì, Mastella è stato precipitoso: ha cercato di sfruttare il clima emotivo del giorno della memoria e la de-razionalizzazione che avvolge questo tema per cercare di farsi bello con questa proposta. Ma ha fatto male i calcoli e alla fine è stato lasciato abbastanza isolato anche dalla sua stessa maggioranza. Ben gli sta
 
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