LE CITTA' DEL SUD

NAPOLI E' TUA, NOSTRA. RIPRENDIAMOCELA


Voglio essere 'sindaco per Napoli' perché come napoletano non posso permettere che la mia città, la nostra città, sia inghiottita dalla rassegnazione rispetto a tutte le sue problematiche, perché non possono permettere che prevalga la triste coscienza che niente possa cambiare e,soprattutto, migliorare.La sfida per regalare alla città di Napoli una nuova stagione etico-politica è possibile, si può vincere.Non me lo dicono i sondaggi, di cui mi interesso poco, me lo dice l'entusiasmo dei tanti cittadini e delle tante cittadine che ho incontrato in questa campagna elettorale, in occasione della quale ho visitato la città quartiere per quartiere, con più di venti comizi, con concerti e iniziative.Non nascondo la difficoltà, perché si tratta di una sfida che ci vede competere contro il sistema: il sistema degli apparati di partito, delle clientele, del voto di scambio, delle macchine economico-organizzative, delle lobby.Ma proprio questo aspetto, ci consente di conquistare il sostegno della società civile onesta e pulita, stanca del consociativismo trasversale e del partito della spesa pubblica, delusa ma non rassegnata alla politica degli interessi e dei poteri, quindi pronta a supportare questa nostra battaglia fondata, invece,sugli ideali e la speranza, sulla concezione che la politica sia garantire tutti, che la democrazia sia attuare la nostra Costituzione e i diritti cheessa sancisce.Siamo alternativi a chi sceglie di candidare Cosentino col volto di Lettieri, ma anche Bassolino con quello di Morcone, per questo siamo credibili, per le mani pulite e per la voglia di non tenerle in tasca.Napoli è la città dell'arrevuoto: dove tutto è sottosopra, ma dove tutto è anche possibile.Arrevuotiamola, pacificamente ma con determinazione.Sarà un messaggio inviato a tutto il paese, sarà la dinamo per un cambiamento anche nazionale.Napoli è già altro rispetto alla città dell'immondizia in strada, della disoccupazione, della camorra, delle cricche, del conflittosociale, dell'intolleranza: i napoletani vogliono cambiare, come abbiamo dimostrato con questa nostra campagna elettorale.Ai napoletani, a tutti i napoletani dico: Napoli è tua, è nostra. Riprendiamocela.Subito dopo, ci riprenderemo anche l'Italia.Luigi de Magistrisfonte: http://www.demagistris.it/