Niente è come sembra

Aventino...

Ti sei ritirato sull’Aventino…per protesta…

M’ignori, pensando che la cosa mi faccia soffrire, in realtà non è così…

Non si può soffrire  per la mancanza di qualcosa che non si è mai avuto…

La tua attenzione è stata così fugace, così effimera, ti sei subito stancato del giocattolo, forse era troppo semplice per la tua mente così “complicata”.

Credo di essere stata fonte di una grande delusione, io sono “normale”, che tu nel tuo sofisticato vocabolario traduci con “banale”.

E banali erano anche i miei sentimenti, non sono mai riusciti ad elevarsi tanto da raggiungere i tuoi, così al di sopra delle meschinità umane, così eccelsi, così avulsi dai recinti culturali nei quali mi sono ingabbiata io.. Ma l’amore è spontaneità, è cuore, non mente… è istinto…

Il tuo è “un cuore in inverno”…ti si è ghiacciato in petto…

Boomerang

Forse un giorno capirò, quali processi mentali segui per giungere dove giungi.

E’ come se qualcosa dentro di te si rifiutasse di accettare che qualcuno possa avere voglia di allontanarsi, di scappare, di sfuggirti.

Le mie parole ti scivolano addosso, come l’acqua sull’olio…

Tu non mi vuoi ma non mi lasci andare, vorrei riuscire a spiegarmelo…

Dovrei essere una presenza silenziosa, esserci solo quando tu senti il bisogno che io ci sia.

Un brodo caldo per l’anima.

Sto cercando di disintossicarmi da te, mi hai inquinato il cuore.

Mi hai strappato dolcezza e tenerezza a morsi rabbiosi, incurante del sangue che ne usciva, incurante delle lacrime, senza pietà alcuna…

Ti sentivi forte del mio amore, perché sentirsi amati dà forza.

Ed io mi sento debole, perché sono ancora qui a parlare di te…

Gioco...

E’ un gioco al massacro, il mio… perché il tuo volermi bene è solo tuo ed in quanto tale non traducibile nella lingua semplice del mio cuore: lo zenit ed il nadir ed in mezzo un’intera galassia di incomprensioni.

E’ un braccio di ferro, nel quale sto cercando di mettere una forza che non ho e mi aggrappo ad ogni pretesto per cercare di farne scaturire l’energia che mi servirebbe per tenerti testa.

Ma tu sei più forte, lo sei sempre stato, come lo è chi non ha nulla da perdere.

Io da perdere avevo te, anzi no, io da perdere avevo l’immagine di te che viveva nella mia anima.

Perché la realtà è un mostro contro il quale ci si scontra ogni giorno.

Non ho bisogno di chiudere gli occhi per immaginare il tuo viso mentre legge queste righe, l’espressione di scherno, per quella che sicuramente giudichi una debolezza e verso la quale non dimostreresti indulgenza.

Ma tu non le leggerai…

Queste righe sono per me e per me soltanto, per far uscire un po’ della pioggia che ho dentro, nella speranza che uscendo possa lavarmi la memoria…

Niente è reale, di reale non c’è che l’immaginazione.

Googbye my lover...

I'am a dreamer but when I wake,
You can't break my spirit - it's my dreams you take.
And as you move on, remember me...

Un morso di vita

Qui non mi troverai.

I tuoi occhi, che mi hanno frugata pur non vedendomi, mi lasceranno quieta.

Qui sarò quello che sono e non cercherò di essere come tu vorresti.

Qui sarò innamorata senza timore di esserlo.

Qui sarò incredula, delusa e disillusa.

Qui sarò libera di soffrire per quello che sei, per la tua indifferenza imbellettata, per far sì che possa essere confusa con una virtù.

Qui posso graffiarti l’anima con la mia rabbia, tenuta a guinzaglio per troppo tempo e che ora, affrancata dai lacci della paura, corre senza fiato da una parte all’altra del mio cuore.

Qui non ti guarderò più, ma finalmente ti vedrò.

Qui potrò riempirmi i polmoni di quell’aria che tu mi neghi, sciogliere i capelli e lasciarli sventolare al vento come una bandiera di vita.