La Stampa Sportiva

MONTMELO’ (Spagna), 12 marzo 2009 - Altri 92 giri per saggiare una serie di novità (alcune visibili e altre meno) che serviranno magari più avanti in una stagione nella quale i test sono ormai banditi. E’ finita così, senza guai particolari, la lunga sessione invernale nella quale la Ferrari ha svezzato la F60 in previsione dell’avvio iridato. E il bilancio che traccia Felipe Massa è positivo: "La macchina è cresciuta, le varie novità che sono state man mano introdotte funzionano, come il kers".

Lo userete a Melbourne?
"Sì".

Rispetto all’anno scorso si sente più pronto?
"Impossibile fare dei paragoni. l’anno scorso ad esempio non c’era una Honda sempre prima nella sessione conclusiva dei test. In questo momento non siamo la macchina più veloce in pista".

Ma quanto possono essere veri i tempi della Brawn?
"Bisogna chiederlo a loro, io vedo solo i tempi sugli schermi. In questo momento sulla costanza e nelle prestazioni assolute sono più rapidi di noi e di tutti. Ma se ci paragoniamo con gli altri siamo messi molto bene".

Briatore ha sostenuto che alcuni team non hanno rispettato lo spirito del regolamento che ne pensa?
"Ma io non sono un ingegnere aerodinamico, c’è una Federazione che è qui per questo. Ed è lei che deve dire se la macchina sia regolare o no".

Prega che la McLaren vada così anche a Melbourne?
"Non prego mai contro gli altri, prego per noi, perché la nostra macchina sia solida e affidabile: pregare contro qualcuno magari finisce per portarti male".

Cosa serve per iniziare il campionato con il piede giusto?
"Una macchina veloce e che arrivi alla fine della gara. Sappiamo che durante la stagione tante cose cambiano però i punti persi sono importanti. Bisogna portare a casa sempre punti e lavorare per avere una macchina sempre più competitiva".

Crede che la McLaren sia davvero in crisi?
"Non l’ho mai vista così indietro come adesso: loro però hanno un altro test (a Jerez da domenica; n.d.r.) dunque hanno ulteriori giorni per capire e vedere cosa non sta funzionando. Però è sempre una squadra che può migliorare dall’oggi al domani. Bisogna averne sempre rispetto".