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Resuscito questo mesto diario per annotare l'uscita del film di Tarantino. E' una di quelle cose tipo Sanremo, i mondiali di calcio, Valentino Rossi, l'ISIS, le adozioni gay etc. E' una di quelle cose, cioè, su cui devi avere un'opinione e di cui devi parlare. E' giustissimo, non si vive di solo mutuo/affitto, si deve vivere anche di passioni (è pure morta la politica, tra l'altro). La rivoluzione in atto dagli ultimi vent'anni permette altresì di dire ciò che si pensa a molte più persone rispetto a come funzionava una volta, quando c'erano solo bar, parcheggi, panchine. In questo modo si solletica il proprio narcisismo, ovvio, ma (cosa buona, buonissima) si cerca il confronto, un punto di vista interessante, qualcosa che manca a sé stessi se si ha la lucidità di dire "cazz, è o'vero, eh. Non ci avevo pensato". (qua non m'interessa fare l'esegesi del film, devo solo annotare lo stato d'animo) 'Sto stronzo ha fatto innamorare tantissimi (con Le Iene e Pulp Fiction), come di solito avviene con i primi dischi o i primi libri (avveniva, più che altro). Poi uno invecchia e diventa un po' autoreferenziale o caca meno idee innovative (giusto per citare le osservazioni più pertinenti che ho letto). Vero, verissimo. Come è avvenuto per stuoli di musicanti e scrivani, dietro l'angolo c'è il "non ha più idee, cos'altro deve dire?". Poteva durare molto meno? Vero, verissimo, ma perché? Avevate da fare? Tarantino è logorroico, non ha problemi di budget e gli avvoltoi della produzione vorrebbero fare ogni volta, da un suo film, almento 2 o 3 giusto per fare più incasso. |
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