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vita per Eluana
Post n°20 pubblicato il 03 Febbraio 2009 da frabennix51
Eluana trasferita nella clinica di Udine: L’Italia esegue prima condanna a morte dopo il 1948 Il Brasile non estrada Battisti L’Italia non può eseguire la pena dell’ergastolo ad un’assassino
Fra pochi giorni l’Italia che, in nome dell’inviolabilità della vita umana, propugna nel mondo l’abolizione della pena di morte per i colpevoli anche dei più efferati delitti, eseguirà la prima condanna a morte dopo il 1948: la condanna di un’ innocente cui, attraverso una lunga agonia, verrà negato il fondamentale diritto all’alimentazione e all’idratazione.
La “cultura di morte”, che ha ispirato le pronunce giudiziarie sul “caso Englaro”, giustifica ed esalta l’abbandono a se stessi delle persone disabili, priva di tutela i più deboli,
La “ giustizia politica ” abbandona le vittime di gravi delitti e tutela gli assassini, ancora una volta sono i deboli ed indifesi che soccombono alla violenza subita certificata con sentenze.
NO LLA CONDANNA A MORTE DI ELUANA, SI ALL’ESTRADIZIONE DI BATTISTI |
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