Il labirinto
blog diarioMessaggi del 30/05/2011
Ho aperto questo blog perchè questo è un modo di far sapere alla gente come vanno certe cose,non per divertimento.
Noi persone sane prima di tutto non abbiamo davvero idea della fortuna che ci è toccata,ma soprattutto non sappiamo che cosa c'è dietro le parole dialisi,trapianto,lista trapianto...
Io adesso lo so,sulla mia pelle.
C'è un abisso di sofferenza,dolore fisico ed emotivo,disperazione,speranza,rabbia.
Ci sono medici che perchè indossano il camice bianco si ritengono arbitri della tua vita e dei tuoi pensieri,ti considerano solo un numero:medici che si approfittano della tua fragilità emotiva,della tua disinformazione,per usarti come piace a loro,e guai se ti ribelli.
Ci sono infermieri che invece di controllare le macchine litigano via cellulare col moroso,infermieri che si permettono di sbattere sul letto di malagrazia una ragazza con problemi alla schiena,facendole male.
E sono appena all'inizio del mio viaggio!
In questo blog io intendo parlare di queste cose,sia chiaro.
Se ste cose non piacciono non leggetemi,amici come prima.
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Egregio dottor B,
lo so.
Lei è il primario di un reparto di Nefrologia,con una rispettabile carriera,mentre io sono soltanto una profana,una donna (di certo lei è un maschilista,ci mancherebbe!)
Ma IO parlo,caro dottor B,penso e ragiono.
Non essendo una dializzata e quindi non essendo a Sua "disposizione",io PARLO e spero vivamente che quello che dico venga letto.
Si ricorda il J'Accuse di Emile Zola? Adesso il mio atto di accusa lo lancio io,dottor B!
Lo lancio ovunque perchè anche fuori da Carpi la conoscano.
Cominciamo?Cominciamo.
Io Vi accuso
Vi accuso d'insensibilità.
Non si prende un uomo dializzato che vive sperando in un trapianto e gli si dice,SENZA CARTE ALLA MANO,che a 45 anni non ancora compiuti è vecchio per un trapianto che gli salverebbe la vita.
Non si manda una tirapiedi insensibile a dirglielo.
Ringrazio Dio che lui è forte,ma se fosse stato fragile?Se avesse deciso di uccidersi,di arrendersi lasciandosi morire?
Come accidenti la mettevamo allora,dottor B???
Vi accuso di leggerezza criminale.
In un reparto delicato come quello di Nefrologia,le macchine della dilaisi,che vanno ad elettricità,sono poggiate su un pavimento pieno d'acqua.Cos'è,volete mandare prima all'altro mondo i pazienti che vi sono affidati?
Accuso Lei di metodi a dir poco mafiosi,da Padrino.
Oggi lei ha preso un dializzato,un uomo in condizioni di inferiorità e gli ha detto che lui è in dialisi,che è nelle vostre mani e che deve "comportarsi bene".
Quando lui ha chiamato me,gli ha INTIMATO di metter giù il telefono.
Come lo vogliamo chiamare questo,dottorB???
Me lo dica LEI.
Io questo Le dico:è l'ora di finirla!
Il camice bianco che indossa e che Lei e la Sua cara amica disonorate,non Le danno il diritto di comportarsi come un Totò Riina di serieB.
Farò quello che posso perchè si sappia tutto questo,perchè anche isani devono sapere che esistono dottori come LEI,così se Vi conoscono Vi evitano!!!
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saprò vivere sola e fissare negli occhi
ogni volto che passa e restare la stessa.
Questo fresco che sale a cercarmi le vene
è un risveglio che mai nel mattino ho provato
così vero: soltanto, mi sento più forte
che il mio corpo, e un tremore più freddo
accompagna il mattino.
Son lontani i mattini che avevo vent'anni.
E domani, ventuno: domani uscirò per le strade,
ne ricordo ogni sasso e le striscie di cielo.
Da domani la gente riprende a vedermi
e sarò ritta in piedi e potrò soffermarmi
e specchiarmi in vetrine. I mattini di un tempo,
ero giovane e non lo sapevo, e nemmeno sapevo
di esser io che passavo-una donna, padrona
di se stessa. La magra bambina che fui
si è svegliata da un pianto durato per anni
ora è come quel pianto non fosse mai stato
.
E desidero solo colori. I colori non piangono,
sono come un risveglio: domani i colori
torneranno. Ciascuna uscirà per la strada,
ogni corpo un colore-perfino i bambini.
Questo corpo vestito di rosso leggero
dopo tanto pallore riavrà la sua vita.
Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi
e saprò d'esser io: gettando un'occhiata,
mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino,
uscirò per le strade cercando i colori
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Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa,neoprefetto di Palermo,viene ucciso in Via Carini dalla mafia;con lui muoiono il suo agente di scorta e la giovane moglie,Emanuela Setti Carraro,sposata da pochissimo.
Chi è questa donna? Cosa pensava,quali erano i suoi sogni?Cosa l'ha portata a sposare il generale,a condividerne la sorte,pur sapendo il rischio che poteva correre?
A tutte queste domande risponde la madre di Emanuela,Antonia,in questo libro intenso e struggente.
Il ritratto che ci fornisce di sua figlia è quello di una ragazza molto più matura della sua età,altruista,innamorata del suo essere crocerossina e della vita:una ragazza estroversa,dolce e determinata,capace di farsi amare da tutti,anche da Sandro Pertini,che la ricorderà sempre con rimpianto.
Nn bisogna pensare però che Emanuela sia un'eroina senza macchia:è una donna con pensieri di donna,debolezze,paure,desideri di donna.
Basta leggere alcune sue lettere al generale prima del matrimonio per capirlo e per capire l'amore che la unisce all'uomo con cui dividerà la vita e anche la morte
"Grazie Carlo,ma dirti grazie è sempre poco.Vorrei che tu sapessi leggere nel mio cuore per capire quanto ti sia grata per essere entrato nella mia vita con la determinazionedi tenermi per mano;mi rammarico solo di non avere la capacità di esprimermi in maniera appropriata per dirti la mia gioia, la felicità che provo nello starti accanto e nell'ascoltarti a occhi chiusi e sapermi parte di te.Anche se non so coccolarti,sappi che ti voglio molto bene e non dimenticarlo mai ,tesoro.Ti abbraccio forte"
" Anche se tu un giorno nn ci sarai,frase che capita spesso nei nostri discorsi,vorrei che il nosto sentimento ora diventasse più stretto,vorrei che tu non smettessi mai di snetire il mio calore e di darmi la tua mano e che mai smettessimo di voleci bene"
"La notizai di Palermo mi rallegra per te,perchè ti vedo entusiasta e carico di voglia di fare.E' un ruolo difficile e soprattutto per questo lo svolgerai meravigliosamente.Ma sarei veramente in grado di starti al fianco? Non perchè nn lo voglia,ma perchè in certi momenti nn mi sento veramente all'altezza.Ma la paura si deve vincere,è una conquista che una volta raggiunta sono sicura che mi darà infinita gioia,soddisfazione,e potrò arrivare alla felicità"
Consiglio vivamente questo libro,perchè è una testimonianza autentica, struggente,e toccherà il cuore di chi lo legge
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Inviato da: RicamiAmo
il 01/08/2014 alle 18:11
Inviato da: Dolce.pa44
il 26/07/2014 alle 18:22
Inviato da: do_re_mi0
il 23/04/2014 alle 18:01
Inviato da: odio_via_col_vento
il 14/04/2014 alle 20:57
Inviato da: Krielle
il 23/03/2014 alle 04:38