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Calcio: Gentile, panchina Libia? Non e' discorso chiuso

Roma, 28 nov. - (Adnkronos) - "Purtroppo l'episodio dell'uccisione dell'ambasciatore americano in Libia ha bloccato le cose. Penso che la sicurezza sia la cosa piu' importante, comunque non e' un discorso chiuso". L'ex allenatore della Nazionale Under 21 Claudio Gentile risponde cosi', all'Adnkronos, alle domande sul progetto di allenare la nazionale libica, paese in cui il campione del mondo di Spagna '82 e' nato. "Bisogna vedere cosa succedera' e quando la Libia raggiungera' la necessaria tranquillita'. Io ci sono stato due volte, i libici sono molto legati agli italiani, siamo quelli visti meglio di tutti", aggiunge l'ex difensore della Juventus che non manca di commentare il derby di sabato tra i Torino e i bianconeri. "Il derby e' una gara che ha una storia a se', sono partite in cui si vince per una questione di episodi. Certo la Juve sulla carta parte favorita -sottolinea Gentile-. Io personalmente ho perso stracittadine che dovevamo vincere e viceversa. Il derby che ricordo con maggior soddisfazione e' quello dell'ottobre 1981 in cui a decidere la partita e' stata una mia rete". Spazio poi a una riflessione sulle prospettive per questa stagione dei bianconeri. "La Juventus ha un organico che quest'anno le permette di poter affrontare il campionato e perseguire l'obiettivo di andare il piu' avanti possibile in Champions. Certo, il fatto di mirare a un altro risultato molto importante come la Champions potrebbe creare piu' difficolta' nella lotta scudetto -afferma Gentile-. Il ritorno in panchina di Conte credo che non potra' che essere positivo, dalla panchina avra' modo di essere ancor piu' presente sulla squadra".