I giardini di Marzo

Il mio angelo custode


Mio padre era un poliziotto. Lo era nell'animo, nella testa, nel cuore, nelle gambe se doveva correre. Lo era sempre con o senza divisa perché non arrestava solamente. No. Mio madre aiutava chi incontrava per il suo lavoro cercando di far riprendere la giusta via a chi l'aveva smarrita. E, talvolta, c'è riuscito anche. Io non so scindere la persona di mio padre dal suo essere poliziotto. Perché è vero: se uno è un  poliziotto per vocazione e non per ripiego, lo sarà  sempre. Chi fa questo servizio lo deve svolgere con cuore e senza arroganza altrimenti non va da nessuna parte. Io so e sento che mio padre continua a essere un poliziotto anche se non c'è più. Lui è andato via quando ha finito il suo servizio.Adesso sarà un angelo custode in altro modo e in altri cieli. Il suo cuore lo sento vicino sia come padre sia come uomo di legge.