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Gli uomini se ne vanno a contemplare le vette delle montagne, i flutti vasti del mare, le ampie correnti dei fiumi, l’immensità dell’oceano, il corso degli astri, e non pensano a sé stessi.
Trova il tempo..
Trova il tempo di pensare
Trova il tempo di pregare
Trova il tempo di ridere
È la fonte del potere
È il più grande potere sulla Terra
È la musica dell'anima.
Maria Teresa Di Calcutta.
Guardare i fiori è facile; farli crescere è molto più difficile.
Ah, come poco indovinano gli uomini le condizioni dell’anima altrui, se non la illuminano, ed è raro, coi getti di un amore profondo.
Amo come l’amore ama. Non conosco altra ragione di amarti che amarti. Cosa vuoi che ti dica oltre a dirti che ti amo, se ciò che voglio dirti è che ti amo?
La nostra felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta.
Le menti più pure e più pensose sono quelle che amano i colori.
Saggio è colui che si stupisce di tutto.
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Perchè il matrimonio fa cosi' paura?
Post n°29 pubblicato il 08 Giugno 2011 da larosadelmare
Perché sposarsi oggi fa così paura? Mentre aumentano sempre di più anche in Italia separazioni e divorzi - tanto che ci si presenta davanti al giudice persino diversi lustri dopo le nozze,quando ormai si dovrebbe essere abituati – continuano,infatti,in parallelo,a diminuire i matrimoni. L’ultimo dato dell’Istat,dice che tra il 2009 e il 2010 nel nostro Paese sono stati celebrati quasi 30mila matrimoni in meno.Vero,non è un fenomeno nuovo. Ma sta accelerando: nel 2008 i matrimoni erano 4,1 ogni mille abitanti, nel 2010 sono stati 3,6 ogni mille abitanti.Una caduta record.E il punto è che calano tutti i matrimoni:i primi,i secondi, quelli con i cittadini stranieri,quelli in Chiesa e quelli in Comune.Aumentano ancora,invece, le convivenze e i bambini nati fuori dal matrimonio. Insomma,tutti parlano di “famiglia” ma la famiglia E,allora?E,allora,il cambiamento è nel “valore” che si attribuisce al matrimonio:sempre più visto”come un adempimento burocratico e non più invece come un atto comunitario di rilevanza sociale.Ciò che conta oggi è la propria individualità. Ci si fida della propria coscienza e si prendono impegni di conseguenza, cioé finché si ritiene di poterlo fare. La ragione di fondo del calo dei matrimoni risieda nella cultura di questi ultimi 10-15 anni centrata sul benessere personale.Oggi è molto di moda lo “stare bene” personale.In una cultura come questa,un atto come il matrimonio che costringe a confrontarsi e ad assumere obblighi nei confronti di altri,spaventa perché mette a rischio il proprio essere e il proprio benessere.Sposarsi implica un legame preso davanti alla società,davanti alla legge,con dei diritti e dei doveri. È un progetto che richiede impegno e qualche rinuncia all’inizio. Ma che,se si riesce ad andare oltre il proprio tornaconto immediato, è molto positivo.Purtroppo non c’è stata sufficiente educazione sul matrimonio,neanche da parte della Chiesa,per far comprendere che può essere l’occasione per stare meglio in due. Il matrimonio è una scelta personalissima che,al tempo stesso, mette in una rete sociale e familiare che serve da paracadute e dà solidità della relazione.Ma nel momento in cui questa dimensione comunitaria viene meno,anche la relazione personale si indebolisce. Paura dell’impegno,insomma,soprattutto se è “per tutta la vita”, in una società che,al contrario,sempre più insegue l’attimo, il cambiamento, il nuovo. Ma,poi,possiamo davvero dirci felici? Fonte : Corriere.it |
Inviato da: camnisi1943
il 10/07/2015 alle 17:11
Inviato da: larosadelmare
il 30/06/2015 alle 07:36
Inviato da: camnisi1943
il 27/06/2015 alle 01:39
Inviato da: camnisi1943
il 27/06/2015 alle 01:34
Inviato da: camnisi1943
il 04/05/2015 alle 22:01