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Scrittori dimenticati:Raymond Carver

Post n°2897 pubblicato il 06 Giugno 2012 da odette.teresa1958

Con la morte di Raymond Carver, nel 1988, i lettori hanno perso la voce unica di un autore all’apice del suo successo. Come scrisse in quell’occasione il Times, Carver era “il Cechov del ceto medio americano”, lo scrittore che aveva dato dignità letteraria a un’America immersa in una routine di matrimoni stanchi, mestieri ordinari e anguste casette dei sobborghi. Ma se la sua influenza su una generazione di letterati, e sul genere stesso del racconto, è stata negli anni ampiamente riconosciuta e ripercorsa, non è altrettanto noto il cammino di affrancamento, emotivo e sociale, che permise a Carver di raggiungere i vertici della propria arte, irradiando su chi gli era intorno, nel bene e nel male, gli effetti di una personalità inquieta e fuori del comune.
In questa maestosa biografia, risultato di un meticoloso lavoro di ricerca trasformato in un percorso narrativo trascinante, Carol Sklenicka rievoca la vita di Raymond Carver a partire dai suoi primi anni a Yakima, nello stato di Washington. Il giovane Ray è un ragazzo introverso, nervoso, sovrappeso, figlio di un operaio di segheria schiavo dell’alcol. In questo ambiente proletario e rurale incontra i suoi primi temi letterari, collocandoli sullo sfondo dell’impervio entroterra americano. A diciannove anni sposa Maryann Burk, che ne ha due di meno; cinque mesi dopo diventa padre. I tre vivono in un seminterrato in affitto, con scarsi soldi e un secondo figlio in arrivo. Ma l’obiettivo di Ray e Maryann è nitido: lei gli regala la sua prima macchina per scrivere, perché Carver sarà uno scrittore.
A dispetto di un percorso di studi irregolare e di una costante penuria di denaro, Raymond Carver ce la farà. Il suo ingresso nel mondo letterario avviene attraverso le riviste indipendenti, la frequentazione del laboratorio di scrittura creativa dell’Università dell’Iowa, e infine il decisivo incontro con Gordon Lish, editor della rivista Esquire e poi della casa editrice Knopf. Nell’arco di un decennio Carver dà alla luce le tre raccolte di racconti che lo iscriveranno nella storia della letteratura: Vuoi star zitta, per favore?, Di cosa parliamo quando parliamo d’amore e Cattedrale. Nel mezzo, la lunga battaglia contro l’alcolismo, il disfacimento progressivo del suo matrimonio, il difficile rapporto con le pressioni della vita familiare, il controverso sodalizio con Lish, le amicizie letterarie, i party, l’insegnamento universitario. Fino all’incontro con Tess Gallagher, la donna che lo accompagnerà negli anni del trionfo letterario e della malattia.

 
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