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Montalbano sono...

Post n°45 pubblicato il 06 Settembre 2016 da lukretiabi
 
Foto di lukretiabi

Oggi 6 settembre è il compleanno di Andrea Camilleri: 91 anni portati alla grande. Lo scrittore siciliano, inventore del più famoso commissario siciliano della tivù, è divenuto, intorno alla bella età di sessant'anni, uno degli autori più prolifici della nostra letteratura. I suoi romanzi incentrati sulla figura di Salvo Montalbano commissario di quel di Vigata, narrano disparate vicende della provincia vigatese, luogo inventato da Camilleri che però i turisti, finalmente arrivati sulla scena della fiction, cercano lo stesso... il successo dei suoi racconti è dovuto probabilmente, non solo ai caratteristici personaggi, ma anche perché lo scrittore non narra, finalmente la solfa della mafia. No. Certo si incontrano personaggi legati all'ambiente mafioso, come Balduccio Sinagra, tuttavia non sono i protagonisti assoluti dei suoi racconti. La mafia non è al centro dei suoi romanzi. Chiaro che Montalbano ci inciampa nei mafiosi ma le storie sono altre. I fatti sono altri. Ne esce fuori una Sicilia normale, che alla fine è quella vera. Tra i collaboratori e amici del commissario c'è Mimì Augello, il suo vice e "fimminaru" incallito; c'è l'ispettore Fazio, il suo braccio destro; c'è il medico legale perennemente incazzato, oberato di lavoro e poco paziente con Montalbano che gli rompe spesso i cabasisi... Montalbano è un poliziotto onesto, che non s'arrende mai per la sua cocciutaggine, per l'innata curiosità e per il suo amore della verità che salta fuori anche quando si imbatte in storie passate che non hanno avuto soluzioni. I romanzi di Camilleri sono scritti in un particolare linguaggio siciliano: Montalbano, catanese di nascita, e gli altri personaggi parlano il vigatese, dialetto creato dall'autore, una lingua ch'è quasi un pastiche...ma il successo arriva puntuale sia nelle librerie che in televisone perché lo comprendono tutti. L'unica lingua incomprensibile rimane quella di Catarella, ahimè. Camilleri dà della Sicilia un'immagine un po' scanzonata, ironica pur non togliendo nulla delle altre realtà, un po' come Pirandello nelle sue Novelle. Sperando di non aver rotto i cabasisi a nessuno, buon compleanno Camilleri e altri cento di questi romanzi.

 
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