Creato da lechateau il 17/06/2006

La torre

Tante vite, un solo amore.

 

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La vera vendetta

Post n°24 pubblicato il 08 Luglio 2006 da lechateau

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All'indomani di quella notte di "esperimenti" e "incantesimi" lei decise di concedersi un giorno di assoluta tranquillità... niente studio, niente lavoro, niente impegni...  solo il niente...

Sapeva dove trovare la tranquillità che cercava... sotto l'abete del suo parco... si, proprio l'abete... era lì che si rifugiava quando desiderava il silenzio più assoluto...

Lì, sotto il suo albero preferito, cominciò a pensare a ciò che aveva fatto nella notte precedente...

Sentiva fortemente che qualcosa era accaduto, quel sortilegio aveva avuto il suo effetto....  avvertiva una sensazione indescrivibile...  era sapere per certo che ciò  che  desiderava  ora era suo...   e che anche difronte all'evidenza opposta lei sarebbe  rimasta  convinta del contrario...

Era consapevole, inoltre,  che durante la notte era mancato qualcosa... come una chiave d'accesso...  la vera chiave... quella chiave  che sentiva già essere nelle sue mani ma che lei stessa, con ostinazione, si rifiutava di adoperare...

"Perché non voglio adoperarla?..." si chiedeva...

Era una donna che per  ottenere qualcosa a cui teneva sul serio avrebbe fatto qualsiasi cosa... tranne una... ammettere  di tenerci  veramente...

Ad un tratto si sorprese del suo stesso pensiero...

"Ho capito... ho capito... ho capito  perché l'esperimento è riuscito solo per metà...  "

Ma non era assolutamente contenta di ciò che aveva capito... si, quella chiave era nelle sue mani, l'avrebbe potuta adoperare tutte le volte che sarebbe stato utile farlo... ma la sua indole non avrebbe mai accettato di  aprire quella porta... ne sarebbe fuggita...

"Dannazione... perché?... Perché deve essere così difficile?... "

Era in preda ad una lotta interiore... due identità che litigavano l'una per  convincere l'altra...

Quell'altra voce non la sopportava...  strillava a squarciagola... quella voce la odiava perchè sapeva che aveva ragione...  e voleva che tacesse... però intanto le ripeteva:  "Diglielo... Diglielo... Diglielo!"

"Va bene... glielo dico... Taci!"

E con gli occhi chiusi e l'immagine di quell'uomo nella sua mente... disse...

"Maledetto stronzo... ti voglio... ti voglio... prendimi... ora sono tua..." 

Ecco la vera vendetta... una dannazione per due... non poteva essere solo in una direzione... mai nessuna passione può  esistere se non alimentata nel fuoco dell'altro... 

In quel momento  avvertì  come uno squarcio al petto...  quell'uomo aveva sentito il suo urlo di donna che desiderava lui, solo lui e nessun altro all'infuori che lui...

Si vergognò... ma in fondo era così e non poteva farci più niente...

 
 
 
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