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Post n°7 pubblicato il 22 Settembre 2012 da blumare77
A poco più della metà del mio percorso qui a Barcellona, sento il bisogno di scrivere a me stesso. Ricordo che appena arrivato non facevo che guardare il calendario quasi ad escogitare il modo per bloccare il tempo e prolungare questo periodo come se fosse appena iniziato. Adesso inizia a farsi forte la consapevolezza che si avvia verso la fine e la cosa un pò mi intristisce. Tre mesi sono ancora abbastanza, ma quando guardo indietro ai quasi quattro già trascorsi, capisco che adesso non posso più ingannarmi guardando il calendario. E di situazioni analoghe me ne sono capitate; peccato che durino il tempo di un fulmine e si esauriscono come un fuoco di paglia. E credetemi! Mi sono impegnato, sforzato, dedicato con tutto il cuore a conoscere gente autoctona. Niente da fare: li conosci ma ritrovarsi poi è quasi impossibile! Un carattere troppo differente dal mio (che ha sempre il cuore e l'anima di un meridionale). in questo non sono poi tanto differenti dai milanesi o dai veneti. In compenso questo mi ha permesso di apprezzare meglio le differenze che esistono all'interno della stessa Spagna!
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Post n°6 pubblicato il 19 Maggio 2012 da blumare77
lettera aperta allo Stato Italiano Orrore e angoscia. Sono questi i due sentimenti che provo da questa mattina, quando circa a mezzogiorno mia madre mi informa di ciò che è appena accaduto in Puglia, mia terra di origine. Ed è da quel momento che non riesco proprio a distogliere la mia mente dalle terribili immagini di quei libri bruciacchiati sull'asfalto, di quegli zaini distrutti e di quel sangue nero che ha tolto la vita ad una ragazzina di soli 16 anni. E' però l'angoscia che più di ogni cosa mi tormenta adesso. Ha ragione il presidente della regione Puglia quando si chiede: chi è il nemico? E' l'assenza di un chiaro nemico che accresce e amplifica in me tutte le mie paure. Il non sapere se quell'atto orribile di questa mattina sia il frutto dell'azione di un folle, oppure di terroristi-anarchici o di organizzazione mafiose. Da molti giorni sono preoccupato per tutto quello che sta accadendo in Europa e in Italia. Vedo questo Paese progressivamente sfilacciarsi, sempre più diviso e contrapposto. La gambizzazione di alcuni giorni fa a Genova è stato solo il primo campanello di allarme di qualcosa che si sta rompendo, così come anche gli attentati ad alcune sedi di Equitalia. In realtà segnali ben più profondi erano già tutti quei suicidi che in questi mesi e settimane avevano stroncato le vite di persone sommerse dai debiti o dalla mancanza di lavoro. La crisi che ci sta colpendo non è solo economica. E' una crisi molto più sottile che sta corrodendo le basi della nostra società e di quelle che sono le regole fondamentali della convivenza civile. E' la crisi dell'intera società, del nostro passato e del nostro futuro. E' per questo che adesso io scrivo a questo Stato, al mio Stato, perchè se siamo ancora una Nazione, se noi siamo i suoi cittadini e crediamo fermamente nelle nostre regole di civile convivenza e nel valore della libertà, il mio Stato deve dirmi perchè la vita di questa ragazza è stata stroncata davanti alla sua scuola, simbolo del futuro e delle speranze di noi giovani. E lo dovrà dire senza dubbi e incertezze, senza tentennamenti o ripensamenti, nel più breve tempo possibile. Ci dovrà dire come e perchè il nostro futuro oggi si è fermato a Brindisi. Fintanto che non lo saprò, fintanto che noi tutti non lo sapremo, noi non saremo tranquilli. La morte di stamattina il ferimento grave di tante altre giovani vite è un attacco al cuore di ognuno di noi. Vogliamo delle risposte, abbiamo bisogno di risposte. Io da cittadino farò la mia parte, come ho sempre fatto e se necessiario sono disponibile anche a rinunciare ad alcune mie libertà personali. Ma se crediamo ancora che l'Italia esista, se vogliamo ancora dare un futuro alla nostra società, se vogliamo avere ancora dei sogni, lo Stato oggi e non domani, ci deve delle risposte. Perchè oggi, stamattina, davanti quella scuola non sono morti solo i sogni di Melissa, ma anche tutti i nostri sogni... Alessandro
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Post n°5 pubblicato il 13 Maggio 2012 da blumare77
