Perché sposarsi oggi fa così paura? Mentre aumentano sempre di più anche in Italia separazioni e divorzi - tanto che ci si presenta davanti al giudice persino diversi lustri dopo le nozze,quando ormai si dovrebbe essere abituati – continuano,infatti,in parallelo,a diminuire i matrimoni. L’ultimo dato dell’Istat,dice che tra il 2009 e il 2010 nel nostro Paese sono stati celebrati quasi 30mila matrimoni in meno.Vero,non è un fenomeno nuovo. Ma sta accelerando: nel 2008 i matrimoni erano 4,1 ogni mille abitanti, nel 2010 sono stati 3,6 ogni mille abitanti.Una caduta record.E il punto è che calano tutti i matrimoni:i primi,i secondi, quelli con i cittadini stranieri,quelli in Chiesa e quelli in Comune.Aumentano ancora,invece, le convivenze e i bambini nati fuori dal matrimonio. Insomma,tutti parlano di “famiglia” ma la famiglia italiana,così come l’abbiamo conosciuta ed è stata intesa finora,cambia a un ritmo talmente veloce sul quale è necessario fermarsi. Dunque, perché ci si sposa sempre meno? Tra le ragioni c’è sicuramente la precarietà che contraddistingue la società moderna,in primo luogo la precarietà del lavoro che rende difficile fare programmi di lungo periodo. Secondo le rilevazioni Istat è disoccupato quasi un giovane su tre e secondo la Cgia di Mestre i precari sono quasi 4 milioni. Nei momenti di crisi i matrimoni risentono sempre un po’ della congiuntura negativa.Quello che i dati dicono, però,è che si tende a rimanere sempre più a lungo in famiglia e che,quando si esce,prima di sposarsi si va a convivere.Questo porta ad avere meno matrimoni e posticipati. Ma,forse,c’è qualcosa di più. In questa materia i fattori economici non sono mai decisivi.
Perchè il matrimonio fa cosi' paura?
Perché sposarsi oggi fa così paura? Mentre aumentano sempre di più anche in Italia separazioni e divorzi - tanto che ci si presenta davanti al giudice persino diversi lustri dopo le nozze,quando ormai si dovrebbe essere abituati – continuano,infatti,in parallelo,a diminuire i matrimoni. L’ultimo dato dell’Istat,dice che tra il 2009 e il 2010 nel nostro Paese sono stati celebrati quasi 30mila matrimoni in meno.Vero,non è un fenomeno nuovo. Ma sta accelerando: nel 2008 i matrimoni erano 4,1 ogni mille abitanti, nel 2010 sono stati 3,6 ogni mille abitanti.Una caduta record.E il punto è che calano tutti i matrimoni:i primi,i secondi, quelli con i cittadini stranieri,quelli in Chiesa e quelli in Comune.Aumentano ancora,invece, le convivenze e i bambini nati fuori dal matrimonio. Insomma,tutti parlano di “famiglia” ma la famiglia italiana,così come l’abbiamo conosciuta ed è stata intesa finora,cambia a un ritmo talmente veloce sul quale è necessario fermarsi. Dunque, perché ci si sposa sempre meno? Tra le ragioni c’è sicuramente la precarietà che contraddistingue la società moderna,in primo luogo la precarietà del lavoro che rende difficile fare programmi di lungo periodo. Secondo le rilevazioni Istat è disoccupato quasi un giovane su tre e secondo la Cgia di Mestre i precari sono quasi 4 milioni. Nei momenti di crisi i matrimoni risentono sempre un po’ della congiuntura negativa.Quello che i dati dicono, però,è che si tende a rimanere sempre più a lungo in famiglia e che,quando si esce,prima di sposarsi si va a convivere.Questo porta ad avere meno matrimoni e posticipati. Ma,forse,c’è qualcosa di più. In questa materia i fattori economici non sono mai decisivi.