lecirquefrises

A parte i primi quattro gg accompagnati da febbre e un mal di testa indicibile, devo dire che starsene a casa per due settimane in convalescenza per la varicella è stata una vera figata.

Questa cosa in realtà mi rattrista parecchio, perché vuol dire che sono veramente alla frutta al lavoro, visto che un tempo sarei stato nevrastenico a stare a casa così tanto!

In tutto questo tempo però qualcosa ho fatto, innanzitutto ho letto, cosa ce normalmente faccio fatica a fare, quindi, ho finito “ I segreti erotici dei grandi chef” di I. Welsh, piacevole, ma nulla di più, ho letto “tutto Grillo” di B. Grillo per farmi qualche AMARA risata e sto finendo “Caos calmo” di S. Veronesi.
Sono solo a poco più di metà libro, ma devo dire che mi piace parecchio, una scrittura scorrevole e la piacevole sorpresa di leggere di emozioni, pensieri che sono e sono stati anche miei….bello bello bello.

La cosa più bella della convalescenza è stato poi quella di passare tanto tempo con Fili ed Emi, senza stress sulle spalle e quindi con la giusta tranquillità di approccio nei loro confronti, cosa che dovrebbe essere scontata, ma non sempre possibile…mi sono fatto con loro mille risate ed ho insegnato a Fili ad andare in bici senza ruotine….che spettacolo e che sorpresa vederlo andare da solo dopo solo qualche prova…e comunque quante cadute, soprattutto in “piega” durante le curve con il pedale che tocca per terra! Se penso che ho la pista di minimoto a 5 minuti da casa, mi sa che tra poco lo porterò..

Sono anche riuscito a fare tutti quei piccoli interventi di “manutenzione” per casa, giardino, bici e moto, tralasciati per mancanza di tempo e mia proverbiale pigrizia, scoprendo anche la piacevole arte dell’arrangiarsi. Nel frattempo tutti i giorni mi dicevo quante cose mi sono perso, quante ore IN PIU’ dedicate al lavoro che mi tolgono tutto questo???? Qualità della vita, ne ho parlato spesso, ma troppo poco ho fatto in questa direzione, facendomi inghiottire dai ritmi degli arrampicatori aziendali e da certe SBAGLIATE consuetudini del mio ambiente di lavoro…

E’ ora di cambiare.