I giardini di Marzo

lloria


La sera, ricordi che si rincorrono e che mi fanno sorridere...poi ritorno sul mio libro...ma la mente viaggia, viaggia sempre. E mi ritrovo nella cucina al mio paese quando al Sabato Santo mio padre, o mia madre, al momento del Gloria mi prendeva e mi tirava sù e diceva: Crisci crisci! La notte del Sabato Santo era un fare mille cose. Mia madre e mia zia impastavano focacce, biscotti, cassatelle di ricotta e tanto altro...e poi decidevano anche per il pranzo pasquale. Alle quattro del mattino suonava la campana e stanche andavano lo stesso a Messa. Dopo bisognava accompagnare la Madonna per le strade del paese in cerca del Figlio ormai risorto. Io, in giro con gli amici seguivamo tutti i riti magari tra spaghettate e risate. Era già Pasqua! Io sono cresciuta. Le processioni del paese non le seguo più. La cucina tace. Gli amici sono lontani come me. Il libro che leggevo è sempre qui sul tavolo...