Creato da lascuolalsole il 15/11/2008

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cronache d'arte a cura di Angelo Reccagni

 

 

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QUANDO LA CASCINA E' DONNA

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Lo studio d’Arte e Immagine Reccagni, all’interno dell’happening “ Land Art in Cascina“ ha aderito al progetto “Lenzuolo SOSpeso” dell’artista Silvia Portaluppi  Il progetto “LenzuoloSOSpeso” , è un progetto che si sviluppa come un sequel di performance collettive a cui sono chiamati tutti coloro che frequentano spazi sociali,culturali o d’arte. I partecipanti danno il loro contributo ricamando e richiamando con un filo rosso i nomi propri o delle donne vittime di soprusi o violenze, un filo rosso per ricordare e affermare, simbolicamente e non solo, che le donne ci sono e che il loro impegno contro la violenza di genere non verrà mai a mancare. In una società che corre sempre più in fretta , dove l’indignazione per una donna violata ha una durata pittosto breve, con questa performance si invitano le persone a soffermarsi per dedicare del tempo al ricamo, tempo che ben si coniuga con momenti di riflessione e meditazione.
All’interno dell’evento  “ Land Art inCascina”  a Lodi, ideato dall’architetto  Angelo Reccagni, svoltosi in un cascinale del lodigiano , (consistente in una  esposizione di lenzuola matrimoniali dipinte da pittori lodigiani,  stese su corde sostenute da pali e forcelle di legno) i partecipanti , artisti e pubblico , si sono inseriti nel percorso del progetto “Lenzuolo SOSpeso”  , realizzando un proprio lenzuolo.
Un lenzuolo, chiamato “lenzuolo  delle rimembranze”, un lenzuolo  che ,  vuole essere un segnale, per attirare l’attenzione sul presente e sul passato delle tante cascine che caratterizzavano e caratterizzano il lodigiano , ovvero, di quelle scomparse e di quelle che andranno, inesorabilmente , anch’esse a scomparire.
Un lenzuolo he vuole metaforicamente associare la cascina al concetto di donna, di donna vittima , alla luce anche di un destino che purtroppo, a volte, in un certo senso , le unisce.
Un concetto  , quello dell’associazione donna-cascina  che così viene spiegato dal curatore dell’evento :
Quando il concetto di “dio” cominciò ad apparire fra gli umani, esso era ben diverso dal concetto attuale,
il primo “dio” era femmina;  cosa oggettivamente naturale perché se “dio” è il creatore di tutto, chi meglio della donna può rappresentare la creazione di  una vita e prendersi cura della sua creatura.
Nella terra,quindi, gli antichi umani vedevano una delle manifestazioni del “dio” femmina,poiché nella veste dell’elemento “Terra”, ci accoglie, ci nutre e ci fornisce tutto quello che ci serve per sopravvivere. Quindi Terra, quindi Madre, quindi Donna. E se la Terra è il primo ed indispensabile elemento che consente la vita all’uomo, va da se, che non è da meno, considerare anche la nascita e la crescita di un rapporto fra l’uomo e la terra.
Rapporto che si concretizza nella attività agricola dell’uomo, una sorta di prendersi cura della terra, iniziata con il primitivismo, proseguita con le prime fattorie e sfociata (per quello che riguarda il nostro territorio) nelle Cascine.
Pertanto, la Cascina, rappresenta , in un certo senso, quanto di più vicino e sintonico alla Terra possiamo trovare. Storicamente, l’attività della Cascina, grazie al virtuoso rapporto instauratosi fra l’uomo e la Terra, ha concretizzato il concetto di Madre Terra, cioè di quell’elemento inizialmente spirituale e successivamente materiale che accoglie, nutre e fornisce tutto quello che serve agli umani  per sopravvivere. Purtroppo,a partire dagli anni sessanta, iniziano dei cambiamenti nel campo e principalmente assistiamo ad uno scadimento del rapporto Uomo-Terra.
Con gli anni sessanta , nasce la cosidetta società dei consumi di massa, inizia la meccanizzazione dell’agricoltura, l’avvento di nuovi criteri e nuove tecniche nelle colture, sino ad arrivare, nel corso degli anni alla produzione e ommercializzazione dei prodotti della Terra, non più legati alle loro realtà locali ma estese a livelli addirittura mondiali. Inizia così lo spopolamento delle campagne, l’avvento di nuovi stili di vita e la lenta, ma sistematica sparizione di tantissime Cascine. Spiace, ma è quanto avviene nella campagna lodigiana, infatti, percorrendola, risulta inevitabile imbattersi in tante cascine diroccate o il ritrovarsi di fronte a nuovi insediamenti residenziali o industriali, posti su aree un tempo occupate dalle cascine. Siamo difronte a documenti, a vere e proprie pagine di storia che sistematicamente vanno scomparendo e nel contempo , siamo sempre più sommersi da un territorio che evidenzia un nuovo rapporto Uomo – Terra, cioè quello dell’uomo che non porta alcun rispetto alla Terra …  alla TerraMadre .. .
alla suaMadre …
 
APPUNTAMENTOCON IL 45° LENZUOLO SOSPESO :
SABATO22 APRILE 2022,  ORE 18.000 , PIAZZALELORETO , MILANO - PERFORMANCE CON L’ARTISTA SILVIA CAPILUPPI NELL’AMBITODELL’EVENTO PERFORMA 22
PRESENTAZIONELENZUOLO RIMEMBRANZE E PORTFOLIO ARTISTA RECCAGNI

 
 
 
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