LE CITTA' DEL SUD

QUANDO SALERNO ERA LA TERZA PROVINCIA ITALIANA.........


Quando nel 1861 l’Italia venne unita, il valore aggiunto pro capite del Sud non era lontano anni luce da quello del Nord come adesso. A ripercorrere la storia del Pil pro capite nelle province italiane è Unioncamere, che oggi ha pubblicato anche i dati sul 2011: quest’anno ogni italiano produrrà mediamente 23.500 euro di valore aggiunto, 570 euro in più rispetto al 2010. Solo che si va dai 35.000 euro di Milano ai 13.200 di Crotone. Considerando il valore aggiunto medio per abitante nel 2011, il Nord-Ovest registrerà il 120,2, il Nord-Est 119, il Centro 11,7, il Mezzogiorno soltanto il 67,1.AI tempi dell’unificazione c’erano già delle differenze, ma non così marcate. Il valore aggiunto medio per abitante, ricorda Unioncamere, era pari a 326 lire, la provincia più ricca era Livorno (con 428 euro per abitante) e la più povera quella della Capitanata (245 lire), corrispondente più o meno all’attuale provincia di Foggia. Nel Mezzogiorno si piazzavano bene Napoli (i suoi abitanti avevano un reddito del 2,1% superiore alla media nazionale) e anche Palermo e Bari, solo leggermente al di sotto della media. Ancora nel 1871 Salerno era al terzo posto della classifica nazionale, con un valore aggiunto pro capite del 16,7% superiore alla media (nessuna provincia meridionale è mai più arrivata così in alto…).Nel 1931 il Sud comincia ad allontanarsi a grandi passi dal resto del Paese: mentre nel Centro-Nord il valore aggiunto per abitante sfiora le 3600 lire, al Sud non arriva alle 2400. Nel 1951 la forbice sul valore aggiunto pro capite si fissa sui 52,5 percentuali tra Nord e Sud: è in quell’anno, sottolinea Unioncamere, che l’Italia “si divide”. Il Pil pro capite del Centro Nord saliva a quota 287.000 lire, il Mezzogiorno rimaneva fermo a 161.000.  Milano si afferma con forza: con l’Italia pari a 100, Milano vola a 174,5, e raggiunge il primo posto che mantiene ancora oggi.di Rosaria Amatolink: http://amato.blogautore.repubblica.it/2011/06/08/quando-salerno-era-la-terza-provincia-italiana/comment-page-1/#comment-5068