LE CITTA' DEL SUD

ITALIA PRIMA: CONFEDERAZIONE


Lettera appello di Italia Prima alle formazioni meridionalisteCompatrioti meridionali,non c’è zolla dei nostri territori Duosiciliani che non reclami il diritto delle nostre popolazioni a vivere nella dignità e nel rispetto.Molti di noi si battono da decenni per un diverso destino che oggi sembra essere a portata di mano.Sacrifici di ogni genere sono stati i compagni costanti in questo nostro percorso, spesso in solitudine e – soprattutto in passato – nell’indifferenza, nell’incomprensione e, talvolta, persino nella commiserazione di quanti abbiamo sempre considerato nostri fratelli inconsapevoli..A 150 anni dagli infausti eventi che condannarono il Mezzogiorno ad una subalternità che mai abbiamo considera degna di un Paese civile, molte cose sono cambiate. I vincitori di allora e il mondo che gente come loro ha costruito nel tempo, è sulle soglie di un baratro. Il loro sistema non regge più. Dagli USA all’Europa, la crisi economico-finanziaria sta travolgendo chi pensava potesse reggere sul culto del denaro e sulla spirale del debito infinito di Stati e Popoli. Una tale follia sta per concludersi.La nostra antica cultura, un’economia e una società fatta di solidarietà e di valori, ringraziando il cielo e grazie all’impegno di noi tutti, hanno fatto sopravvivere questa nostra concezione profonda e alternativa di visione del mondo.In questa fase della nostra Storia, senza il timore di cadere nella retorica e con certezza possiamo dire che c’è bisogno di noi.Affiora una sensibilità nuova, una voglia reattiva, una coscienza di popolo.Noi tutti abbiamo il dovere morale e civile di dare oltre quanto abbiamo sin’ora fatto. Dobbiamo dare segnali nuovi e forti.. Se sarà così, daremo definitivo senso alla generosità ed alla dedizione profusa in questi anni, viceversa, rischieremmo di annullare tutto per vanità, per puerili incomprensioni o per vuoti personalismi. Né vanno sottovalutati i “colpi di coda” del sistema di potere che cerca di ammannire per meridionaliste, aggregazioni politiche spurie e asservite alla vecchia logica di “lampedusiana” memoria.Il giudizio sul nostro operare spetta oggi alla popolazione meridionale, e da questo non possiamo esimerci.Non possiamo abbandonare le famiglie all’indigenza economica; alla partitocrazia multicolore e autoreferenziale asservita agli interessi antimeridionali del capitale del Nord; ai sacrifici richiesti ai deboli e alla intangibilità dei ricchi.Dobbiamo operare un “salto di qualità”.Le nostre bandiere non vanno riavvolte, anzi. Esse potranno sventolare in una selva più numerosa e più fitta. E dovranno testimoniare di un’idea unica, grande, vivace e compatta.Pertanto Italia Prima,fa appelloal senso di responsabilità,  di tutte le forze meridionaliste, onde giungere, nel più breve tempo possibile ad unaConfederazioneche faccia perno sui seguenti principi programmatici:revisione storica e riaffermazione della dignità e dell’orgoglio meridionale:risoluzione della questione meridionale in tutte le espressioni e le forme necessarie;macroregione meridionale (art. 132 della Carta costituzionale);sovranità economica e monetaria;nessun accordo con la partitocrazia.InvitaMovimenti, Partiti e Formazioni politiche che si riconoscano nei cinque punti indicati e siano consapevoli della necessità e dell’urgenza di perseguire l’obiettivo confederativo, a dare la propria disponibilità attraverso comunicazione mail al seguente indirizzo: italiaprima.bari@gmail.comIl Coordinatore del Movimento Federalista  Italia PrimaAntonio Dell’Omo