L'appuntamento è per le 19:30. Nel frattempo verso l'ora di pranzo vedo un'altra camera in un appartamento estramente vicino all'ospedale. Ci abitano due studentesse di infermieristica che mi sembrano molto simpatiche. L'appartamento non è nuovissimo, ma ha una vista panoramica non indifferente dalla finestra del salone e l'ambiente è accogliente. Decido di versare la caparra e di prenotare lì i miei prossimi 5 mesi. Ritorno soddisfatto al mio bed and breakfast, ho voglia di riposare dalle tante (inutili) camminate in cerca dell'alloggio. Per correttezza credo che sia opportuno avvertire la ragazza che la camera l'ho già trovata e alle 19:30 non andrò a vederla. Le mando un messaggio tramite Whatsapp (in inglese). Lei mi risponde dicendomi che è un peccato. Io le spiego i motivi per cui alla fine ho scelto una sistemazione diversa e le mie perplessità ad andare ad abitare in casa sua. Ne nasce una breve conversazione che procede con estrema naturalezza. Così senza averlo programmato e tantomento immaginato decidiamo di vederci comunque per una cena insieme. Questo appuntamento al 'buio' mi affascina. E' una persona che ho conosciuto per caso qualche istante prima senza averla mai vista. Decidiamo di incontrarci davanti l'ingresso storico dell'Universidad de Barcelona alle 21:30. A dire il vero una sua fotografia me l'ha mandata prima dell'incontro tramite Whatsapp ed io ho fatto altrettanto. Non mi è sembrata una donna bellissima, ma neanche brutta ed in fondo ci vediamo per una cena. Mi lascio guidare attraverso i viali e le strade di questa città alla ricerca di un posto carino dove cenare insieme. Intanto parliamo, in inglese ovviamente. Poi ci sediamo al tavolo e conversiamo a lungo, scherzando e ridendo. E' tutto fantastico, meravigliosamente bello, così diverso da quello che nella mia vita è sempre successo. Alla fine ci accorgiamo che quel tempo è volato, la riaccompagno alla fermata dell'autobus ma non ci baciamo. E' stato bellissimo così, tutto estremamente spontaneo. Ci lasciamo con la promessa di rivederci...
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Post n°4 pubblicato il 11 Maggio 2012 da blumare77
in Spagna non poteva cominciare meglio. Molti me ne avevano parlato, in particolare K. che per motivi di studio c'è stata quasi un anno; ma fin quando le cose non le tocchi con mano non ci credi. Così quando tre settimane fa sbarcai a Barcellona per la prima volta in cerca di casa non sapevo cosa avrei esattamente trovato. Anzi a dire il vero la prima impressione non è stata fra le migliori. Subito mi è saltato agli occhi il divario fra questa città e Berlino che avevo visitato solo pochi mesi prima. E in quell'abisso ho avuto anche consapevolezza di quanto questa crisi stia distruggendo (forse per sempre) i paesi più poveri dell'Europa (Italia compresa) e di quanto distante da noi sia l'efficiente Germania. Così con quel misto di delusione e speranza ho iniziato le mie ricerche. Ma le case che man mano visitavo non facevano che accrescere in me lo sconforto. Mai nulla di simile avevo visto nella grassa Bologna e forse anche nel povero sud Italia. Camere cieche, con piccole finestrelle che si affacciavano nel bagno o nel cucinotto. Casermoni popolari con ascensori che fermavano nei piani intermedi e privi di ogni colore (alla fine andrò ad abitare proprio lì). Famiglie con bambini che affittavano le camere della loro unica casa per sopravvivere alla stretta fatale dei mutui e della disoccupazione dilagante. Il secondo giorno che sono a Barcellona, sconfortato nell'animo da questo declino che si taglia a fette per le sue strade e fra le mura delle case avviene l'imprevisto. Una ragazza poco più grande di me e con tre figli affittava una camera della sua casa per sopravvivere a questo momento di grande difficoltà economica. Fisso un appuntamento per poter vedere l'appartamento, anche se sinceramente l'idea di andare ad abitare in casa con una persona e dei bambini non mi entusiasmava così tanto. Avrebbe significato un forte limite alla mia vita privata, alla possibilità di ospitare amici etc. Però considerando quello che fino a quel momento avevo trovato, ovvero molto poco, non potevo scartarla a priori... |
Post n°3 pubblicato il 09 Maggio 2012 da blumare77
è come se non lo fossi. Sto spendendo questi giorni per realizzare tutte quelle procedure amministrative e pratiche che precedono la mia partenza. Sembrerà una banalità, ma devi pensare alle cose più assurde, tipo quando ti scade la carta di identità o la tessera sanitaria, quali saranno le prossime scadenze per tasse e bollette, quali documenti dovrò portare con me, quali disdette devo effettuare prima della partenza. Eh già, perchè questa volta non rimarrò fuori per qualche giorno o settimana, ma per molti mesi: 5 almeno, ma potrebbero diventare 8. Tanti, tantissimi. Ed è bene non lasciare nulla in sospeso. Ogni dettaglio deve essere studiato e programmato. Chi controllerà la posta in arrivo e soprattutto le raccomandate? C'è un modo per lasciare delle deleghe in 'bianco' per il loro ritiro in mia assenza?
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Inviato da: dorianobello
il 22/09/2012 alle 03:46
Inviato da: gblue2010
il 06/06/2012 alle 13:42
Inviato da: gblue2010
il 21/05/2012 alle 22:38
Inviato da: Laots
il 20/05/2012 alle 07:20
Inviato da: dolcesettembre.1
il 19/05/2012 alle 19:53