I giardini di Marzo

Il 24 Agosto...


Un boato, un rumore indicibile, pauroso come sempre quando la terra si sposta e trema. Ci risiamo. Un nuovo terremoto catastrofico come può esserlo in Italia. Il Paese che però va al G8 perché è una potenza industriale e deve stare coi "grandi della Terra". Poi, appena la natura ha voglia di dire la sua,macché G8 o grandi della Terra... Il nostro è un Paese che non si decide una buona volta a crescere sul serio.A liberarsi dalle incrostazioni del malaffare, della corruzione e delle mafie. Non risce a togliersi gli omini della politica che non pensano al bene comune. Mai. Noi assistiamo indolenti a tutto quello che succede e tutto ormai ci scivola addosso. Ma quando alzeremo la terra per dire basta? Cos'altro devono fare ancora? Costruire, appena quattro anni fa, un'altra scuola con la pastafrolla??? La politica attuale non si interessa della gente e lo sappiamo. Adesso, dopo lo scisma in centro Italia, assisteremo come al solito, a una ricostruzione a spizzichi e a bocconi, piu lenta di una lumaca e alle onnipresenti ulteriori ruberie di soldi com'è avvenuto a L'Aquila. Quanto tempo passerà perché gli abitanti di quella bellissime zone possano tornare nelle loro case,là dove sarà ossibile. Conteranno sulla nostra dimenticanza e distrazione? E intanto "alcuni geni" in  tivù hanno detto che il sisma è un'ottima occasione per costruire nuovi cantieri !!! Dovremmo augurarci sempre più terremoti sembravano quasi dire.Un bel terremoto e si parte coi lavori ! Ormai in tivù siamo alla frutta, caffè, ammazzacaffè e biochetasi...Ma perché in Italia non cambia mai niente, comprese le vespe? Cosa c'è in noi che non va? Eppure le "menti" per progettare strutture antisismiche o i treni ad alta velocità sono italiane! Gli italiani veri progettano, pensano e gli stranieri realizzano altrove, come in Giappone i treni non a vapore ma ad altissima velocità. Allora ti arrabbi. Intanto piangiamo i morti, morti per l'incuria e il menefreghismo di politicanti della domenica e di costruttori disonesti che edificano con il borotalco le nostre case.